RIFORME: CASINI, RAPPORTO POPOLO-LEADER RISCHIA DI ESSERE INSANO
Roma, 4 apr. (Adnkronos) – “Noi non criminalizziamo il presidenzialismo ma pesi e contrappesi sono tipici delle democrazie vere. Il presidente Obama ha dovuto contrattare fino all’ultimo voto al Congresso la maggioranza per i provvedimenti economici e certamente negli Stati Uniti non sarebbe possibile un premier dotato di tanti poteri nel mondo dell’informazione”. Lo ha affermato Pier Ferdinando Casini, chiudendo l’assemblea costituente dell’Udc. “Noi -ha sottolineato ancora- non temiamo i rischi di regime ma evidenziamo un’idea diversa. Il popolo e il leader, tutto si riassume in questo rapporto che detto cosi’ dovrebbe essere sano ma che in realta’ rischia di essere insano. Popolo-leader; c’e’ il colonnello Gheddafi che fa lo scorso discorso e infatti ha abolito il Parlamento. C’e’ il popolo e il leader e il partito e lo Stato sono enti inutili. Non ha caso -ha detto riferendosi al Pdl e al presidente del Consiglio- si e’ costruito un partito non contendibile, con poteri assoluti per il premier che ne e’ presidente e non c’e’ bisogno di Parlamento”. Secondo Casini, “piu’ poteri al premier non sono affatto uno scandalo, ma qui c’e’ qualcosa di diverso nell’aria: c’e’ una sistematica rappresentazione del Parlamento come di un’accolita di scansafatiche; come un ente inutile, come una perdita di tempo abbinata alla rappresentazione di un presidente viaggiatore senza poteri e senza potere. E’ uno scherzo o e’ la realta’? Cento deputati dimaggioranza alla Camera, il lodo Alfano si e’ fatto in 15 giorni a dimostrazione che quando si vogliono fare le cose il Parlamento non e’ un intralcio”.
Le riforme pensioni, un tema caro all’UDC, sembra l’unico “male” italiano, senza pensare che dipendenti ed autonomi sono a rischio lavoro ed allungare l’età pensionabile sarebbe perdere un reddito.
Inoltre se oggi i precari disoccupati aspettano ” un posto” tarderanno ad averlo perchè ” l’anziano” lavora di più a lungo.
L’innazalmento dell’età pensionabile si modifica a ogni levar di fronda, ma si deve , in paese democratico e liberale si dovrebbe creare un range, vedi riforma Dini, con la possibilità di scegliere in quel range di andare a pensione. Il vecchio sistema è alla fine della sua vita e vedo stupido innalzare l’età per diritti acquisiti, forse da vedere l’equiparazione tra donne e uomini, dando la possibilità alle donne di scelta.
Mentre sarebbe “serio” liberae e democratico ” regolamentare le coppie di fatto”, come sono regolate le suore, frati, politicanti e giornalai.
Lei di grande cultura dovrebbe conoscere il concetto del rispetto per l familie di “fatto” e in tema pensione ricordare “le pensioni baby”, fatte a dire della DC per creare “nuovi posto lavoro”.
Forse è immorale e non cristiano permettere che solo ” lavoratori onesti” paghino le tasse, e tanti ” cristianucci” evadano senza pensare che rubano ai poveri, un’evasione la più alta in Europa che a suo dire è di tradizione cattolica, preferirei che fosse d’indirizzo ” cristiano”.
@ lupagi
Sul tema da lei posto, il presidente Casini ha risposto che il nostro Paese ha bisogno di importanti riforme se vuole uscire dalla crisi più forte e non indebolito. La prima indispensabile riforma è quella delle pensioni. La generazione, dei 50enni/60enni deve lavorare un po’ di più per permettere ai propri figli di avere un futuro previdenziale. Naturalmente l’allungamento dell’età pensionabile deve escludere coloro i quali fanno lavori duri e usuranti. Governo, opposizione, sindacati e parti sociali si mettano insieme con responsabilità e coraggio.
Si tratta di una riforma e di un patto fra generazioni che non è più rinviabile.