postato il 15 Dicembre 2009 | in "Media e tecnologia, Spunti di riflessione"

Innovazione e modernizzazione

Envelope, di Tim Morgan“Riceviamo e pubblichiamo”

Dopo le polemiche sulla necessità di regolamentare la Rete e in risposta all’intervento del presidente Casini alla Camera, pubblichiamo la lettera di Stefano Quintarelli, uno dei principali esperti italiani in campo di telecomunicazioni che era stato qui intervistato per approfondire il tema della banda larga. Raccogliamo con piacere le sue osservazioni su innovazione e modernizzazione.

Vi ringrazio per le recenti posizioni che avete preso sul tema della difesa della libertà anche nella sua espressione in rete. A mio avviso state correttamente interpretando l’opportunità di conquistare uno spazio di consenso anche tra chi è propenso, oltre alla tutela del passato, alla salvaguardia dell’innovazione. Innovare significa costruire oggi il futuro di domani.

Per questo, a titolo personale, vi ringrazio nuovamente e vi esorto a continuare ad approfondire i temi connessi, non limitandovi però alla tutela dei diritti civili (sacrosanto e fondamentale) ma anche spingendovi ad entrare nel merito di tante questioni che contribuiscano a sviluppare il dibattito e le proposte in materia di promozione dell’innovazione.

Molti temi sono presidiati efficacemente, anche in termini di lobby, da chi ha a cuore la tutela del passato, ma non si puo’ sacrificare a ciò l’innovazione. Ci stiamo condannando alla marginalizzazione.

E’ uscito qualche giorno fa un rapporto dell’OECD che impietosamente ci

ricorda che:

   * Italian businesses finance only 40% of total R&D expenditures,

against an average of 53% for OECD countries.

   * In 2005-07 Italy had the lowest number of patents per capita (13

per million inhabitants) among G7 countries and one of the lowest in the

OECD area.

   * Over 1998-2008, the rate of labour productivity growth in Italy

(0.4%) was the lowest among OECD countries. In 2007, the trade balance

for high technology goods, including ICT goods, showed a significant

deficit (-3.2% of manufacturing trade).

   * International and cross-border patents account for 14% and 7% of

Italian patents, respectively, while the OECD average is above 20% for

both indicators.

Il PIL procapite generato dai “lavoratori della conoscenza” in UK e’ del 74% maggiore di quello realizzato da altri settori dell’economia (rapporto Digital Britain).

In Francia il Presidente Sarkozy pochi giorni fa ha stanziato 4,5 miliardi di Euro per lo sviluppo dell’economia digitale; 500 milioni in piu’ di quanto richiesto dal comitato strategico.

In USA il Presidente Obama ha designato un Chief Technology Officer con la missione di coordinare una visione per il futuro.

Una cosa simile è stata fatta in UK con il Technology Strategy Board a cui ha contribuito anche il nostro Francesco Caio; anche Leonardo Chiariglione si occupa ai massimi livelli di modernizzazione digitale; tuttora presiede MPEG, il comitato mondiale di standardizzazione che ha fatto nascere lo standard MP3, i CD, i DVD, la TV digitale sia terrestre che satellitare.

Questo per dire che anche in Italia abbiamo dei talenti che non vengono adeguatamente riconosciuti e sfruttati perche’ contribuiscano a disegnare una politica industriale per l’economia dell’informazione nazionale; salvo eccezioni, l’impegno e la competenza sono subordinati ad altre valutazioni.

Molti sono i temi su cui il dibattito, l’approfondimento, le proposte ed i piani operativi in altri paesi sono gia’ stati avviati, temi sui quali vi esorto ad impegnarvi in una strategia di presidio, come dicevo, oltre la tutela dei diritti civili; tra questi ricordo

– la remunerazione della filiera digitale

– le politiche di licensing dello spettro (digital dividend)

– la modernizzazione dell’infrastruttura di TLC

– l’efficientamento produttivo e logistico con i sistemi di

identificazione in radiofrequenza

– la modernizzazione della formazione scolastica alle tecnologie

– la innovazione di processo nella PA

Un altro studio dell’OECD rilasciato in questi giorni rileva che la modernizzazione della rete di TLC, in Italia, con il passaggio alla FTTH (fibra fino in casa), con uno scenario di adozione medio, costerebbe una cifra pari solamente al 1,18% della spesa nei settori che ne beneficerebbero direttamente (stima per eccesso); un investimento quindi che ovviamente si ripagherebbe a livello di sistema con i soli benefici derivanti.

Pensare un rilancio dell’economia guardando alle infrastrutture civili, all’ediliza, alla cantieristica (pur essendo anche questi elementi importanti), solo perché queste sono filiere note e comprese dalla classe dirigente, senza capire che anche gli investimenti in ICT, in software, in ammodernamento di processo, hanno un effetto piu’ veloce e piu’ intenso sull’economia (si ricordi il rapporto Digital Britain) significa promuovere un modello di futuro che guarda agli anni 60 e non al 21esimo secolo.

Ma non è sufficiente promuovere un modello di futuro se non lo si accompagna con uno stimolo della imprenditorialità, mediante la creazione di “role model” positivi, di imprenditori di prima generazione di successo (di questi giorni e’ l’unica IPO in italia, quella di Yoox, o la cessione di Gioco Digitale, una azienda fondata 2 anni fa e ceduta per 120 milioni di euro, ma numerose altre storie si possono raccontare nella storia recente, di ragazzi che avevano un sogno e che, lavorando

duramente, ce l’hanno fatta).

Va promosso il modello di successo  frutto dell’impegno, dell’abnegazione e del duro e lungo lavoro; il modello insegnato a noi 40enni dai nostri genitori; non il successo facile grazie all’apparenza o alle relazioni.

I contenuti di un discorso fondamentale come quello di Obama per l’apertura dell’anno scolastico è qualcosa che sarebbe auspicabile sentire in prima serata, in occasioni ufficiali, da nostri esponenti e

rappresentanti.

       http://is.gd/5qeRl

       http://is.gd/5qeSn

Molte iniziative in questo senso stanno avvenendo in Italia, ma su base volontaria e che non riescono a rientrare nel radar della politica ed esserne agevolati e portati a sistema.

Tra queste ricordo 1st Generation Network, il network di imprenditori di prima generazione supportato dall’ex ambasciatore Spogli; BAIA, associazione di italiani in California per favorire l’internazionalizzazione delle imprese tecnologicamente innovative; Mind The Bridge, iniziativa per assistere le startup italiane nelle relazioni con attori finanziari USA; Italian Angels for Growth, per assicurare mentoring e seed capital a piccole aziende innovative.

Le iniziative a supporto delle microimprese tecnologiche (sede della innovazione) sono essenziali al resto del tessuto produttivo che si sta rapidamente de-tecnologizzando rispetto ai paesi nostri competitor (anche questo rilevato nel citato studio dell’OECD).

Queste iniziative servono infatti per favorire il trasferimento tecnologico verso le PMI degli altri settori del tessuto produttivo italiano. (L’innovativo Cubovision lanciato la scorsa settimana da Telecom Italia è una prima mondiale, un prodotto interamente italiano, una prima mondiale realizzato in pochi mesi da una piccolissima azienda italiana).

Sulla rilevanza di questi temi e’, a mio modestissimo avviso, essenziale aumentare la consapevolezza dei cittadini, nell’ottica di un approccio costruttivo alla modernizzazione del Paese, una prospettiva politica che oggi, purtroppo, non riesco a cogliere.

Cordiali saluti,

Stefano Quintarelli

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Giuseppe Verri
14 anni fa

Caro On. Pier Ferdinando Casini
Potremmo cercare di valutare le prese di posizione politiche che siano Vivibili ed Ecosostenibili.
Ripenseremmo per Esempio alla preparazione sostenibile di medie centrali energetiche elettriche con fonti rinnovabili come col Solare Termodinamico in Cogenerazione col Turbogas (anche Progetto Archimede). Turbometano per garantire la continuità fornitura e con il recupero energie termiche di scarico del turbometano nei volani termici del solare termodinamico (con possibilità di estendere l’operazione di recupero calore di scarico in Volani Termici anche in impianti termici tradizionali E con filtraggio fumi!?)

“Un senso a questa storia.”, Pierluigi Bersani sul suo sito ufficiale.

Su La Storia siamo noi di Giovanni Minoli
Il 24 Dicembre una ulteriore puntata su Adriano Olivetti
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=312

PS
I Migliori Auguri di Buon Natale 2009 e Felice NUOVO ANNO 2010
Giuseppe Verri



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