Tutti i post della categoria: Rassegna stampa

Rassegna stampa, 3 febbraio 2011

postato il 3 Febbraio 2011
Appello di Napolitano (e stiamo a due, dopo quello di ieri): gli scontri politici stanno stritolando il nostro Paese, è necessario uscire da questa spirale, per ridare una visione di futuro all’Italia. Intervistato dall’Eco di Bergamo, poi, il Presidente fa anche un appello ai giornalisti (nel giorno dell’intervista “brezneviana” a B. del Tg1): “andate controcorrente, per garantire un’informazione più responsabile e corretta”, “basta gare a chi grida di più” (chi ha orecchie per intendere, intenda).  Un ottimo Severgnini, poi, dalle colonne del Corriere lancia un appello al Premier Berlusconi: risponda a tutte le domande che gli vengono fatte, siano esse dei magistrati (specialmente loro), dei giornalisti (tutti, però) o di semplici cittadini (magari su Twitter!). Oggi è poi un’importante giornata alla Camera: da una parte si vota per autorizzare la richiesta della Magistratura a perquisire gli uffici del ragionier Spinelli; dall’altra, la “Bicameralina”, presieduta da La Loggia, deve discutere del Federalismo: la situazione è estremamente incerta, ma leggete – per capire di più – Antonella Rampino e Marcello Sorgi, su La Stampa. Il tutto mentre, come testimonia un dossier sull’Avvenire, la crisi stringe nella morsa sempre più famiglie: ha ragione Della Vedova, intervistato sul Secolo: la ripresa non si fa con la propaganda, servono provvedimenti seri.

Napolitano, appello alle istituzioni: «Uscire dalla spirale degli scontri» (Marzio Breda, Corriere della Sera)

Il Pdl in pressing sui finiani, ma il Terzo Polo conferma il no (Antonella Rampino, La Stampa)

Andate controcorrente per un’informazione che sia più responsabile (Giorgio Napolitano, L’Eco di Bergamo)

Caso Ruby, la Camera vota sulla competenza dei pm (Dino Martirano, Corriere della Sera)

Berlusconi applaude il Quirinale. E rilancia la «scossa all’economia» (Paola Di Caro, Corriere della Sera)

Bersani: “È un mentitore, il Pd contro la patrimoniale” (Giovanna Casadio, La Repubblica)

Vietti: «Giusto l’allarme del Colle, deriva da contrastare» (Carlo Fusi, Il Messaggero)

Messina – E sul Tg1 va in onda l’intervista brezneviana (Sebastiano Messina, La Repubblica)

Fli sotto attacco, si gioca tutto per sopravvivere (Alessandro Ferrucci, Il Fatto Quotidiano)

Della Vedova: «Il rilancio non si fa con la propaganda…» (Valter Delle Donne, Secolo d’Italia)

La crisi morde le famiglie. I redditi scendono del 2,7% – Paganetto: “Non possiamo aspettarci una ripresa automatica” (Bruno Mastragostino, Avvenire)

Federalismo, una grande occasione (Alessandro Montanari, La Padania)

Sorgi – Nuovi scenari nel rapporto con la Lega (Marcello Sorgi, La Stampa)

Severgnini – Silvio B. rispondici (anche via Twitter) (Beppe Severgnini, Corriere della Sera)

Panebianco – L’Occidente si illude di contare (Angelo Panebianco, Corriere della Sera)

Cina, record anche l’emigrazione (Stefano Vecchia, Avvenire)

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Rassegna stampa, 2 febbraio 2011

postato il 2 Febbraio 2011
Il richiamo del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, risuona forte: i servitori dello Stato devono conoscere il senso della misura e dell’equilibrio, dettato dal rispetto per le Istituzioni della nostra Patria. Concordiamo: le parole di Napolitano sono giustissime, ma non bastano; servono fatti e prove concrete, che devono venire – prima di tutti – da chi ci governa e ci rappresenta nel mondo. Ma, ahinoi, si tratta di una discussione col muro: troppo impegnato, il Pdl, ad organizzare “mobilitazioni anti-pm”: che orrore, signori. Qui stiamo ben oltre il conflitto tra le istituzioni, tra i poteri dello Stato: ha ragione Giuliano Ferrara a bollare il tutto come “criminale” e “assurdo”; leggete, per capire meglio, Peppino Caldarola che, sul Riformista, analizza la situazione di un partito “commissariato” e in costante oscillazione tra le cautele ragionate di Ferrara e gli estremismi isterici della Santanchè,  “un vertice che vive nel disordine e nella confusione, con spinte contraddittorie, fughe in avanti e parziali ritirate, grida di guerra e patetiche lamentazioni”. E poi ci stupiamo se esplodono i casi Brigandì e Frattini o se si pensa solo a un rimpasto che non arriverà mai (o se arriverà, sarà con il comodo di Pannella). Leggete, infine: l’analisi di Ricolfi sulla patrimoniale; dal Riformista, i pezzi di Cappellini e Campi su una Santa Alleanza anti-B; il nostro dossier sulla situazione egizia.

Napolitano: i servitori dello Stato conoscono il senso del limite (Claudio Rizza, Il Messaggero)

«Pronti a mobilitazioni anti pm». Ma il partito ci ripensa: equivoco (Paola Di Caro, Corriere della Sera)

La trappola (Il Foglio)

Non si può oscillare tra Ferrara e Santanchè (Peppino Caldarola, Il Riformista)

Fondo perequativo per i comuni (Eugenio Bruno, Sole24ore)

Il malgoverno pagato sempre dai cittadini (Luca Ricolfi, La Stampa)

Pdl e Lega: decreti ad ogni costo, pure in caso di elezioni anticipate (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Federalismo, Bossi ha fretta: Lega in calo nei sondaggi (Paolo Bracalini, Il Giornale)

Caso Boccassini, Brigandì indagato posti i sigilli nel suo ufficio al Csm (Elsa Vinci, La Repubblica)

Carte sulla casa di Montecarlo, indagato il ministro Frattini (Flavio Haver, Corriere della Sera)

Pronto il rimpasto. Trattativa con Pannella (Sara Nicoli, Il Fatto Quotidiano)

Sorgi – Voto decisivo per restare in vita (Marcello Sorgi, La Stampa)

Senza Di Pietro (Stefano Cappellini, Il Riformista)

A quali condizioni si può fare l’accordone (Alessandro Campi, Il Riformista)

Medici – Certificati solo online. Il sito va subito in tilt (Avvenire)

Sdegno bipartisan per il «flop» della Ue (Pier Luigi Fornari, Avvenire)

Italia 150, polemiche leghiste a Vicenza e Bergamo (Il Messaggero)

E il Barbareschi day si chiude con un impegno: resto in Fli (Antonio Rapisarda, Secolo d’Italia)

Mubarak cede: “Non mi ricandido al prossimo voto” (Paolo Mastrolilli, La Stampa)

Così tweet e tv private dribblano la censura (Moual Karima, Sole24ore)

Egitto – Esercito arbitro della transizione (Alberto Negri, Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 1 febbraio 2011

postato il 1 Febbraio 2011
Mi sa che qui ha ragione Bersani (che potete leggere sul Corriere): l’apertura di Berlusconi arriva davvero fuori tempo massimo. La lettera del Premier di ieri (con allegate le proposte di riforma del fisco, il no alla patrimoniale e una maggiore libertà d’impresa) è davvero niente male, ok: ma come ha sottolineato Casini, chi sta al Governo questo genere di cose deve “farle, non scriverle sui giornali”. Il confronto tra maggioranza e opposizione ci deve essere, noi lo sosteniamo da tempo, ma solo se il Presidente del Consiglio è disposto a fare un passo indietro; anche perché, in questo momento, le nostre preoccupazioni sono altre: il Nuovo Polo per l’Italia si rafforza e si consolida ogni giorno di più. ItaliaOggi, infatti, ci racconta della possibilità di uno speaker unitario (così come auspicato a Todi) che possa rappresentare l’unità della coalizione: si tratta di Anna Maria Artoni, già presidente dei giovani di Confindustria Emilia Romagna, un volto giovane e capace, capace di riscuotere consensi dai moderati e i riformisti di ambo gli schieramenti. Solo fantapolitica? Vedremo.

Il premier apre. Pd e Terzo polo lo stoppano (Paolo Festuccia, La Stampa)

Bersani e Casini non ci credono: «Confronto? Sì, ma con un altro premier» (Roberta D’Angelo, Avvenire)

Bersani: proposta che arriva fuori tempo massimo (Pierluigi Bersani, Corriere della Sera)

Artoni for president. E’ l’asso nella manica del terzo Polo (Giorgio Ponziano, ItaliaOggi)

Giovedì la Camera vota sull’ufficio di Spinelli (La Repubblica)

Calderoli tratta ancora: discutiamo (Eugenio Bruno, Sole24Ore)

Federalismo, gelo Calderoli-Maroni. E Bossi teme un disimpegno del premier (Marco Cremonesi, Corriere dell Sera)

Altri no da sinistra: l’ansia della Lega per il federalismo (Matteo Pandini, Libero)

“Pattocrazia”: l’ultima moda del Palazzo (Mario Ajello, Il Messaggero)

Anche Casini boccia il premier (Maria Zegarelli, L’Unità)

Alfano- i voti cattolici restano al Pdl. Il cardinale Martins- parole azzardate (Orazio La Rocca, La Repubblica)

Sorgi – E’ partita la campagna elettorale (Marcello Sorgi, La Stampa)

E nello scontro torna in scena la mano di Ferrara (Antonella Rampino, La Stampa)

Napoli. Il commissario Orlando sulla scena del «delitto». La palla torna ai garanti (Francesca Pilla, Il Manifesto)

Sky Tg24 e le percentuali a tradimento (Il Giornale)

Ballarò, c’è Casini (Avvenire)

Trecentomila richieste per lavorare in Italia. Il primato del Nord (Virginia Piccolillo, Corriere della Sera)

Alleanza Sky-Fastweb per sfidare Mediaset (Daniele Lepido, Sole24Ore)

Europa divisa sulle dimissioni di Mubarak (Ivo Caizzi, Corriere della Sera)

Egitto – Internet motore della rivolta, forze armate ago della bilancia (Alberto Negri, Sole24Ore)

El Baradei, l’uomo del destino. “Oggi nasce un Paese nuovo” (Fabio Scuto, La Repubblica)

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Rassegna stampa, 30 gennaio 2011

postato il 30 Gennaio 2011
Il Polo per l’Italia sfida Berlusconi a viso aperto: le elezioni, in questo momento, sono decisamente meglio che “tirare a campare”, tuona Casini (“e delle signorine”, aggiunge il Riformista). Il Messaggero analizza la due giorni di Todi e spiega come gli aderenti del Nuovo Polo si propongano come un nuovo “centrodestra”, moderato e in linea con i valori europei del PPE: valori che sono chiari, per tutti – anche per quelli come Benedetto Della Vedova (leggete sull’Avvenire). E ha voglia Berlusconi di ostentare sicurezza, di definirci “relitti” (detto da lui, suona come un complimento): il Pdl è ormai ridotto a illusorie operazioni di “maquillage” (Unità) o, peggio ancora, ad affidarsi a un portavoce come la Santanchè; il tutto mentre, nei sondaggi, la fiducia nel premier è ai minimi storici. In questo quadro si inserisce poi la proposta di D’Alema per costituire una larga alleanza che superi il berlusconismo: Casini si dice disponibile a ragionare, pur con qualche cautela, specie nell’ottica dell’apertura di una nuova fase politica, come auspicato da Ferruccio De Bortoli sul Corriere di oggi. Leggete poi: da Liberazione, il ritratto del Ministro Franco Frattini (quello che non c’azzecca niente); da La Stampa, l’analisi di Francesco Guerrera sul rapporto di Davos (le élite devono smetterla di parlare a sé stesse); dal Corriere, il retroscena di Dario Di Vico sull’introduzione della patrimoniale (che graverebbe tutta sul Ceto medio).

La sfida di Casini: meglio elezioni che tirare a campare (Andrea Garibaldi, Corriere)

Casini stoppa Della Vedova: per noi valori chiari (Avvenire)

La lunga marcia dei moderati: noi il nuovo centrodestra (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Casini incalza: “Meglio le urne delle signorine” (Alessandro Da Rold, Il Riformista)

Udc: meglio il voto che tirare a campare (Sole24Ore)

Casini: “Meglio votare che tirare a campare” (Natalia Lombardo, L’Unità)

D’Alema: “Serve una larga coalizione” (La Stampa)

La necessità di una tregua (Ferruccio De Bortoli, Corriere)

Tinagli, Artoni, Todini. L’idea di uno speaker donna (Corriere)

Berlusconi: “Avanti sereno. Il terzo polo? Relitti” (Corriere)

Ma un ricorso alla patrimoniale punirebbe soltanto il ceto medio (Dario Di Vico, Corriere)

E il Pdl teme l’interrogatorio della Minetti. L’ipotesi di Santanchè portavoce del governo (Il Messaggero)

L’ultima illusione del Cav: “operazione maquillage per il Pdl” (Ninni Andriolo, L’Unità)

Franco Frattini: quello che non c’azzecca (Maria Calderoni, Liberazione)

Sempre più italiani vogliono le dimissioni del presidente: il 60,6% (Il Fatto Quotidiano)

Caselli attacca Berlusconi: “Ormai la misura è colma” (Alberto Gaino, La Stampa)

Davos, l’élite che parla con se stessa (Francesco Guerrera, La Stampa)

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Rassegna stampa, 29 gennaio 2011

postato il 29 Gennaio 2011
A Todi è nato il Nuovo Polo per l’Italia, la risposta congiunta dei moderati, riformisti e liberali alla crisi della Politica italiana. Il clima è “sereno e disteso”, scrivono i giornali, di grande “coesione e condivisione”, aggiungiamo noi: ieri sera, a cena, i parlamentari del Nuovo Polo – testimoniamo personalmente – erano tutti sulla stessa lunghezza d’onda, “parlavano” la stessa lingua, usavano le stesse parole d’ordine. Certo, i quotidiani oggi sottolineano anche le differenze tra i partiti del Polo, ma è naturale: come è stato ribadito ieri, Berlusconi non si batte costruendo una coalizione di piccoli berluschini; i nostri leader sono le idee, i valori. Guest star di ieri è stato poi il Presidente Casini: il nostro Polo si candida a governare l’Italia, visto che chi c’è adesso, non ne ha più più voglia e capacità; l’alternativi verrà da noi, “siamo noi che dobbiamo salvare l’Italia”, non i giudici. Italo Bocchino, capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà, in un’intervista all’Unità spiega poi che non abbiamo paura di andare al voto (le urne anche a Maggio, perché no?), che Berlusconi è cotto e terrorizzato (difatti pensa al rimpasto di governo, aggiunge il Corriere) e che “Casini è il mio leader”. Stefano Folli, su Liberal, ci fa i complimenti e auspica che il processo unitario della coalizione vada avanti, per dare vita a un “nuovo Centro liberal-democratico” che dia una visione di futuro all’Italia. Il tutto mentre: a Davos il nostro Paese fa “un esame di coscienza” (La Stampa); nel nostro contesto politico s’avanza un partito “procrescita” (Il Foglio); Raffale Cantone ci spiega – sul Mattino – perché le primarie del Pd hanno fatto flop.

Casini: “Berlusconi non governa più siamo noi la vera alternativa” (Il Messaggero)

Casini: “La casa di An. Per non parlare di Ruby” (Alberto Gentili, Il Mattino)

Casini: “Siamo noi che dobbiamo salvare l’Italia” (Il Tempo)

Casini lancia il Nuovo Polo: “Ci candidiamo a guidare il Paese” (Ugo Bonasi, QN)

Casini: No a soluzioni giudiziarie, noi l’alternativa (La Repubblica)

Casini rilancia le larghe intese: “Sulle rendite tasse più alte” (Sole24Ore)

Bocchino: “Alle urne a maggio. Berlusconi è fuori, Casini è il mio leader” (L’Unità)

Parola di gran bugiardo (Giuseppe D’Avanzo, La Repubblica)

Folli: L’Italia sta marcendo datele una visione e vincerete la scommessa (Liberal)

Il premier ora pensa al rimpasto. Posti divisi tra Pdl e Responsabili (Marco Galluzzo, Corriere)

La Lega si fa mediatrice per salvare la propria riforma simbolo (Massimo Franco, Corriere)

Fini, Schifani, Frattini: chi dei tre deve dimettersi? (Federico Orlando, Europa)

E l’Italia si fa l’esame: “Perdiamo credibilità” (Stefano Lepri, La Stampa)

Ecco perché queste primarie hanno fatto flop (Raffaele Cantone, Il Mattino)

Nel silenzio tremontiano avanza il partito procrescita (Il Foglio)

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Rassegna stampa, 28 gennaio 2011

postato il 28 Gennaio 2011
A Todi inizia oggi l’assemblea dei Parlamentari del Nuovo Polo: Udc, Fli, Api, Mpa e Lib-dem gettano le basi della comune alleanza, in un clima – purtroppo – difficile. Lo scontro su caso Ruby è sempre più acuto, con la Giunta per le autorizzazioni che ha deciso, con un colpo di mano, di rinviare gli atti alla Procura di Milano, suscitando così lo sdegno e la reazione delle opposizioni. Casini, sul Messaggero, è durissimo: il Ruby-gate è “inquietante” e il rischio concreto è quello di una “deriva dittatoriale”. E, continua Casini, il polverone sulla Casa di Montecarlo è funzionale a sviare l’attenzione dai guai del Premier. Fini, infatti, dalle colonne del Corriere, si difende (“non me ne vado”) e contrattacca con forza (“Berlusconi vuole Camera e Colle”). E’ un quadro desolante, in cui spiccano la totale “assenza di valori” (Ainis sull’Espresso) e un “caos” assurdo che rischia di spaccare, ancora di più, il Paese (Geremicca su La Stampa): meglio tornare al voto e chiudere questa pagina di fango, scrive Pezzotta su Liberal. La fotografia più bella la scatta Severgnini sul Corriere: il Premier è debole, umanamente prima ancora che politicamente, circondato da adulatori e falsi amici che lo espongono – loro, non altri – al “pubblico ludibrio”. E’ la Politica, bellezza?

Casini: “Un polverone per coprire i guai del premier” (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Il Pdl preme per cambiare le regole dei talk show (Il Messaggero)

I tre alleati scelgono il nome (Corriere)

Caso Ruby: “Pm incompetenti”. La giunta decide. E’ scontro (Corriere)

Umana e italiana la debolezza del premier (Beppe Severgnini, Corriere)

Rodotà: “Internet. Sì, la Costituzione va cambiata” (Claudia Arletti, Il Venerdì di Repubblica)

Responsabili a caccia di poltrone (L’Espresso)

Ora è meglio per tutti andare a votare (Savino Pezzotta, Liberal)

Nel deserto dei valori (Michele Ainis, L’Espresso)

“Medio Oriente, Cristiani a rischio di estinzione” (Franco Serra, Avvenire)

Il rischio-caos che minaccia il Paese (Federico Geremicca, La Stampa)

Il leader di Fli: “Non me ne vado. Il premier vuole Camera e Colle” (Paola Di Caro, Corriere)

Il dovere di festeggiare il “nostro” Stato (Arrigo Levi, La Stampa)

Cedolare light, salta il bonus famiglia (Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 26 gennaio 2011

postato il 26 Gennaio 2011
L’alternativa al Berlusconismo si costruisce in politica, sia chiaro: il Nuovo Polo che nascerà a Todi questo fine settimana, rappresenta l’alternativa moderata al Centrodestra berlusconian-leghista; “siamo già al 15% e se si andasse al voto oggi avremmo ben 46 senatori”, spiega Pieferdinando Casini su Il Messagero, e aggiunge: “non si può chiedere ai giudici di chiudere un’era. Quello è compito nostro”. La nostra proposta politica è fin troppo chiara: siamo qui per ridare voce alla maggioranza degli Italiani, moderata, popolare e liberale, delusa dalle politiche di questo governo. Anche perché, qui va sempre peggio: Di Vico, sul Corriere, punta il dito, infatti, contro l’esplosione di tasse che seguirà il Federalismo fiscale targato Lega, mentre Folli, sul Sole, esprime preoccupazione per il clima sempre più aspro e Davide Rondoni, sull’Avvenire, torna sulle polemiche morali ed etiche di questi giorni.

Casini: l’alternativa la costruiamo noi, non i pm (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Assenze (giustificate) nell’opposizione, il ministro ce la può fare (Francesca Schianchi, La Stampa)

«Martiri cristiani, giornata Ue» (Avvenire)

Fisichella: «Chi ha ruoli pubblici si deve comportare in modo cristallino» (Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera)

«Niente sesso, solo drink e cene». Ruby: su Mubarak ho mentito (Dino Martirano, Corriere della Sera)

Rondoni – Riuscire? Intendiamoci (Davide Rondoni, Avvenire)

Il premier lancia il contrattacco: «Uniti, ribattere colpo su colpo» (Francesco Cramer, Il Giornale)

Sfida alla Camera sulle perquisizioni. No della maggioranza (Monica Guerzoni, Corriere della Sera)

Il Pd fa asse col Terzo Polo. Nessun regalo a Bossi (La Stampa)

Impedimento legittimo solo se preciso (Giovanni Negri, Sole24Ore)

Tutto passa per Napoli. Pier vi prepara il rilancio, ma bruciano le primarie (Ettore Colombo, Il Riformista)

“Gravissimi gli insulti a Lerner”, l’opposizione contro il premier (Leandro Palestini, La Repubblica)

Di Vico – Federalismo con più tasse (Dario Di Vico, Corriere della Sera)

Sorgi – Se anche i sondaggi non contano più (Marcello Sorgi, La Stampa)

Il punto di Folli – Nella paralisi generale c’è spazio solo per scontri sempre più aspri (Stefano Folli, Sole24Ore)

Il bond salva-euro fa il pieno (Isabella Bufacchi, Sole24Ore)

Khodorkovskij: «Uscirò dal carcere. E il futuro della Russia è la democrazia» (Francesco Dragosei, Corriere della Sera)

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Rassegna stampa, 25 gennaio 2011

postato il 25 Gennaio 2011
I giornali di oggi ci informano che il Pdl è “compatto” (notiziona questa) “contro la proposta di Casini”, contro la proposta – cioè – di costruire un governo senza Berlusconi nell’interesse del Paese. E’ straordinario! In un momento in cui tutto rischia di andare a rotoli, in cui il FMI certifica l’assenza di crescita dell’Italia, in cui solo un governo largo e forte potrebbe cercare delle soluzioni concrete, i “berluscones” trovano ancora il tempo per difendere fino alla morte Silvio Berlusconi. Poi fa ancora più ridere sentire chi sostiene che, in questo modo, noi dell’Udc saremo condannati a restare per sempre all’opposizione: curioso, no? Qui si parla di salvare la Nazione e c’è chi riduce il tutto a questione di poltrone (leggete Tarquinio sull’Avvenire). Anche se, secondo il Foglio, la “giostra politica” è ferma (fino a che i PM non sveleranno le loro carte), l’Unità svela alcuni retroscena proprio di Casini e D’Alema: l’obiettivo sarebbe convincere Letta e tentare la Lega (il tutto, mentre l’insoddisfazione della Chiesa, nei confronti del Premier, aumenta di giorno in giorno). Da non perdere, infine, l’apertura che viene dal Papa al mondo della modernità virtuale, luogo di ritrovo positivo, se usato con cognizione e capacità.

Pdl compatto contro la proposta di Casini (Paolo Festuccia, La Stampa)

Le carte difensive del premier (Marco Galluzzo, Corriere della Sera)

Bondi resta sulla graticola ma non si dimette (Caterina Perniconi, Il Fatto Quotidiano)

Casini punta su Letta e D’Alema tenta la Lega. Fini: «Serve il rispetto delle istituzioni» (Simone Collini, L’Unità)

La giostra politica si ferma nell’attesa che i pm svelino tutte le carte (Il Foglio)

Bersani esulta: “Il partito c’è e vince”. E spunta il lodo per bloccare Veltroni (Goffredo De Marchis, La Repubblica)

Le critiche dei vescovi «II Paese è sgomento» (Gian Paolo Vecchi, Corriere della Sera)

«Deporre le armi»: una breccia nel Palazzo (Giovanni Grasso, Avvenire)

L’Udc della Lombardia: «Basta lettere appello» (Avvenire)

La delusione del premier per i vescovi “ingrati” (Ugo Magri, La Stampa)

Sorgi – L’episcopato tra disagio e buonsenso (Marcello Sorgi, La Stampa)

Tarquinio – Al cuore del problema (Marco Tarquinio, Avvenire)

Il Papa promuove i social network «ma no a falsi profili» (Marroni Carlo, Sole24Ore)

Asse Pd-terzo polo sulla cedolare al 20% (Eugenio Bruno, Sole24Ore)

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