Dopo Di Pietro, io candido Topolino a Presidente degli Stati Uniti
“Riceviamo e pubblichiamo” di Giuseppe Portonera
È tempo di endorsement (particolari). E io faccio il mio: con tutto il rispetto per Barack Obama e Mitt Romney, penso che gli Stati Uniti si meritino di meglio. Per la prima potenza mondiale ci vuole un nome solido, affidabile, credibile: ci vuole, in soldoni, qualcuno che sappia il fatto suo, che abbia orecchie lunghe per sentire e comprendere adeguatamente il sentiment del proprio popolo, che – il suo sorrisetto la dice lunga – sappia ciò che serve alla Nazione. E io so che c’è un solo uomo che risponde a questa descrizione: Topolino. Con tutta l’esperienza che ha acquisito in una terra difficile come Topolinia non gli sarà difficile guidare gli Stati Uniti. Ha una first lady stimata e rispettata (qualcosa da dire su Minni?), ha una squadra di tutto rispetto da schierare (volete mettere avere Archimede Pitagorico o Pico De Paperis come consiglieri?), ha già anche il suo cagnolino (Pluto, stupendo) da portare alla Casa Bianca. Ha dimostrato anche di saper tenere a bada un super cattivone della finanza pluto-giudaico-massonica mondiale come Zio Paperone (altro che OccupyWallStreet!). Ha risolto casi impossibili, figuratevi se non riuscirà a sistemare le decine di situazioni politico-militari esplosive sparse per il mondo. Per questi motivi (e per molti altri che non vi sto ad elencare, lo spazio non basta) io candido Topolino alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. E state sicuri che le elezioni le vince, a man bassa.
Come dite? Non vi sembro serio? Avete paura che mi stia prendendo gioco di voi? Mannò. Di sicuro, però, sono più serio di un comico che candida Antonio-Di-Pietro alla Presidenza della Repubblica Italiana. Giuro.