postato il 8 Settembre 2011 | in "In evidenza, Media e tecnologia"

Digitale televisivo: il governo regala 3 miliardi di euro

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Negli stessi giorni in cui il Governo blinda la manovra con la fiducia e, di fatto, chiede agli italiani 55 miliardi di euro; mentre fa un notevole sconto a ministri e onorevoli vari (è stato ridotto notevolmente il taglio delle indennità dei membri di Camera e Senato, almeno sei volte di meno rispetto a quanto previsto nel testo originario, e l’ammorbidimento dell’incompatibilità del loro mandato con gli altri incarichi pubblici); ebbene in questi giorni la maggioranza boccia l’emendamento per la vendita di 6 frequenze digitali che verranno invece cedute gratuitamente. Della vicenda ne avevamo già parlato e avevamo detto che, secondo gli operatori, il valore di queste 6 frequenze si aggirava sui 3 miliardi di euro.

L’emendamento proposta, cosa recitava? “Dopo l’articolo 3, aggiungere il seguente:

“3-bis.

  1. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni stabilisce le condizioni economiche di assegnazione tramite gara delle frequenze per la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale, in esito alla risoluzione delle procedure di infrazione dell’Unione europea nei confronti dell’Italia per alcune norme del testo unico della radiotelevisione (d.lgs. 31 luglio 2005, n. 177). Le condizioni di gara mirano ad assicurare la massima valorizzazione economica delle frequenze da assegnare. Le risorse realizzate mediante la predetta gara sono impiegate per lo sviluppo della banda larga nelle regioni del Mezzogiorno.”

Sostanzialmente si chiedeva che l’assegnazione di queste frequenze avvenisse con asta a rilanci e che le cifre raccolte fossero destinate per progetti di sviluppo, sulla falsariga di quanto sta accadendo con le frequenze telefoniche che stanno fruttando alcuni miliardi di euro.

Ebbene, il governo ha bocciato questo emendamento, scegliendo di assegnare le frequenze per il digitale terrestre tramite beauty contest e quindi rinunciando, di fatto, a venderle.

Il beauty contest che assegnerà le nuove frequenze per il digitale terrestre ha finalmente il suo parterre di contendenti. Il termine per la partecipazione è scaduto, quindi è ufficiale che per i sei multiplex (5 in DVB-T e 1 in DVB-H, di cui alla delibera numero 497/10/Cons dell’Agcom) in gioco la sfida sarà fra 10 broadcaster. Nello specifico le 17 domande accolte – si può concorrere per più frequenze – sono di: Canale Italia, Telecom Italia Media Broadcasting, Elettronica Industriale (Mediaset), Sky Italia Network Service, Prima Tv, Europa Way, 3lettronica Industriale (3 Italia), Rai, Tivuitalia e D Box.

“I nominativi dei soggetti ammessi alla procedura di assegnazione delle frequenze saranno resi pubblici dopo l’espletamento, da parte della Commissione di valutazione, dell’apposita procedura di ammissione prevista dall’art. 4.5 del Disciplinare di gara. Le procedure per la nomina della Commissione sono in corso”, sottolinea il documento ufficiale.

Personalmente trovo inconcepibile che il governo, guidato da una persona a cui “gronda sangue dal cuore” al pensiero di imporre balzelli e tasse agli italiani, decida di regalare circa 3 miliardi di euro, che invece potevano essere usati per alleggerire questa manovra iniqua e irresponsabile.

Forse ha deciso di fare questo regalo, per alleggerire il peso di 3 anni e mezzo di governo deficitario e di mancate liberalizzazioni?

 

 

2 Commenti
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citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

E’ avvenuto quello che era stato previsto! La maggioranza ha favorito il conflitto di interessi? Non ce lo dovevamo aspettare?
I quesiti che io ora le pongo sono:
1) non è possibile impugnare la decisione della maggioranza, proprio mettendo avanti il macrospico conflitto d’interessi?
2) non è possibile portare alla Corte Europea queste assurde regalie?
3) gli Italiani cosa possono fare per contestare questo “furto” perpetrato a loro danno? (lei ricorda giustamente i tagli operati a danno degli Italiani e le tasse aumentate, mentre si rinuncia ad un introito sostanzioso, solo per favorire i soliti noti)
4) non è possibile lasciare il popolo nell’ignoranza (perchè la maggior parte della gente non sa), cosa si può fare per dare risalto al furto di stato?
5) lei ha già capito dai miei interventi che sono alquanto qualunquista, per questo motivo le chiedo: “e se dessimo al popolo viola, pronto ad un sit in nei giorni di sabato e domenica, il compito di denunciare queste abberrazioni governative?
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

sig.na citoyenne le rispondo in ordine sparso.

Lei parla di conflitto di interessi…. è vero… ma a questo punto, se si potesse impugnare questo provvedimento, ci sarebbe da impugnare i provvedimenti presi dai vari governi berlusconi negli ultimi 20 anni. Berlusconi ha partecipazioni in banche, assicurazioni e così via (e non mi riferisco solo a Banca Mediolanum che ne è l’esempio più vistoso… mi riferisco anche a Mediobanca, e così via)… ogni provvedimento che ha preso ha inciso su vari settori…siamo sicuri che non vi sia stato anche all’epoca il conflitto di interessi??? Quando il berLOSCO dice di comprare azioni delle sue società per contrastare la crisi perchè sono solide, parla da presidente del consiglio, da azionista o da venditore???
in ultima analisi, non credo che sia legalmente possibile impugnare tale decisione.
Sulla corte europea non saprei che dirle… non conosco bene questo organismo, e non so come possa influenzare le decisioni di politica interna di uno stato pienamente sovrano (anche se il sovrano è latitante quando si tratta di prendere decisioni per gli italiani). Credo che si potrebbe fare, dimostrando il danno che ne ricavano gli italiani dalla amncata vendita, ma sto ipotizzando.

Cosa si può fare? stante il mio evidente conflitto di interessi (per il quale mi sembra giusto chiedere almeno la presidenza della prossima riunione del mio condominio) direi di fare circolare questo articolo…
non ho preclusioni verso il popolo viola, credo che rappresenti una ftta importante della società italiana, quindi un loro coinvolgimento non mi dispiace… l0’unica cosa che critico del popolo viola è che qualche volta (sottolineo qualche volta) criticano, senza però portare avanti una proposta alternativa, rischiando così di diventare più folcloristici che efficaci.



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