Rassegna stampa, 2 ottobre 2011
Ricca rassegna domenicale. Apriamo con il consueto sondaggio di Mannheimer che, sul Corriere, fotografa gli attuali orientamenti elettorali: tonfo clamoroso del Centrodestra, che crolla nei sondaggi (e per la prima volta, la Lega non riesce ad assorbire gli scontenti del Pdl), e risalita nettissima del Centrosinistra, che è avanti di oltre 10 punti (ma il Pd continua a non crescere, restando solo due punti sopra il Pdl); evidente anche la crescita del Terzo Polo e, in particolare, dell’Udc, che ormai è stabile a quota 7,4% (il Terzo Polo risulta ormai più che decisivo per la formazione di qualsiasi governo). Ma non è certo questo l’orizzonte che ci siamo prefissi: essere decisivi non ci appassiona, noi vogliamo essere il centro di un nuovo schieramento politico: e, infatti, leggete la cronaca che Avvenire fa dell’incontro tra Pisanu e Casini, al termine di un incontro organizzato dai Liberaldemocratici, circa la necessità di dar vita a un “grande movimento di cattolici liberali” che “vada oltre la Destra e la Sinistra” e che si traduca, al più presto, in nuovo soggetto politico. È quello per cui lavoriamo dal 2008 (ma già nel 2006 avevamo proposto una simile soluzione): archiviare definitivamente il berlusconismo e modernizzare questo Paese (e non permetteremo che nuovi uomini della provvidenza o affini pensino di venirci a insegnare ora come si salva la Patria). La piattaforma su cui gettare le basi c’è ed è quella che abbiamo sempre sostenuto e che ora viene rilanciata con forza dall’Europa (e dalla Confindustria): meno Stato e più società, liberalizzazioni, privatizzazioni, riduzione del debito pubblico e crescita del Pil. Se però il centrodestra di oggi preferirà continuare a non osare, a non essere coraggioso, ma a coltivare le proprie rendite di posizione, beh, ci spiace per loro: Angelino Alfano, che aspettiamo ancora si decida a fare il segretario di partito e non il segretario di un leader, ha già collezionato i primi flop (leggete da Repubblica) e se non capirà che il suo futuro sta oltre Berlusconi, si ridurrà presto da promessa (per chi ci ha creduto) a delusione.Mannheimer – Centrosinistra 10 punti avanti, UDC al 7,4% (Renato Mannheimer, Corriere della Sera)
Casini-Pisanu: urge una svolta (Avvenire)
Mister Tod’s vuol fare le scarpe all’Italia (Giuliano Ferrara, Il Giornale)
Imprese meglio della BCE (Maria Cecilia Guerra, l’Unità)
Pochi mesi per le nuove regole o si torna al “Mattarellum” (Carlo Bertini, La Stampa)
Legge elettorale? Cambiamola. Ma chi vince governi sul serio (Carlo Lottieri, Il Giornale)
Berlusconi sparisce dal simbolo elettorale: “Ora fa perdere voti” (Giuseppe Salvaggiulo, La Stampa)
La Rai vale un terzo del canone (Fosca Bincher, Libero)
Il dubbio dei giovani Aspen: “Vergognarsi dell’Italia?” (Danilo Taino, Corriere)
Ascoltiamo quell’urlo in piazza (Francesco Guerrera, La Stampa)