Dodici condoni dodici
“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Mantovani
Dodici come gli apostoli, come le porte della città celeste. Si sente la mano evocatrice e visionaria che anima le saghe tremontiane nell’ipotesi dei “dodici condoni”, ma a leggerne i titoli la realtà è banalmente burocratica.
È lo spaccato della complessità e dell’inefficienza della macchina fiscale italiana, sommersa dalle mille norme, dagli errori di contribuenti e fisco e dall’irrilevanza dei controlli: un ottimo pagliaio nel quale occultare le evasioni vere.
Macchina che andrebbe profondamente riformata, senza attendere i diktat europei. Forse i “dodici condoni dodici” non appariranno al supermarket dell’ennesima manovra, ma con o senza di essi il fisco italiano rimarrà una delle palle al piede che frenano la crescita.
Non dico nella realtà, non chiedo tanto, ma almeno nelle bozze un barlume di credibilità e serietà potevano metterlo.
assurdo..veramente inconcepibile..non si rendono conto che non è giusto fare i condoni?? si favorisce l’evasione e si dà l’idea appunto di favorire i furbetti a discapito dei cittadini onesti!!