postato il 22 Dicembre 2012 | in "Politica"

Rispettiamo scelte Monti, noi in campo comunque

Rispettiamo le scelte del presidente del Consiglio, qualunque esse siano.  In tutti i casi noi saremo in campo perché abbiamo difeso questo spazio politico quando nessuno ci credeva, abbiamo chiesto un governo di responsabilità nazionale quando tutti ci irridevano e questa legislatura ha potuto concludersi grazie alla proposta politica dell’Udc che ha salvato l’Italia.

Pier Ferdinando

 

9 Commenti
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Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
11 anni fa

Faccio i complimenti all’on. Casini per aver “difeso questo spazio politico quando nessuno ci credeva” di fatto erodendo il berlusconismo e alla fine demolendolo. VOTO: 10 con lode per gli ultimi 2 anni. Visionario e fenomenale.
Faccio i complimenti all’on. Casini per aver fatto di tutto, riuscendo nel tentativo di insediare “un governo di responsabilità nazionale quando tutti ci irridevano e questa legislatura ha potuto concludersi grazie alla proposta politica dell’Udc che ha salvato l’Italia”. VOTO: 10. Grintoso e ostinato, alla faccia di chi non ci ha creduto.
Sono rimasto abbastanza deluso nella difesa ad oltranza della figura di Monti, tutto sommato più un emissario dell’Eurocrazia che un premier. VOTO: 4 (anche se era visibile un certo “obbligo” di tutelare il premier ora dimissionario).
Faccio i complimenti all’on. Casini per aver finito per formare un area di centro particolarmente sostanziosa (AMMETTO CHE E’ STATO IL MIO SOGNO DA PARECCHI ANNI IN QUA, DALL’INTUIZIONE DI BRUNO TABACCI) anche se adesso l’occhiolino strizzato all’europeismo e l’abbraccio con certi “padroni” fanno venire un pò i brividi. VOTO: 7
Capitolo Monti: Fine di una storia.
Vedremo quello che Monti combinerà adesso, resta il fatto che Monti ha deluso le attese, poche riforme e non so quanto efficaci, debito pubblico a 2 mila miliardi di euro, con una decrescita in atto non ha fatto niente per stimolare la crescita (per me la crescita è un tumore, ma almeno uno straccio di pregetto di sviluppo…), la casta non è stata scalfita a scapito dei soliti noti (che faranno e faremo la fie dei soliti idioti), nessuna politica industriale, alcuni ministri scelti si sono rivelati un fiasco (Fornero in primis).
Più che un premier, un emissario dell’Eurocrazia. Grande, ma uno che parla più tedesco che italiano alla lunga stanca. Se almeno tassasse i furbetti… e invece botte da orbi ai soliti idioti.
Tempo fa avevo scommesso sul Centro (scommessa vinta alla grande), alle prossime elezioni voterò qualcun’altro. Conto di “ri-centrizzarmi” tra qualche tempo, quando il Centro smetterà di essere un centro-destra e il leader non sarà un commissario straordinario di Bruxelles con cognome italiano che va a braccetto con il sig. Marchionne.

R. Morelli
11 anni fa

Riconosco in pieno il merito per la difesa di uno spazio politico quando nessuno ci credeva, per la richiesta di un governo di responsabilità nazionale quando tutti la irridevano, per il successo conseguito con la prosecuzione di questa legislatura che ha potuto concludersi grazie alla proposta politica dell’Udc che ha salvato l’Italia.
Non posso però condividere un’acritica adesione a ricette europeiste, specie in un momento in cui serie disapprovazioni verso questa Europa rischiano di essere fatto oggetto di un populismo strumentale a fini ben precisi e poco nobili. Credo che moderazione e popolarismo tradizionale debbano essere coniugati con la difesa di interessi concreti del Paese e delle sue classi oggi più “sofferenti”.

Francesco
Francesco
11 anni fa

Certamente, il Governo Monti, non ha fatto tutto ciò che ci si poteva aspettare, le aspettative e le urgenze dopo 20 anni di governi dell’ulivo e di Berlusconi, sono tante. Anche sulle misure e sui tagli adottati per rimediare allo sfascio mi sarei aspettato più incisività, su chi può pagare di più, se non su chi ha beneficiato della gestione allegra dei conti pubblici. Però, Monti non poteva muovere un dito, se il parlamento non glielo consentiva, quindi ritengo che sul governo Monti un giudizio politico non si possa esprimere. Si può e si deve invece esprimere su questo parlamento e sui partiti che lo compongono, e soprattutto si deve esprimere su una maggioranza di governo netta, di 100 parlamentari, non non ha saputo e voluto attuare le riforme, che ha tradito la fiducia affidatagli dagli italiani.
Mi piacerebbe vedere all’opera Monti, con una maggioranza politica alle spalle, una maggioranza unita da un programma condiviso, ma così non sarà, spero che comunque gli venga offerta l’opportunità di continuare a servire il paese, magari dal Quirinale. Le riforme liberali difficilmente saranno attuate da un governo di centro-sinistra, le caste continueranno ad esserci a tutti i livelli, e l’Italia continuerà ad arretrare. Il minore dei mali sarebbe una maggioranza di governo ampia, che comprenda il centro, ed escluda il Pdl per ovvi motivi di inaffidabilità, ma non sò se i signori del Pd saranno disposti a mettere in primo piano gli interessi dell’Italia, vedremo.

Gattestro
Gattestro
11 anni fa

Una sola, e forse un po’ banale, riflessione.
Capisco perfettamente la necessità di Monti di fare una pausa di riflessione. Non ci si può buttare a cuor leggero in un agone politico complesso, difficile e spesso anche infìdo come quello italiano. Tuttavia, senza di lui, ritengo molto improbabile che il centro possa riscuotere un risultato importante alla prossima tornata elettorale.
Ma forse è proprio questo il motivo per cui così in tanti si sono scagliati da destra e da sinistra contro la possibilità che Monti scenda in campo.
Li ispira un timore. O meglio, la paura che nasca un centro politicamente forte, che comporterà un doveroso ridisegnamento di tutti gli equilibri.
Anche per questo spero che Monti ci ripensi e si metta alla guida di una coalizione omogenea. Se non altro per verificare se, con una forza politica coesa e centrista che lo sostiene, potrà davvero aggredire in modo serio e concreto tutti quei problemi che fino ad oggi è stato costretto a lasciare sul tappeto per i veti incrociati dei partiti che lo hanno “sostenuto” fino a ieri.

Rodolfo Vialba
Rodolfo Vialba
11 anni fa

Da iscritto all’Unione di Centro, per il tramite della Rosa per l’Italia, e quale componente del Consiglio Provinciale dell’UdC di Milano, sono interessato a discutere e partecipare alle decisioni relative alle elezioni regionali, con particolare riguardo al tema delle alleanze elettorali.
Non essendoci finora state occasioni per un confronto di merito su questi temi e visto le decisioni assunte dai Consiglieri Regionali Marcora e Bettoni e le dichiarazioni del Segretario Regionale dell’UdC Campiotti, quali riportate da Affari Italiani del 21 dicembre, propongo alcune personali riflessioni.
1) Un partito ha ragione di essere se si pone l’obiettivo di partecipare al Governo, non solo di far parte dell’Organo Assembleare.
2) Nella realtà regionale lombarda, essendo improponibile l’esperienza della candidatura di Savino Pezzotta del 2010, stante il “peso” dell’UdC, il partecipare al Governo della Regione impone la ricerca di alleanze con altre forze politiche, ovviamente con quelle meno distanti dalla propria proposta politica.
3) Per selezionare quelle meno distanti occorre riconoscerci in alcuni “paletti” quali sono, ad esempio, quelli che l’UdC si è data attingendo alla Dottrina Sociale della Chiesa.
4) In riferimento a questa Dottrina per l’UdC risultano incompatibili quelle forze politiche che sono lontane dalla pratica del bene del Paese e del bene comune, che propongono e praticano scelte contrarie alla solidarietà, all’eguaglianza, alla giustizia, alla libertà in tutte le loro concrete espressioni e declinazioni.
5) Tale incompatibilità riguarda sicuramente la Lega ma, come dice Padre Sorge, anche “la politica nata dalla confluenza del berlusconismo con il leghismo che è in aperto contrasto con punti sostanziali della visione cristiana e della dottrina sociale della Chiesa”, e dunque anche il PdL.
6) Essendo questo il quadro di riferimento l’UdC deve decidere chi, tra Albertini proposto da Formigoni come elemento di continuità, Ambrosoli che ha vinto le primarie del centro sinistra e del Patto civico e Maroni candidato della Lega, sostenere come candidato alla Presidenza della Regione Lombardia. Personalmente non ho dubbi e, per molte ragioni, scelgo Ambrosoli, non ultima perché è un volto nuovo in politica che si riconosce in principi, valori e programmi per me largamente condivisibili.
7) Non credo che ci sia nell’UdC chi possa mettere in discussione la scelta di un semplice iscritto di scegliere e di sostenere uno dei tre candidati, nello specifico Ambrosoli, anche perché tale scelta è personale e avviene in assenza di decisioni degli organi dell’UdC e, dunque, è del tutto legittima.
8) E’ in ragione di questa assenza che i Consiglieri Regionali Marcora e Bettoni hanno scelto di sostenere Ambrosoli e hanno dato vita, con un Consigliere Regionale dell’IDV, ad un nuovo Gruppo Consigliare, motivando che ciò consentirà di presentarsi alle elezioni regionali senza bisogno di raccogliere le firme di presentazione delle liste.
9) Non è però estranea a questa scelta la dichiarazione di Campiotti che, riflettendo il pensiero di una parte dell’UdC lombarda, afferma essere Albertini la declinazione montiana e che, dunque, per l’UdC il percorso è segnato. A parte che non mi risulta che qualcuno, men che meno Monti, abbia investito Albertini di questa rappresentanza, ma se così fosse dovrei, alla pari di Marcora e Bettoni, considerarmi di fatto espulso dall’UdC in quanto non solo non condivido la scelta dell’UdC, ma sostengo una candidatura opposta che non mette in discussione il riferimento a Monti.
10) Da ultimo, in quanto cattolico impegnato in politica che conserva e pratica la visione degasperiana di un “partito di cattolici che guarda a sinistra”, resto convinto che in questa area o spazio che dir si voglia, sono maggiori le possibilità e le opportunità di affermare i valori e i principi della Dottrina Sociale della Chiesa di quanto non lo siano nell’area del centrodestra in cui si colloca Albertini. Anche per questo scelgo Ambrosoli.

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, presidente

Lei continua a sostenere: “questa legislatura ha potuto concludersi grazie alla proposta politica dell’Udc che ha salvato l’Italia.”

Io continuo a sostenere invece che nel salvare l’Italia e il 10% di Italiani, il governo Monti, con l’indiscrimanto e cieco (?) appoggio suo e dei suoi compartitari, si è scordato della salvezza del 90% degli Italiani, anzi proprio quel 90% è stato “scaraventato” sempre più in basso.

Lei ritiene che il 10% salvato le sarà vicino nella prossima campagna elettorale? Io al suo posto diffiderei alquanto… quel 10% pensa solo e soltanto ai propri interessi economici e finanziari.
Lei ritiene che almeno 1 del restante 90%, colpito dal rigore e tradito nell’equità, possa tifare per il successo suo e del suo partito? Io al suo posto non ci metterei la firma.

Ma lei, i suoi compartitari, i suoi comparlamentari resterete ancora là, inamovibili, perchè la legge elettorale/porcata ve lo consentirà, per questo, malgrado le finte di una commissione che si andava a raccontare le barzellette piuttosto che pensare al bene degli Italiani, non ha voluto concludere alcuna riforma elettorale.
Ma di contro tutti voi non avete voluto concludere alcuna riforma che modificasse il parlamento, la vexata quaestio delle province, gli scandali legati alla gestione dei fondi pubblici destinati ai partiti, alla legge/beffa del parlamento “pulito”.
Far finta di voler cambiare tutto, affinchè tutto resti come prima.
Chissà, forse, forse, forse la prossima tornata elettorale potrà riservarvi qualche sorpresa…. allora fareste bene a non gridare allo scandalo perchè la colpa sarà stata solo vostra (con il “vostra” si intende naturalmente tutto il parlamento).
Una citoyenne

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
11 anni fa

“Centro e Pd dovranno allearsi dopo il voto. Mai con Berlusconi, dobbiamo fare muro e limitare il riafflusso della destra populista”.
Frase minimalista ma determinante. Monti è meglio che non si candidi, ma è essenziale che ci sia, che non sparisca (con Monti il centro guadagnerebbe punti ma si spingerebbe verso destra quindi non potrebbe allearsi con la sinistra, e sarebbe una vittoria di Pirro, un calvario per tutti). Ma è altrettanto importante che cambi un pò registro…. che modifichi un bel pò di pagine della sua agenda. Che torni a scrivere in italiano e non in bruxellese. Per salvarci occorre che vinca la sinistra bersaniana, mitigata dal centro. Ma il centro deve ripensarsi sulla politica economica, non dovrà essere schiavo dell’Eurocrazia e dei Marchionne di turno. Il faro sarà Tabacci, e un aggancio con l’ultima propaggine della sinistra. Tabacci si è spostato leggermente a sinistra e il centro dovrà seguire le sue orme.
E sono convinto che Casini e suoi continueranno (salvo la parentesi obbligatoria dell’ “appoggio incondizionato” al governo Monti) a non commettere errori direzionali.

cittadino
cittadino
11 anni fa

“NOI IN CAMPO COMUNQUE”: Bene, il resto sono solo chiacchiere: Sono chiacchiere le minacce di Berlusconi (a Monti, a Casini, addirittura alla Chiesa), sono chiacchiere le intimidazioni più o meno velate di Bersani, di D’Alema, di Vendola, sono chiacchiere quelle di chi vorrebbe essere centrista ma ………. e intanto lascia spazio ai populismi di destra e di sinistra, sono chiacchiere quelle di chi non vuole intendere che se non siamo alla frutta come la Grecia (proprio noi dei ceti medio-bassi che siamo il 90% della popolazione) lo dobbiamo alla ritrovata credibilità che abbiamo riacquistato in questo ultimo anno. Comunque occorre dare la possibilità ai cittadini di poter scegliere un modo diverso di essere governati di come è avvenuto negli ultimi 20 anni fino a novembre del 2011. Poi saranno loro a decidere per il proprio futuro e di quello delle giovani generazioni: se sbaglieranno di nuovo e manderanno al governo uomini e donne inadeguati a farci superare questa profonda crisi, c’è solo da dire che chi è causa dei suoi mal, pianga se stesso. Cittadino.

guido
guido
11 anni fa

illuminante il discorso di Monti. Ha raccontato un sacco di balle agli italiani.
Le tasse sono molto aumentate, la crisi è ai massimi livelli, la disoccupazione sempre maggiore e il debito pubblico non è calato, anzi ha sfondato i 2000 miliardi nonostante un aumento di pressione fiscale di molti punti. C0’è da spettarsi un 2013 moolto epsante, con o senza Monti, grazie alle scelte scellerate del governo, che hanno messo in crisi interi settori del paese.
La liberalizzazioni sono una bufala, visto che in italia abbiamo già ora il triplo dei liberi professionisti (avv. arch., Ingegneri, etc..) della Francia.
Certo qualcosa di buono è stato fatto, ad esempio una maggior credibilità del nostro paese all’estero, ma è tutto li…..



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