postato il 30 Aprile 2016 | in "Politica"

Nessuna nostalgia

La lettera di Pier Ferdinando Casini al Direttore di Quotidiano Nazionale

11370467404_f60a564cea_oCARO DIRETTORE,

dopo aver letto l’edizione del Quotidiano Nazionale di ieri, non ho resistito alla tentazione di spiegare il mio pensiero al giornale della mia città, che pubblica una foto storica del comizio del Polo delle libertà del 1996 a Piazza San Giovanni. Proprio da quella foto e dai miei capelli neri traggo una prima considerazione: non c’è nulla di più patetico di 60enne che voglia dimostrarne 30!
Il tempo è passato e riproporre il centrodestra di 20 anni fa non sarebbe solo una nostalgia,ma soprattutto un errore colossale.
Stiamo vivendo tempi terribili; il Mediterraneo è in fiamme e i paesi del Centro e Nord Europa hanno la tentazione di alzare nuovi muri. La politica sta morendo e il populismo, le battute ad effetto, il cosiddetto popolo della rete rischiano di portare in trionfo Trump negli Usa, Le Pen in Francia, Podemos in Spagna, nuovi idoli che potrebbero vincere le elezioni, ma di certo non risolverebbero problemi destinati ad aggravarsi.

All’Italia non servono coalizioni che ripropongano, dalla giustizia all’economia, più o meno le stesse ricette di Beppe Grillo. C’è già l’originale e ogni copia sarebbe solo inutile. All’Italia serve un’area liberale moderna che abbia la visione di ciò che sta accadendo nel mondo e di come si può tutelare l’interesse nazionale; serve una nuova idea di Europa a noi indispensabile, perché la gente che ragiona ha capito che il nostro Paese sarà il primo a pagare il fallimento europeo, magari diventando un gigantesco hotspot per i rifugiati.

Si è interrotto negli anni scorsi un cammino per i moderati italiani. Non so se sarà possibile ricostruire un’idea comune del futuro, ma so che una deriva populista e demagogica non ci porta da nessuna parte. Per questo la scelta di Berlusconi a Roma è stata importante, ma è solo il primo passo di un percorso ancora da intraprendere.
Il vero favore a Renzi – mi si consenta di rispondere a polemiche un po’ ridicole – sarebbe quello di consegnargli l’esclusiva su questa area, inseguendo pifferai magici con spartiti tanto accattivanti quanto autolesionistici.

 

Commenti

  1. quando da presidente o da uomo politico non ha nostalgia penso che invece si poteva anche parlare di rimpianti anche senza lacrime ne falsi sentimenti di colpa come da cattolici praticate ogni giorno in un cammino senza inizio ne meta quando parla di roma o di bologna onorificamente chiamata ‘la sua citta’ a lei si poteste chiedere che ha fatto per essa , bologna o roma? in trenti anni ? seno clamorosamente essere il genero di un palazzinaro o di inaugurare ogni funerale colla sua figlia vestita di nero? Questo evidentemente non si chiama nostalgia ma portatori di funesti presagi oggi avverati


  2. CARO CASINI SE L’ITALIA E’ CON LE PEZZE AL CULO TU SEI UNO DEI RESPONSABILI DI QUESTO DISASTRO!!!!11 FARESTI MEGLIO A STACCARTI UN PO DALLE POLTRONE CHE NE ABBIAMO I COGLIONI PIENI DI VOIIII POLITICI DI QUATTRO SOLDI




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