postato il 22 Luglio 2018 | in "Spunti di riflessione"

Grillini? Rispetto i rivali e ora lotto per lui

L’intervista al Corriere della Sera di Olivio Romanini

Sono nati tutti e due nella Bologna del 1955, a pochi chilometri di distanza, ed entrambi hanno avuto fin da ragazzi la passione per la politica. Ma per il resto, Franco Grillini e Pier Ferdinando Casini, sono stati come il diavolo e l’acqua santa: il primo ad aprire il primo circolo omosessuale d’Italia e l’altro nella Dc. Hanno avuto scontri epici, ma ora che Grillini si trova a combattere contro il cancro e protesta per il taglio al vitalizio che mette a rischio la sua assistenza, è proprio l’ex rivale a tendergli la mano.

Lei ha deciso di investire i questori della Camera del caso Grillini. Perché?
«Perché — spiega Casini — in un momento in cui si è perso il senso della verità sui politici e la politica, ho voluto rendere l’onore delle armi a chi, come Franco, si è battuto per i suoi ideali: lo merita».
Negli ultimi quarant’anni non ve le siete mandata a dire.
«Sì, ma non c’è mai stata disumanità: le nostre erano battaglie politiche, ma restava il rispetto personale. È una distinzione che la politica vera ha sempre mantenuto, solo oggi sono saltate queste regole».
Vi siete sentiti?
«Mi ha chiamato per ringraziarmi ma non ce n’era bisogno. Quando molti hanno fatto polemica per la mia candidatura alle Politiche da alleato del Pd, lui ha spiegato che non avrebbe avuto alcun imbarazzo a votarmi perché mi conosceva».
Eppure il vento tira da un altra parte, sui vitalizi ma anche sul fair play tra avversari politici.
«C’è un processo di imbarbarimento in atto. Ma mi lasci dire che quando un politico non riesce a riconoscere anche nell’avversario delle ragioni, allora è molto debole».



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