Rassegna stampa, 13 gennaio ’11
Il Polo della Nazione marcia compatto e sempre più forte: tra Fini e Casini la sintonia “è massima” e se la situazione della legislatura dovesse precipitare, siamo pronti ad affrontare le urne insieme. Con un programma riformatore e un grande obiettivo: aggregare i moderati attorno a valori oggi negletti: merito, legalità, responsabilità e nazione. Imperdibile, per capire il perché della serietà del nostro progetto, è l’editoriale di Aldo Cazzullo per il Sette (supplemento del Corriere della Sera), che spiega – con grande bravura e acume – le prospettive per il nuovo Polo: se ci configureremo solo come un un cartello elettorale, non andremo certo da nessuna parte. Per questo dobbiamo aprirci alla “società, agli studenti e ai loro professori, agli imprenditori, ai cattolici”; parlare alla Nazione tutt’intera. E dobbiamo, soprattutto, essere pronti a dare risposte concrete a domande cocenti: a cominciare proprio dalla Fiat e dal rapporto tra imprenditoria e lavoro (senza facili populismi o demagogie). Solo se sapremo essere veramente innovativi, saremo in grado di vincere la nostra grande scommessa con il futuro. Pronti?Asse Fli-Udc sul patto d’emergenza. Casini: insieme anche alle urne (Carmelo Lopapa, La Repubblica)
Il nuovo Polo è una cosa seria (Aldo Cazzullo, Sette del Corriere)
Libertà religiosa, passa mozione bipartisan (Gianni Santamaria, Avvenire)
Berlusconi: «La Fiat? Se vincerà il no, giusto lasciare l’Italia» (Corriere della Sera)
A Bologna nel Pd torna l’incubo Guazzaloca (Fabio Martini, La Stampa)
«Scudo», nucleare, acqua. Ammessi quattro referendum (Dino Martirano, Corriere della Sera)
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