postato il 6 Febbraio 2013 | in "app, Elezioni, In evidenza, Politica"

Contro il populismo becero ed arrogante: Luigi Coppola

Luigi Coppola, sposato, papà di Alessia e Caterina è residente a Piombino (Livorno) ma ha studiato a Berlino diritto, economia e lingue. Operatore turistico dell’Isola dell’Elba e dirigente regionale Faita è capogruppo Udc al Comune di Piombino e segretario provinciale dello scudocrociato livornese. E’ candidato alla Camera nel collegio della Toscana.Luigi, come hai deciso di candidarti ?

Sinceramente me lo ha chiesto il partito ed io mi sono sentito onorato di mettermi a disposizione, come del resto ho sempre fatto.

Il mio impegno in politica è sempre stato coerente con i miei valori e fino ad oggi ho seguito sempre senza dubbio alcuno o sbandamento lo “Scudocrociato”. Per questo ho preferito candidarmi alla Camera dei Deputati e non al Senato, pur sapendo che in termini di consenso avrei avuto maggiore difficoltà, vista la doppia presenza del simbolo di Monti alla Camera ed al Senato.

Nonostante vi siano delle novità nel processo politico che ci vede protagonisti, ho preferito, visto che è ancora possibile, continuare con la coerenza che ha sempre contraddistinto la mia esperienza politica. Non ho mai ceduto alle sirene liberali o progressiste, peraltro ho militato solo in due partiti, prima nella DC e poi al mio rientro in Italia nell’UDC.

 

 Perché proprio nell’UDC ?

E’ facile rispondere, in primis perché sono un dirigente UDC, in secondo luogo perché nonostante tutto è l’unico partito che ha mantenuto saldamente la barra al centro, tentando di non far spegnere quella flebile fiammella che ha tenuto in vita i valori del popolarismo in Italia. Nonostante tutto siamo stati gli artefici del processo politico che oggi ha messo in discussione il populismo becero ed arrogante.

 

Perché votare UDC ?

Il nostro impegno politico è stato improntato esclusivamente all’interesse generale e al bene del Paese. Se l’Italia non è fallita, ma è ancora in piedi è perché noi siamo stati protagonisti di questa operazione. Credo che dobbiamo nel poco tempo a disposizione spiegare le ragioni del nostro impegno e dobbiamo farlo con la sobrietà che ci contraddistingue, poiché vincere con le bugie e con l’inganno non è una vittoria, ma una sconfitta per tutti.




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