postato il 5 Dicembre 2010 | in "Politica"

Il Pdl indichi un nome per il governo d’armistizio, sennò lo farebbe il Colle

A noi vanno bene Letta, Tremonti e Alfano

L’intervista su ‘Repubblica’ a Pier Ferdinando Casini di Claudio Tito

“Nessuno pensa ad un ribaltone”, ma il Pdl dovrebbe abbandonare le “parole desolanti” di Verdini e “responsabilmente” incominciare seriamente a pensare a un altro nome per Palazzo Chigi. Pier Ferdinando Casini non ha dubbi: andare al voto sarebbe “pazzia”, Berlusconi si dimetta prima del 14 per agevolare un percorso che anche in Europa ci chiedono.

Il Cavaliere, però, non ci pensa proprio a dimettersi.
“E’ comprensibile. Ma per fare cosa? Il problema è la crisi economica terribile e l’incapacità di affrontarla. Il governo non riesce a trovare la quadra nemmeno al suo interno”.

Farsi da parte con quale obiettivo?
“Deve capire che è un momento drammatico. Gli studenti che protestano, ad esempio, non possono essere liquidati con un “andate a studiare, asini”. La Ue, poi, probabilmente ci imporrà una manovra aggiuntiva. Vogliamo affrontare di petto il macigno del debito pubblico? Non parlo di una Finanziaria, ma del fatto che stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità. La risposta può essere il voto anticipato? A Bruxelles ci prendono per matti”.

Quindi cosa serve?
“Servono scelte. Non i tagli lineari che deprimono la ricerca e non intaccano gli enti inutili. Servono le liberalizzazioni. Per tutto questo c’è bisogno di un “grande armistizio”. Sono scelte durissime che vanno prese tutti insieme”.

Una sorta di nuova solidarietà nazionale?
“Certamente sì. Se il Pdl capisse i problemi che abbiamo, coinvolgerebbe anche ampi settori dell’opposizione. Non insista con la litania del voto violato. Sei mesi fa dissi a Berlusconi: “Fà un appello a noi e al Pd”. Era la sua grande occasione e l’ha sprecata”.

L’iniziativa dovrebbe dunque prenderla il Pdl e il Cavaliere?

“Io penso che alla Camera il governo sarà sfiduciato. Ma anche se prendesse uno o due voti in più, che fa? Può governare? Ci riporta al voto? Si ritroverà nella stessa situazione. Un esecutivo di armistizio serve subito e nessuno può andare sull’Aventino”.

Può essere Berlusconi a guidare il governo di “armistizio”?

“Sei mesi fa nessuno se ne sarebbe meravigliato. Ma ha detto no e ha logorato solo la situazione. E’ difficile. Se continua a pensare al pallottoliere, come può interpretare la nuova fase politica?”.

Ma lei vede spazi nel Pdl?

“Vedo un’area di ragionevolezza che cresce anche là dentro. Anche i berlusconiani sanno che la posta in gioco non è solo la sola sopravvivenza di Berlusconi. Pisanu e molti come lui si augurano una disponibilità del premier”.

Ci sarà pure un’area di ragionevolezza, però c’è anche Verdini che “se ne frega” del Capo dello Stato.
“Quelle parole sono desolanti. Sono autolesionismo politico. Quando si dimostra di non capire quale sia il ruolo del presidente della Repubblica, ci si dà la zappa sui piedi. Spero che sia solo il pensiero di Verdini”.

Il premier non si è speso tanto per smentirlo.

“Ha sbagliato. Ma la sua fase è verso la fine. Quanto può durare ancora? Un mese? Un anno? Un exit strategy serve a tutti”.

Lei ha parlato di Letta a Palazzo Chigi.

“Non faccio il king maker, è il capo dello Stato che deve incaricare chi può interpretare la nuova fase politica. Se Berlusconi sarà bocciato alla Camera, si porrà una scelta al Pdl: date un altro nome o in caso contrario lo troverebbe il Quirinale. Napolitano sa bene chi ha vinto le elezioni ma sa anche che la Costituzione lo obbliga a cercare un’altra maggioranza”.

Nel centrodestra molti fanno i nomi del sottosegretario, di Tremonti e di Alfano.

“Vanno bene nella logica di un Pdl che si rende conto della situazione”.

Draghi e Monti, invece?
“Rientrano in una logica diversa. Tecnici che svolgono un ruolo di supplenza”.

E se il Pdl non ci sta?
“Sarà inevitabile una soluzione diversa. Nessuno può andare sull’Aventino. Il ribaltone è un argomento forte se qualcuno vuole farlo, ma nessuno lo vuole. Vogliamo solo una fase politica nuova”.

In realtà Berlusconi ritiene che il Terzo Polo ha i voti e sta facendo di tutto per farlo fuori adesso.
“Intanto bastiamo a impedire la vittoria al Senato. E poi se esiste un nuovo polo dovrebbe solo riflettere sui suoi errori, dall’espulsione dell’Udc dal centrodestra ai diktat contro Fini. E’ sceso in campo contro la sinistra, si sta ritrovando contro tutti”.

Vi dice che lei e Fini, avendo 55 anni, dovreste dedicarvi ai libri di memorie.

“Ha ragione, anche noi siamo pronti al passo indietro. Però anche in questo caso lui guarda la pagliuzza negli occhi altrui e si dimentica la trave nei suoi. O ha cambiato anche l’anagrafe?”.

E se il “governo di armistizio” non si formasse, con quale schieramento andrete al voto?
“Con un’area moderata alla quale spero possano partecipare tanti del Pdl. Non sarebbe un polo subalterno. E avremo più forza per richiamare alla responsabilità gli altri due poli”.

3 Commenti
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simone
13 anni fa

politica da POLIS ; per il prossimo, questo significa, la dimostrazione di esser esempio di collaborazione per un intento comune, se pur con diversi ideali, per il popolo. si vedono pochi che si spendono per questo.

Vittorio
Vittorio
13 anni fa

liberalizzazioni +concorrenza+competittivita’+produttivita’+meritocrazia tale processo volto alla ricerca e svilppo crea un circuito virtuoso che contrasta le rendite e i privilegi delle caste corporative che creano i monopoli, perchè la meritocrazia ha una una ragione di affermarsi solo quando esiste una produttivita’ che deriva da una certa competitivita’ del paese volta alla ricerca e allo sviluppo altrimenti non puo ‘ prendere spazio, meritocrazia che nasce da una produttivita della ricerca e dello sviluppo.
Grazie Onorevole

Paolo Caorsi un discendente garibaldino
13 anni fa

Un certo Massimo D’azeglio nel 1861 disse: “Abbiamo fatto l’ Italia ora dobbiamo fare gli italiani”, possibile che dopo 150 anni gli italiani non si sono ancora fatti ? E tanta gente pensa di fare la padania che non è mai esistita ? Io penso che abbiamo dei grossi problemi psicologici !



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