postato il 15 Gennaio 2010 | in "Giovani, Politica, Riceviamo e pubblichiamo, Spunti di riflessione"

Noi giovani, nati stanchi?

Envelope, di Tim Morgan“Riceviamo e pubblichiamo”
Forse sì, è vero. Siamo nati stanchi perché, da quando siamo venuti al mondo, abbiamo sentito parlare tantissimo di noi, ad ogni competizione elettorale, ad ogni comizio, tribuna politica dopo tribuna politica. Peccato però che le parole siano rimaste aria al vento e nessun provvedimento si sia mai concretizzato.
Una legge che ci obblighi a uscire da casa a diciotto anni? Perché no! Subito dopo andiamo ad elezioni perché se un motivo c’è per scrivere una legge simile è tutto da imputare alla politica e in primis a questo governo.

Abbiamo sentito parlare di Piano Casa ed era tutta una bufala. Lavoro? Aumentano i disoccupati. Scuola e Università? Una riforma ectoplasma e nessun investimento. Accesso ai mutui? Una chimera. Di cosa parliamo? E’ vero noi giovani non rappresentiamo una lobby, non rappresentiamo una categoria il cui voto è facilmente individuabile, gestibile e direzionabile. Dunque meglio non perder tempo con noi giovani se non per offensive e mortificanti dichiarazioni di qualche Ministro. Tutti disposti a parlare di riforme a livello regionale come nazionale, ma di quali riforme si stia parlando non so voi ma io, ancora, non l’ho capito.
Un articolo del Sole 24 Ore di qualche giorno fa sosteneva che per fare le riforme occorrono soprattutto delle teste riformatrici e di certo la capacità riformatrice non può essere ricercata e trovata in chi questo sistema lo ha costruito e sostenuto. Se qualcuno vorrà fare una legge per obbligarci a uscire da casa, allora saremo pronti a chiedere a questo governo e ai parlamentari che lo sostengono di andare a casa, perché lì sono più utili, almeno per noi giovani.

Doriana Ribaudo

13 Commenti
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ROSARIO
ROSARIO
15 anni fa

i bamboccioni sono sempre esistiti e lo ammette anche il Ministro Brunetta infatti Lui che è stato un bamboccione non riesce a capire la vita reale che un giovane vive tutti i giorni forse Brunetta viene da una famiglia ricca, beato Lui che la mamma ci faceva il letto, qui ci sta chi il letto non c’è la o se c’è la lo divide con qualche fratello o sorella, Presidente questa è la differenza che passa di chi vive per sentire dire e chi vive veramente di tutto quello che Ti può dare la vita in bene in male, è meglio che vanno a casa cosi oltre a farsi il letto si preparano anche la pappa.
Ciao a tutti

angioletto
angioletto
15 anni fa

è facile per un ministro o un parlamentare dire che i giovani non vogliono andare via da casa, che siamo “bamboccioni”,ecc ecc… certo per un figlio che ha genitore che guadagna 20000 euro al mese che problema c’è se va via da casa? tanto papà o mamma lo aiutano…
mi domando invece come dovrebbe fare un giovane che a malapena guadagna 500 euro al mese ad andare a vivere da solo, avendo magari i genitori che stentano ad arrivare a fine mese…
piu tempo passa e più penso che chi ci governi non abbia la percezione della reatà.
veniamo descritti come una generazione inutile… ma quanti sanno che esistono migliaia di ragazzi che vivono con i genitori per dare loro un contributo economico???

Germano Milite
15 anni fa

10 e lode Doriana cara…10 e lode. Brunetta…speriamo che la vita lo faccia presto ripiombare nel triste anonimato di un tempo!

Francesco
Francesco
15 anni fa

La cattiva abitudine di noi italiani, di restare in casa dei genitori a lungo, non è gratificante soprattutto per noi stessi, e diciamolo pure chiaramente che non ci piace. Tali comportamenti nella stragrande maggioranza dei casi non sono voluti, ma indotti dalle situazioni contingenti di ognuno. Fermo restante che siamo liberi di comportarci come ci pare senza dover dar conto a chicchessia, chiediamoci cosa hanno fatto questi signori per cercare di ridurre il fenomeno, forse delle politiche per aiutare le giovani coppie o le famiglie? come pensano di risolvere il problema? Con la tassa sul celibato? Già visto!

Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Cara Doriana, quanto hai ragione, purtroppo!
Vorrei tanto che tutti i giovani potessero andare via di casa a 18 anni, avendo la sicurezza di un lavoro stabile.
Invece oggi l’unico nostro sostegno non sono le riforme, ma la famiglia che abbiamo alle spalle.
Eppure, questo governo sembra non averlo considerato.
Bene, andiamo pure via di casa a 18 anni, a patto che questi “legislatori di non leggi” vadano a casa, lasciando il posto ai giovani che vogliono impegnarsi per il proprio Paese e per il proprio FUTURO! … Mostra tutto
Marta

Ciro
Ciro
15 anni fa

…..uno strano modo per affrontare la crisi immobiliare…??

Isabella
Isabella
15 anni fa

Decisamente semplicistico il proclama di Brunetta. Di che cosa dovrebbe “campare” il diciottenne “sbattuto” fuori di casa? D’aria? Anche ammesso che riuscisse a trovare un lavoro, dovremmo ricordare al ministro che gli stipendi italiani sono ai limiti della sussistenza, soprattutto quelli di un giovane al primo impiego.

Alessio
Alessio
15 anni fa

Probabilmente non sono d’accordo “per legge” ma non sono in completo disaccordo con Brunetta, almeno in linea di principio.
Diciamo che non stabilirei “per legge” o per decisione di qualche giudice della Consulta che un padre debba mantenere un figlio fino a quando lo stesso abbia terminato gli studi… ovvero anche se fa un esame all’anno e ormai ha 40 anni!
A tutto deve esserci un limite, anche alla pazienza di un padre!

stefania
stefania
15 anni fa

La famiglia è oggi in italia il piu’ grosso ammortizzatore sociale, non si permetta questo governo a metterci le mani per peggiorarlo. Brunetta, visto che siete incapaci di aiutare le famiglie, ti prego “fra moglie, marito e figli non metterci il dito”.

Andrea Pirola
Andrea Pirola
15 anni fa

In linea di principio generale si può essere d’accordo con il ministro, peccato, le condizioni per una vita autonoma in sostanza non esistono, il precariato non solo ha tolto l’indipendenza economica, ma soprattutto, ha distrutto le prospettive di una vita serena e dignitosa, nessun incentivo per i giovani che vogliono creare una famiglia, questa non è difesa, anzi.
Prima di creare altri problemi, Brunetta, deve iniziare a risolverli, almeno qualcuno.

Orazio
Orazio
15 anni fa

e credo che andra’ sempre peggio.

nicolò
nicolò
15 anni fa

E’ probabile che alcuni politici non si rendono conto che ormai da diversi anni è impossibile per i giovani andare a vivere da soli e di conseguenza mantenersi autonomamente. Le offerte di lavoro ci sono ma la domanda è superiore e molto spesso le aziende cercono persone con esperienza e assumono persone con altri criteri. Le banche non concedono il mutuo a chi ha dei contratti precari per non parlare degli affitti. Attualmente ci sono poche possibilità per i giovani e per provare a costruirsi un futuro relativamente tranquillo.

Marika
Marika
15 anni fa

vi basterebbe leggere l’ultimo libro di Cazzullo per vedere che il Min. Brunetta, per quanto a volte sia irritante nella sua fiscalità, da ragazzino era costretto a vendere, fuori dalla stazione di Venezia, piccoli oggetti per potersi pagare gli studi. Chissà che non siate voi i bamboccioni che non accettano un pò più di voglia di darsi da fare.
Marika, una studentessa Udc che lavora per mantenersi agli studi.



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