postato il 20 Aprile 2012 | in "Politica"

Ora pacificazione nazionale, unire i migliori

L’intervento alla Costituente UDC- Auditorium della Conciliazione

Abbiamo l’occasione irripetibile di dare agli italiani la prospettiva di una formazione politica che parli il linguaggio della serietà, della responsabilità nazionale, della coesione sociale, dell’innovazione. L’epoca della demagogia e del populismo e’ finita. Anche se si assiste ad una gigantesca operazione di rimozione della memoria, anche quella più recente: chi ha politicamente fallito, prima col governo Prodi e poi con la coalizione di Berlusconi, mostra sempre più insofferenza per Monti e il suo governo e nostalgia per un bipolarismo i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Va ricordato agli italiani che le forze politiche più responsabili hanno appoggiato Monti per salvare l’Italia ed evitare la deriva della Grecia.

L’operazione-salvataggio e’ ancora in corso e nessuno può permettersi di sabotarla. La nostra iniziativa e la sua riuscita si misura oggi sulla capacità di rafforzare questo tentativo senza esitazioni. Monti non e’ una parentesi transitoria nella vita della nazione ma l’ultimo serio tentativo di rinascita nazionale: politici e tecnici sono nella stessa barca e devono remare insieme.
E’ illusorio pensare che si riapra la fase degli uomini della Provvidenza. Si tratta di intraprendere un’azione collettiva all’insegna della discontinuità con la retorica del recente passato.
L’azione sarà lunga e difficile. Dovrà durare anni perché è necessario riformare l’Italia in profondità.
L’antipolitica non è frutto di un complotto dei poteri forti, magari con l’aiuto o la strumentalizzazione del Grillo di turno. L’antipolitica è figlia di fallimenti ripetuti e di una cattiva politica. Tra noi non ci sono né santi né demoni, ma una cosa deve essere chiara: comportamenti in palese contraddizione con le difficoltà e anche con le tragedie che vivono tanti italiani non sono più ammissibili. Di qui la mia decisione di appoggiare la proposta Capaldo per il finanziamento alla politica: proposta seria, non demagogica, coraggiosa ma non velleitaria. La decisione del segretario Cesa di azzerare i vertici di partito è limpida e coraggiosa, in coerenza con il tragitto del nostro partito che è stato lineare.

Abbiamo a lungo sfidato l’isolamento ma, alla fine, i fatti ci hanno dato ragione ed oggi non si tratta di sentirsi appagati ma di attrezzarci ad una impresa più ambiziosa ed alta. Un movimento plurale che sappia riunire il meglio della società italiana, che superi la frattura tra tecnici e politici, tra sindacalisti e imprenditori, che parli all’Europa un linguaggio nuovo ed esprima agli italiani un’esigenza di pacificazione nazionale.

Francamente le risposte nervose, a volte veramente fuori luogo, che abbiamo ascoltato in queste ore, sono solo il segno di una profonda crisi di chi le esprime. Profondo è il nostro rispetto per i più grandi partiti italiani: Pd e Pdl hanno dimostrato senso di responsabilità, da apprezzare senza riserva, nel separarsi da vecchi alleati per sostenere uno sforzo di impegno nazionale. Sarebbe auspicabile continuare insieme un percorso di ricostruzione italiana: noi saremo comunque artefici del nostro destino, come gli altri, manifestando rispetto profondo per tutti.

E’ finita la stagione delle risse e degli insulti. La politica dell’odio non ci appartiene perché nell’odio nulla si costruisce. Udc e Terzo Polo sono stati essenziali per aprire una nuova fase della politica italiana. Oggi sono palesemente insufficienti a realizzare la novità che tanti attendono. Abbiamo detto che nulla sarà più come prima. Dobbiamo essere conseguenti: il governo operi senza essere paralizzato dai veti contrapposti. Per quanto ci riguarda la nostra delega è priva di riserve. Chi pensa a sabotaggi se ne assumerà la responsabilità. Noi lavoreremo in Parlamento per migliorare i provvedimenti governativi e nel Paese per ascoltare gli italiani e dare loro appuntamento alle prossime elezioni. La legge elettorale dovrà restituire alla gente la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Per noi, la strada preferita è il sistema proporzionale alla tedesca, ma siamo disponibili ad ipotesi di compromesso, ma non certo a tornare alla presentazione di alleanze impresentabili, spazzate via dalla drammaticità di una crisi che ha obbligato tutti ad un impegno di serietà. Capisco le esitazioni nel partito, le paure che qui o là emergono nel Terzo Polo, l’esigenza di mantenere rassicuranti casacche del passato sempre più logore e prive di significato, ma oggi ciascuno è chiamato solo e semplicemente ad essere se stesso. Per questo, ognuno è libero di scegliere la propria strada ma io invito tutti ad essere coraggiosi e lungimiranti.

Pier Ferdinando

 

6 Commenti
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Gattestro
12 anni fa

Buonasera Presidente

ho letto con molto piacere il suo post di oggi, che apprezzo nei toni e nella sostanza. Il lavoro che aspetta lei e coloro che la vorranno seguire in questo cammino, è certamente lungo e impegnativo. Tuttavia penso che sia per così dire una scelta obbligata, forse l’unica possible per costruire una vera e credibile alternativa politica all’attuale sistema partitico, che ormai da troppo tempo appare agli occhi di tutti inadeguato a dare le risposte necessarie per superare tutte le difficoltà che hanno investito il nostro Paese (e non solo).
Per quello che può valere, apprezzo molto questa sua dichiarazione di intenti e seguirò con molto interesse questo suo percorso, nella speranza di poter ritrovare finalmente quel soggetto politico di riferimento, che mi mancava ormai da troppo tempo.

Cordiali saluti e buon lavoro

teixos
teixos
12 anni fa

Unire i migliori? Ma che già s’è sciolto sto partito?!

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

La seguo con interesse sia perchè finora è stato l’unico ad avere vision, sia perchè ha disintegrato il bipolarismo (dopo gli assist distribuiti tempo fa da Tabacci), sia perchè ha annientato il berlusconismo ma anche perchè mi par di capire che nella squadra non ci sarà Berlusconi nè berluscones. Curioso di vedere chi sono i migliori e sapere a chi è affidato il Tesoro visto il potere sovrumano che hanno avuto i tesorieri nell’ultimo ventennio. Di seguito, circa le linee guida, programmi e quant’altro.. beh.. staremo a vedere e … scriveremo post… di conseguenza.

PIO PIANA
PIO PIANA
12 anni fa

Sono un suo sostenitore e valutero’ con molto interesse le vostre novita’.Pero secondo il mio parere legge elettorale e criterio di finaziamento(giusto potrebbe essere il 5 per mille) ai partiti saranno per me determinanti per il voto.Indubbiamente se i cardini della politica e la corruzione non cambieranno giustifichero’ anche chi votera’ Beppe Grillo per protesta . Pio Piana

Pavel Rosskj
Pavel Rosskj
12 anni fa

Sono un moderato, da sempre. Ma, caro Casini, stanno costruendo case per i “moderati” dappertutto, da destra a sinistra.
Non faccia l’errore di arrivare dopo e male! Noi moderati siamo diventati “estremisti della pulizia”: non faccia il gravissimo errore di accordarsi con gli Innominabili, i vecchi furfanti di vari colori! Non saremo con Lei. Non sprechi l’occasione perdendo il sostegno di una larga parte di elettorato che potrebbe scegliere IDV o M5S (che sono i migliori in gioco, adesso).
E poi, ridate spunto a tutti noi di appassionarsi alla lotta politica.
L’Italia è moderata, non estremista!

Pavel Rosskj
Pavel Rosskj
12 anni fa

Ho sostato a lungo nel blog di Grillo, per capire se è “votabile” o no. Ho notato una grande desolazione: senza il permesso (e il carisma) del “Capo”, non si può muovere nulla! Che movimento è quello che non esercita la democrazia già nel suo interno? Pericoloso, almeno.
Insomma, ho riportato questo poichè è ancora più importante muoversi velocemente per la CASA DEI MODERATI, prima che chiudano le porte!



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