postato il 7 Dicembre 2011 | in "Politica"

Manovra, alzare soglia indicizzazione delle pensioni

Le correzioni alla manovra assumeranno la forma di un maxiemendamento? Per noi è indifferente la forma, conta la sostanza: che ci sia un comune sentire tra governo e Parlamento, e che il governo non voglia prescindere dall’aiuto del Parlamento.
Per esempio, in queste ore siamo tutti impegnati a collaborare per ipotizzare coperture e alzare di tre volte la soglia per l’indicizzazione delle pensioni, una proposta condivisa da Pd, Pdl, Udc e Fli, perché c’è la comune preoccupazione di dare una salvaguardia minimale a chi non puo’ fare più sacrifici di quelli che sta già facendo.

Pier Ferdinando

17 Commenti
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Davide
Davide
12 anni fa

Sinceramente non capisco perchè a una madre con 3 figli (mia moglie) che prende meno di 1400 € al mese possano essere congelati gli aumenti per due anni (norma sugli stipendi dei dipendenti pubblici messa da Berlusconi qualche mese fa e tuttora confermata), mentre a un pensionato senza carichi familiari debbano essere riconosciute le indicizzazioni, pena la scomunica dalla buona politica italiana. Ora io non ho nulla contro i pensionati, anzi, vorrei esserlo anch’io tra 20 anni (ma mi sarà negata dopo avere versato contributi per almeno 45 anni), se però è importante venire incontro alle loro situazioni, a maggior ragione bisognerebbe considerare coloro che hanno investito nella famiglia e che per questo versano in condizioni economiche preoccupanti considerato che, da fonti statistiche, mantenere ogni figlio per 24 anni ci costa almeno 250mila euro!! E l’UDC che fa?? Si accoda alla massa. Così da perdere i voti delle famiglie e non ricevere quello dei pensionati… Scusate la mia perplessità, ho l’impressione che sia fondata….

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Salvaguardare le pensioni oltre fino ai 1.400 euro è doveroso ma è solo un’aspetto della riforma che non và. Lavori usuranti e gradualità nell’uscita con istituzione facoltativa del part-time per gli over 60 solo per fare due esempi. Credo che occorrerà vedere come la riforma del lavoro tenderà a “congiungersi” con quella delle pensioni. Ma il problema più impellente per me è un altro, attualmente. Sebbene i risultati della manovra/riforma saranno buoni rischiamo il fallimento dell’Euro. Occorre inderogabimente pensare e strutturare un Piano B, di uscita graduale e controllata dall’Euro. Non dobbiamo farci cogliere imprepatari, dobbiamo portarci avanti perchè un conto è anticipare l’uscita e un conto essere sbalzati obbligatoriamente, come da un treno in corsa.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Nota della redazione: senza Parlamento in questo Stato di diritto non si approvano le leggi. Casini un cambio di passo l’ha chiesto, inascoltato, da anni. Se una svolta c’è stata è anche per la determinazione di Casini. Si fa presto a parlare ma in primavera si rinnova 1/4 del debito pubblico, con lo Spread a 600 avrebbe fatto molto-molto male, l’Italia sarebbe riuscita a pagare le pensioni e gli stipendi pubblici?

ESILARANTE !!! as usual…. CASINI, in confrono Mr. Beam, Fiorello, Crozza, Bisio e tutti quelli di Zelig, le fanno un baffo a lei !!
Prima il parlamento e i partiti in esso accomodati non hanno il coraggio di presentare il conto disastrato e le medicine amare, ai loro elettori. Allora prendono uno di nome Monti, il cui curriculum sbandierato ai 4 venti, in questa Italia famosa nel mondo per non riconoscere il merito, vale quanto quello di un ragioniere di cooperativa, burattino del potere sovra-nazionale di banche e finanza e gli dicono : presenta tu il conto, cosi noi la prossima volta, ci presentiamo tutti verginelli e riprendiamo i voti da questi 4 deficienti di italiani che ancora ci votano. Tanto ci sarà sempre un Berlusconi da additare come male oscuro dell’italia per i prossimi 50 anni.
Monti fallirà perchè non è Dio, e rimarrà solo un altro miserabile e inverecondo tentativo di prolungare l’agonia di un paese che ha un cancro e metastasi irreversibili nei palazzi del potere.
Ora ogni partito, compreso l’UDC, si mette sulla passerella a vantare richieste e pretese al solito colorate a uso e consumo delle prossime elezioni, al GOVERNO ATTUALE !!! incredibile ….
LE PROPONGO UNA COSA, CASINI :
DIA L’ESEMPIO – VADA A CASA E CHIAMI FUORI DAL PARLAMENTO TUTTI I SUOI – E A SEUGUIRE TUTTO IL RESTO DELLA VOSTRA CONFRATERNITA. ANDATE A CASA – VOI AVETE DICHIARATO IL FALLIMENTO DELLA POLITICA E DEL PARLAMENTO – E I FALLITI NON PRENDONO STIPENDIO MA PORTANO I LIBRI IN TRIBUNALE E DEVONO RISARCIRE I CREDITORI. COMINCIATE A FARLO FACENDOCI RISPARMIARE GLI ULTIMI 18 MESI DI LEGISLATURA DEI VOSTRI STIPENDI. SE NON LO FARETE CON LE BUONE, L’IRA DEGLI SCHIAVI, NON TARDERA’ DI PRESENTARE UN CONTO DAVVERO AMARO A LEI E AI SUOI COLLEGHI DAL QUIRINALE IN GIU’.
AMEN
Sempre Humanits Ante Omnia.

CHE SE IL PARLAMENTO E I PARTITI SERVIVANO A QUALCOSA, SARESTE DOVUTI RIMANERE LI A FARE QUELLO CHE LA GENTE VI INCARICA STUPIDAMENTE DI FARE.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

SPECIALE INVITO ALLA SPET.LE REDAZIONE
quanto allo STATO DI DIRITTO, vi prego col cuore di evitare di invocarlo e sbandierarlo.
Esiste l’UOMO DI DIRITTO, lo STATO DI DIRITTO nessuno lo ha MAI conosciuto o incontrato. Un esempio di quell’uomo di diritto, è quel Franco classe 1952, che vi ha scritto qui e vi chiede AIUTO. Abbiate almeno pudore per lui.
Lo stato di diritto che invocate, ha ucciso l’uomo di diritto. QUINDI, vi prego di non invocare categorie finto-spirituali. Proprio voi, che qualcosa con la chiesa cattolica, pure dovreste condividere, come me. Sapete che lo spirito santo e le categoria delle spirito vengono da Dio e non da Casini o dal parlamento o dal altre invenzioni politiche. Quanto alla difesa d’ufficio di Casini, non dico nulla. Non c’è niente da dire.
Vi porto un esempio, però. Spero lo cogliate.
Una società industriale, in mano ad un padrone severo, presenta un anno, un bilancio con perdite e quindi senza utili. Il padrone severo, riunisce il consiglio di amministrazione e rimuove l’ammistratore delgato, nominandone un altro.
L’anno successivo, il bilancio è ancora peggio. Il padrone severo riunisce il consiglio di amministrazione e rimuove una parte del consiglio e l’ammistratore delegato. Quindi rinomina un nuovo amministatore e nuovi consiglieri.
L’anno successivo con un bilancio ancora peggiore dei precedenti due.
Il padrone severo ma integerrimo, rimuove tutti e presenta i libri in tribunale dichiara fallimento e si impegna a risarcire i creditori.
ECCO, ora spiegata la parabola :
il padrone severo e integerrimo : il corpo elettorale
il consiglio di amministrazione : il parlamento
l’amministratore delegato : il presidente del consiglio
i creditori : i cittadini
Il dramma è che lo STATO DI DIRITTO che sbandierate, produce sotto i nostri occhi attoniti, l’esatto contrario di quanto la parabola racconta e il DIRITTO divino in questo caso, pretenderebbe :
1. Il padrone severo e integerrimo (corpo elettorale) è stato esautorato della sua legittima proprietà (sbandierando tutto il dizionario taumaturigo dell’armamentario di circostanza : debito pubblico, spread, speculazione finanziaria, ecc…)
2. i libri contabili non si portano in tribunale ma si nascondo e si truccano i conti per anni e anni al padrone (corpo elettorale) e agli azionisti (cittadini)
3. non si risarciscono i creditori (cittadini) ma ad essi viene presentato il conto e si chiede di saldarlo
Ora mi spiegate cosa è il vostro stato di diritto ?
Fatelo, altimeni evitate di sbandierare inutili idolatrie. Le vostre.
AMEN
Semper humanitas, ante omnia

Francesco
Francesco
12 anni fa

Premesso che tutti gli sforzi tesi a raggiungere maggiore equità, sono auspicabili, ci aspettiamo comportamenti adeguatamente responsabili anche dai parlamentari. Sarebbe molto apprezzata la cancellazione dei vitalizi, non solo per i futuri parlamentari, ma soprattutto per gli attuali, che peraltro non sono i maggiori responsabili della crescita incontrollata del debito, andrebbero eliminati per tutti. In Italia ci sono situazioni di una iniquità assurda, nella pubblica amministrazione, esistono decine di migliaia di dirigenti, che percepiscono incentivi che superano gli stipendi, senza contare extra illeciti. Ficchiamoci in testa una volta per sempre che a pagare per ridurre il debito devono essere soprattutto, i responsabili del debito, cioè i politici, ed i tanti che hanno beneficiato di retribuzioni esagerate. Paghi chi ha avuto di più!

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Dalla Redazione: tanto siamo aperti al confronto che la pubblichiamo.

SPECIALE INVITO ALLA REDAZIONE :
studiate l’economia. Se l’avete studiata, allora oltre a quella di Keynes (Bocconiani compresi) e alle masse dei suoi discepoli, studiate anche la scuola economica austriaca, prima di parlare di spread, e di fare previsioni. Magari potrete tutto d’un tratto scoprire che quello che sta facendo Monti, è soltanto rinviare il CRASH, che sarà proprio per questo ancora + terribile e drammatico.
Studiate e magari, la ricerca della verità sarà facilitata per tutti, anche per quelli che qui transitano e leggono e che sono ancora annegati nelle correnti del mainstream mediatico. Evitate di sbandierare slogan e paramenti liturgici della religione dello stato.
Grazie, per la tolleranza che mi usate.
A.T.

Gianluca Buono
12 anni fa

Ben vengano gli incentivi rendete la manovra più equa. Ma la domanda che vi faccio è questa, se oggi vi fosse ancora alla guida Berlusconi a che punto saremmo?

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

SPETT.LE REDAZIONE : la tolleranza ha sempre due facce, come una moneta. Testa e croce.
La testa della vostra tolleranza sta nel pubblicarmi. Ora prendete la croce e la vostra tolleranza sarà vera e completa.
Premesso che :
1. non ho intenzione di fondare un partito
2. che sono nessuno e intendo rimanerlo
3. che non intendo rappresentare nessuno e non mi faccio rappresentare da nessuno
4. che non intendo altro che di poter affermare la mia libertà individuale da un sistema tirannico che non mi appartiene e che non riconosco
5. non mi interessa e non perseguo il fine di persuadere chicchesia qualcuno di cambiare idea, punto di vista, religione politica, o altro

ORGANIZZATE UN DIBATTITO DA QUALCHE PARTE DOVE MEGLIO VI AGGRADA, INVITATE IL PEZZATI, IL VILLINO, IL CASINI o qualche suo esimi segretario, E QUALCHE ALTRO ESPERTO, A VOSTRO PIACIMENTO, INVITATE ANCHE ME E RIPRENDETE TUTTO CON LA TELECAMERA, E POI PUBBLICATELO INTEGRALMENTE QUI SUL VOSTRO SITO. E PARLIAMO DI STATO, ISTITUZIONI, ECONOMIE, TASSE E LIBERTA’ DI MERCATO, STATO DI DIRITTO, RAPPRESENTANZA POLITICA, LIBERTA’, ECC…

testa e croce ? spett.le redazione
o solo testa ?
CORDIALITA’ anche se prevedo che prima o poi mi oscurerete. Ma è normale in una democrazia e per i democratici di ogni tempo, verso gli anarchici e le voci fuori dal coro.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Egr. Gianluca Buono, se Lei chiede qui, dove saremmo con Berlusconi, cosa vuole che le rispondano ? PEGGIO.
E’ dal 1994 che il sistema vive con un fantastico nemico – alleato. Colpa di chi ? Colpa di cosa ? BERLUSCONI, of course !!
Io provo a risponderle come posso :
dove saremmo con Berlusconi ? nella stessa direzione e con la stessa velocità verso il precipizio economico. Il FALLIMENTO (che poi lo chiamano default, cosi la gente lo scambia pure per una cosa accettabile !!!)
Sa perchè caro Gianluca ?
perchè i mercati e il potere delle corporate-society è economico, si fonda sulle leggi del mercato e non su quelle immaginifiche e illusionistiche del voto, dello stato di diritto, della democrazia e di altri belle parole, inventate ad arte per rendere inconsapevoli miliardi di individui di essere schiavi, delle suddette corporates society (una ad esempio è l’OPEC)
Quindi sempre secondo quelle leggi economiche che sono seconde solo alle legge divina, sappia che con Berlusconi o senza, se una società è fallita è fallita. Si portano i libri in tribunale e si risarcisce con quello che è rimasto, i creditori. Invece lei assiste insieme a me: 1. a un fallimento mascherato con nuove finanziarie come medicine amare che altro non sono che morfina pagata cara, in dosi massicce
2. a un fallimento che non viene dato in mano a un giudice per decidere, ma rimane in mano agli stessi corrotti e falliti amministratori
3. a un risarcimento richiesto giusto a lei, a me e a tutti gli italiani che da creditori del sistema, siamo magicamente divenuti i debitori

Cosa chiede più a Casini o a Berlusconi !! non c’entrano niente, sono solo i sicari consapevoli della nuova organizzazione del 21° secolo : quella delle corporates bancarie e finanziarie. Monti è uno dei loro sicari.
E noi le vittime, spero non più però inconsapevoli, almeno.

Anna giunchi
12 anni fa

Carissimi Italiani… Stiamo semplicemente pagando i nostri errori. Dico, a malincuore, “nostri” perché berlusconi, al governo, lo abbiamo messo noi, credendo alle sue promesse. Casini ha sempre rispettato le scelte degli elettori, pur manifestando da sempre dissensi, rimettendoci anche (c’e una campagna mediatica contro di lui pazzesca, che dura tutt’ora). Paghiamo l’aver evaso per anni, ad esempio…e adesso, che la bolla e’ sull’orlo dello scoppio, non e’ proprio conveniente prendersela con chi, con manovre di emergenza, e’ stato chiamato a risanare il bilancio. E scaricare su Casini, che ha sempre funto da ponte di collegamento tra i cittadini e le alte cariche, nn e’ neppure corretto. Lo scrivo sempre… Non sara’ facile, ma or come ora dobbiamo non SERRARE i denti e portare avanti il Nostro Paese.

Tiziana
Tiziana
12 anni fa

Nata nel 1952, inizio lavoro a 14 anni e relativa contribuzione poi madre di due figli e quindi espulsa dal lavoro ; ritrovato il lavoro e ora a 38 anni di contributi rinviata al 2015. E’ questa l’equita per chi ha famiglia ?

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Gentile Tiziana, ma lei chiede qui l’equità ? o nei siti di Rutelli, di Berlusconi, di Fini, di Bersani, di Vendola, della triplice come la chiamavano una volta ?
L’equità non sta di casa nei palazzi del potere. L’ingiustizia si traveste di equità, di democrazia e libertà per sedurre con una scheda elettorale, quelli che come lei, non si sono ancora resi conto, che gli schiavi non possono chiedere equità al proprio padrone. Gli schiavi hanno una sola possibilità : soccombere o far scappare il padrone a gambe levate.
L’equità riapparirà immediatamente, senza che lei la debba reclamare o attendere da qualcuno
Cordialità,
Semper humanitas, ante omnia.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

gentile Anna Giuchi, di quali errori parla lei ? in nome e per conto di chi ? Le ho sempre usato garbo e simpatia nelle risposte (ricorda quando le ho consigliato di comprarsi una carriola di oro in lingotti !!!), ma adesso veda di citare nomi e cognomi di quelli che avrebbero commesso errori insieme a lei, e insieme a questi paghi il conto.
Mi escluda a priori, per ragioni che può immaginare benissimo, se solo legge di tanto in tanto quello che scrivo qui.
Non pago il vostro conto. Chiedete aiuto al vostro dio STATO, eventualmente. Non a me, che ho un’altro solo DIO.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Da “L’utopia” di San Tommaso Moro.

‹‹Che giustizia è mai questa che un nobile qualsiasi, un commerciante di danaro, un usuraio, un altro qualsiasi di quelli che non fanno nulla o, ciò che fanno, è di tal fatta che non è necessario gran che allo Stato, ottenga di vivere tra delicatezze e splendori; laddove intanto un manovale, un cocchiere, un falegname, un contadino, con un lavoro gravoso e ininterrotto, ma necessario, tanto che senza di esso neppure un anno potrebbe durare lo Stato, si procacciano tuttavia un vitto così stentato, menano una vita sì miserabile? (…) Ora, non è forse un’ingiustizia, che lo Stato ai cosiddetti nobili, ai mercanti di danaro e agli altri di tal fatta, sfaccendati, o piaggiatori soltanto, e inventori di vuoti diletti, sia prodigo di tanti doni; mentre invece a contadini, a carbonai, a manovali, a cocchieri e a fabbri, senza dei quali lo Stato non esisterebbe affatto, non provvede amorevolmente; ma dopo aver abusato, delle loro fatiche giovanili, quando ormai schiacciati dagli anni, immemore di tante veglie e dimentico di tanti e sì grandi servigi ricevuti, nella sua nera ingratitudine li ripaga con la morte più misera? Senza dire che, di ciò che ogni giorno è assegnato alla povera gente i ricchi, o con soperchierie di privati o addirittura a tenor di legge, estorcono qualcosa quotidianamente (…) Esaminando dunque e considerando questi Stati che oggi in qualche luogo si trovano, non mi si presenta altro, così Dio mi aiuti! che una congiura di ricchi, i quali, sotto nome e pretesto dello Stato, non si occupano che dei propri interessi››.

Angelo
Angelo
12 anni fa

Dai commenti che leggo in questo ed in altri forum, mi rendo sempre più conto di come i politici , in questo caso anche i tecnici, siano molto abili a metterci gli uni contro gli altri, facendoci perdere di vista il male che è alla base di tutto quello che ci sta accadendo: la piaga dell’evasione.
E’ chiaro che le persone, quando vengono toccate nei punti dolenti, hanno come prima reazione “ma perché proprio io” oppure “perché non si tassa questo piuttosto di quest’altro” e via dicendo.
Molti incominciano anche a chiedere l’applicazione dell’Ici sugli immobili della Chiesa che, sebbene in linea di principio possa essere argomento valido se applicato agli immobili non di culto, servono per la maggior parte al finanziamento di opere di assistenza che spesso si sostituiscono allo Stato, e cui sempre più larga fetta di cittadini si rivolgono. Sarebbe da pensarci bene.
Fatto è che, invece, dovremmo tutti concentrarci nel chiedere accoratamente l’eliminazione dell’evasione fiscale.
In attesa di una riforma fiscale in tal senso, mi chiedo perché non si proceda immediatamente ad un accordo con la Svizzera, sull’esempio di quello già attuato da Germania e Gran Bretagna, per la consegna degli elenchi di coloro che hanno portato illegalmente i soldi nelle loro banche?
Visto che la Germania è il principale Paese che ci ha affidato i “compiti a casa”,che ci ha dato l’esempio di come si agisce ,essendo riuscita a recuperare in tal modo un bel po’ di miliardi, facciamo come i Tedeschi e lasciamo perdere la povera gente.
In un articolo di giornale, ho letto che una richiesta in tal senso è stata rivolta al Presidente del Consiglio da parte dell’On Di Pietro e, sempre secondo lo stesso articolo, la risposta sia stata un secco “non se ne parla nemmeno”.
Ora, che l’On Di Pietro possa anche essere non simpatico a tutti posso anche capirlo, ma questa volta mi sembra che la richiesta sia ineccepibile ed il ricavato coprirebbe ampiamente tutta la parte della manovra che riguarda le nuove imposizioni.
La cifra di cui si parlava in quell’articolo è intorno ai 15 miliardi di euro, ma io credo possa essere di più, se è vero che da qualche tempo a questa parte è ripreso in grande stile il trasferimento di danaro verso le banche elvetiche, togliendo tra l’altro liquidità alle nostre banche che servirebbe per far fronte alle richieste delle imprese nostrane.
La risposta così secca deve forse indurci a pensar male anche del nuovo governo, intendendo che forse anche i “Tecnici” hanno da proteggere qualcuno i cui interessi sono oltralpe?
Sarebbe molto difficile da far mandare giù a gente inviperita che magari deve procedere col vendersi la casa, conquistata con la fatica e le rinunce di tanti anni di lavoro, visto che con le nuove imposizioni non riesce più a fra fronte ai mutui.
Secondo il mio modesto parere (ma vedo essere il parere di molti altri) questa manovra può avere solo effetti recessivi, altro che crescita, e credo che nemmeno il Prof. Monti sia convinto del contrario.
Ha dovuto far fronte in fretta e furia ad una emergenza , sull’onda di parecchie pressioni che gli piovevano addosso da tutte le parti, e dovendo racimolare con urgenza una montagna di euro, come tutti quelli che lo hanno preceduto, li ha presi laddove era più facile, dove non possono sfuggire.
Anche perché, diciamolo francamente, è ben cosciente che deve comunque passare sotto le forche caudine del voto parlamentare e ha bisogno del voto del centro destra per la sua approvazione, tanto alla fine quelli del centro sinistra la votano lo stesso.
Non sono un economista ma credo che non ci voglia molto per capire che la crescita senza i consumi non è possibile. Se la gente ha lo stipendio o la pensione che gli basta a malapena a pagare l’affitto, le bollette e qualcosa da mettere in tavola, con cosa compra tutto quello che, attualmente, rappresenta il superfluo, prodotto dala stragrande maggioranza delle aziende aderenti alla Confindustria del Presidente Marcegaglia.
Senza soldi non si compra e di conseguenza i magazzini non si vuotano e la produzione si ferma: altra cassa integrazione o chiusura di altre aziende e nuova disoccupazione che aggrava la situazione. Rammentate la Grecia? Il loro governo ha adottato provvedimenti simili ai nostri ma evidentemente non ci hanno insegnato nulla.
Come si innesca una spirale positiva?
Come detto io non sono un economista ma la mia idea ce l’ho e ho provato ha dirla in tutti i blog, compreso questo e quello di altri esponenti politici, senza che nessuno si degnasse di dire che magari stessi dicendo castronerie. Ma che li tengono a fare i blog se non li guardano e non rispondono? Servono solo alla loro visibilità e propaganda elettorale? Allora non invitino i loro elettori ad esprimere “inutili” pareri.
Abuso della vostra pazienza e provo a illustrarla nuovamente in maniera molto sintetica, pregando chi ne abbia voglia di divulgarla se ne condivide i contenuti. Sarei felice altresì che qualcuno provasse a spiegarmi il perché sarebbe sbagliata, qualora invece pensi che lo sia.
Come la vedo io:
Istituzione dell’azienda famiglia. Come tutte le aziende ha un bilancio ed esso deve riferirsi a tutti i componenti del nucleo familiare.
Attivo = tutte le entrate di tutti i componenti (stipendi, pensioni, affitti, interessi ecc)
Passivo = l’IMPONIBILE di tutte le spese, visto che l’iva è un’imposta che deve gravare sul consumatore finale, dal caffè all’aereo privato (per chi può permetterselo)
Il saldo rappresenta l’utile familiare su cui applicare l’aliquota d’imposta così come avviene per le imprese.
Si innescherebbe un conflitto di interessi tra venditori di beni e servizi e consumatori che porterebbe a trasformare chiunque in ausiliario della Guardia di Finanza richiedendo scontrini e fatture a tutti. La Guardia di Finanza (quella vera) avrebbe solo il compito di effettuare gli incroci dei codici fiscali per verificare che qualcuno non continui a fare il furbo. Con i mezzi informatici non dovrebbe essere difficile.
Gli effetti positivi sarebbero almeno tre:
1) nell’immediato un’impennata del gettito iva aumentando di molto le transazioni emergenti.
2) L’emersione, nelle dichiarazioni di fine anno, di quel 20% di economia ad oggi sommersa che permetterebbe di recuperare quei famigerati 130 miliardi di imposta evasa annualmente, ammessa anche dal Presidente del Consiglio nella sua relazione: altro che pagamenti elettronici.
3) Emersione dell’evasione contributiva, dal momento che un provvedimento del genere renderebbe vano il ricorso al lavoro in nero necessario all’effettuazioni di produzioni da vendere senza fattura. Renderebbe anche impossibile tutti quei doppi lavori in nero che generano concorrenza sleale. Inutile la manovra sule pensioni!
4) Spinta alla crescita attraverso maggiori consumi, dal momento che potendo portare in detrazione la spesa si avrebbe meno titubanza di ora a spendere.
5) Forse renderebbe più difficile la vita anche alla microcriminalità: chi avrebbe più interesse a comperare merce contraffatta o di contrabbando se non può scaricarla?

Se quanto sopra lo abbiniamo alla revisione del marchio “made in Italy” concedendolo solo alle lavorazioni fatte esclusivamente in Italia, attraverso una campagna informativa tesa a far capire ai consumatori che, fatto salvo il loro diritto di acquistare i prodotti che vogliono, comperando i prodotti a marchio “made in Italy” si incrementa la richiesta di tali prodotti inducendo le aziende a riportare il lavoro in Italia.
Se la fiat produce un modello all’estero ed uno in Italia, se si incrementa la domanda di quello prodotto localmente, se vuole aumentare le vendite dovrà riaprire le fabbriche in Italia creando nuovi posti di lavoro, generando nuovo benessere.
Questa politica non andrebbe a ledere nessun diritto internazionale, come invece farebbe l’imposizione di dazi doganali; si tratterebbe solo di una modifica della domanda da parte dei consumatori a tutto vantaggio della economia interna.

Vi chiedo vivamente scusa per la lunghezza e sono ansioso di leggere se sono riuscito a suscitare interessamento.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Caro Angelo, sarò breve :
1. non è questo governo di tecnici ma la tanto sbandierata democrazia che per sopravvivere a se stessa deve distrarre l’attenzione di tutti dai suoi misfatti e dai suoi delitti, additando a seconda delle circostanze :
ora l’evasione fiscale, ora la speculazione finanziaria, ora il nord ora il sud, ora la globalizzazione ora l’immigrazione clandestina, ecc…
2. la tua visione dell’evasione fiscale come nemico giurato dello sviluppo e causa della crisi, è intrisecamente sbagliata. L’evasione fiscale non è la causa ma l’effetto.
3. Come giustamente dici a proposito dell’aggravarsi della recessione, leggi qualcosa di Laffer e della sua sconosciuta curva.
4. Se ti rimane tempo, prova a leggere : Pascal Salin “Tirannia Fiscale” e “Cosa è il denaro” di F.Carbone.

La cosa più potente che potremo fare è risvegliare gli schiavi che non sanno di esserlo. Io lo sono stato per anni e anni. Ma non è mai troppo tardi per risvegliarsi. E tu ? sei un uomo libero o sei ancora uno schiavo che non sa di esserlo ?

cordialità
A.T.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

sulla curva di laffer, tanto sbandierata in questi gironi, vorrei fare notare che, secondo molti economisti non ha mai avuto una prova empirica.
Stiglitz (premio nobel per l’economia) l’ha definita “uno scarabocchio su un pezzo di carta”.
Cosa sostiene tale teoria??? Sostanzialmente pone in relazione (tramite una curva a campana) le entrate fiscale con le tasse.
Ovviamente, siccome parliamo di una curva a campana, questa presenterà un massimo (per la dimostrazione matematica dell’esistenza di un massimo, bisogna rivolgersi al Teorema di Weierstrass, che è un caposaldo della amtematica moderna) dopo il quale vi sarà, ovviamente, una fase discendente. Per essere chiari: oltre una certa aliquota fiscale, le entrate fiscali diminuiscono (per effetto di fenomeni quali evasione, elusione e sottazione). PERSONALMENTE RITENGO CHE L’EVASIONE E L’ELUSIONE ESISTANO INDIPENDENTEMENTE DAL PRELIEVO FISCALE E DEBBANO ESSERE COMBATTUTI, MA QUESTO è UN MIO PENSIERO…TORNIAMO ALLA CURVA DI LAFFER.

Alcuni fiscalisti, in base a questa curva, propongono il ritorno ad un sistema di tassazione ad aliquota unica (flat-tax), pari al valore ottimo che massimizza il gettito fiscale. Il problema, però, è triplice:
1. La picconata all’applicazione della Curva di Laffer arrivò dall’impossibilità teorica della determinazione empirica del famoso punto B.
2.La flat-tax, dove tutti pagano la stessa aliquota, appare ingiusta, in quanto obbliga i meno abbienti a pagare in proporzione quanto i ricchi.
3.Calcolare a priori quale sia l’optimum per un dato sistema fiscale richiede una conoscenza troppo dettagliata delle psicologie individuali, ossia quanto ognuno ritiene “giusto” pagare, e non è detto che un sistema ad aliquota unica sia più valido di uno a più aliquote.
Per laffer, gli USa nel 1980 si trovavano nella fase discendente, quindi era necessaria una detassazione.
Quando il presidente USA Ronald Reagan ridusse le imposte, coerentemente con le previsioni, le entrate fiscali diminuirono in rapporto al Pil, e avendo contemporaneamente aumentato spropositatamente la spesa pubblica, esplose il deficit pubblico degli Stati Uniti.
Molti economisti, tra cui il citato stiglitz, però sostengono che questa teoria non abbia avuto nessuna conferma empirica. Anzi si è dimostrato che per far scattare l’effetto Laffer il tasso minimo delle imposte sul reddito doveva raggiungere almeno il 70% negli Usa: solo in questo caso la sua diminuzione avrebbe procurato gli effetti previsti. Ma già oggi il tasso delle imposte sul reddito, negli Usa, è di circa tre volte meno alto. ANzi, nel 2008, anno in cui esplose la crisi, il livello di tassazione negli USA era più basso che nep periodo reaganiano e continua ad essere più basso.
Il sistema di tassazione europeo è in media più basso del massimo previsto dalla curva, e si cotninua ad essere in crisi economica.
Per questo motivo IO RITENGO CHE LA CURVA DI LAFFER SIA UNA SPLENDIDA TEORIA SULLA CARTA MA CHE NELLA REALTA’ MOSTRA EVIDENTI LIMITI.

Per una trattazione più microeconomica, si veda “The Myth of the Income Effect” di Pascal Salin.



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