Tutti i post della categoria: Rassegna stampa

Rassegna stampa, 19 luglio ’11

postato il 19 Luglio 2011

Casini: “Se ha a cuore l’Italia, Berlusconi deve lasciare” (Giorgio Gasco, Gazzettino)

SpiderTruman non esiste. Come avevamo subito intuito. Dietro c’è Gianfranco Mascia del Popolo Viola e dell’IDV (Arianna Ciccone, ValigiaBlu)

Una poltrona per Rosella (Marco Fattorini, NotaPolitica)

Suicida il vice di Don Verzè (Alberto Berticelli e Gianni Santucci, Corriere)

Sotto la casta l’Italia crepa (Vittorio Feltri, Il Giornale)

Responsabilità nazionale per il dopo. Casini fa discutere l’opposizione (Susanna Turco, Unità)

Per il dopo Silvio gli azzurri pensano di rifare la Cdl (Barbara Romano, Libero)

Parlamentari tagliati, meno soldi agli assenti. Il progetto di Calderoli (Alessandro Trocino, Corriere)

Papa, il Pdl “blinda” i suoi. Il deputato, sono sereno (Dino Martirano, Corriere)

L’opposizione boccia il governo: “Ora il premier deve lasciare” (Claudia Terracina, Il Messaggero)

Liberali veri e liberali immaginari (Alberto Mingardi, La Stampa)

La difficile rinascita della Cosa Bianca (Agostino Giovagnoli, Repubblica)

La destra ha scelto Silvio per liberarsi dai complessi (Marcello Veneziani, Il Giornale)

La Dc fuori tempo massimo (Franco Monaco, Europa)

Ai cattolici chiedo: fate voi una proposta (Emanuele Macaluso, Il Riformista)

Il sondaggio: Lega in calo. Pd davanti ai berlusconiani (Corriere)

Agguato a Tremonti, si dimette la portavoce (Il Giornale)

Il Pd: pensioni parlamentari come quelle Inps (Gabriele Isman, La Repubblica)

Il castello di carte dell’uomo invisibile (Aldo Cazzullo, Corriere)

Duro colpo per la strategia di Bertone l’acentratore (Andrea Tornielli, La Stampa)

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Rassegna stampa, 18 luglio ’11

postato il 18 Luglio 2011
Intervistato da Susanna Turco su l’Unità, Pierferdinando Casini torna a chiedere a gran voce un governo che sappia parlare a tutta l’Italia, in questo momento così difficile, ma boccia – contemporaneamente – ogni soluzione “tecnica”: la politica deve avere il coraggio di fare un passo avanti, basta nascondersi dietro paraventi vari. Le opposizioni, in questi ultimi giorni, hanno dato grande prova di responsabilità, facendo fronte comune in questo periodo così difficile: ma ora tocca alla “maggioranza”: servono sforzi comuni, da Destra così come da Sinistra, per superare la fase declinante del berlusconismo e andare oltre la delegittimazione reciproca tra i blocchi. La prima, grande, prova di responsabilità, il Governo potrebbe fornirla in occasione del voto sulla richiesta d’arresto per il deputato Pdl, Alfonso Papa: e invece, pare che non sarà proprio così, perché le tensioni tra Pdl e Lega aumentano ogni giorno sempre più. Umberto Bossi, infatti, dopo la dichiarazione di ieri (“no a manette prima del processo”), ha cambiato di nuovo idea e ha detto “sì” alla richiesta d’arresto (La Stampa, oggi,  fa un veloce resoconto delle varie giravolte del Senatur). Ieri, poi, ci eravamo concentrati molto sul crescendo della rabbia dei cittadini nei confronti di una politica che chiede sacrifici, ma che si dimostra incapace di farne: è stato aperto un blog, I Segreti della Casta, che ieri ha registrato migliaia di accessi e conquistato altre centinaia di migliaia di fan su Fb e di followers su Twitter; oggi i giornali ne parlano diffusamente (vi consigliamo il commento di Rizzo e Stella sul Corsera), ma questo “fenomeno” ha attirato anche l’attenzione di diversi bloggers: Fabio Chiusi, sul Nichilista, analizza con attenzione la situazione (denunciando il rischio di goffe e populistiche generalizzazioni), mentre Arianna Ciccone, su Valigia Blu, lancia un monito che condividiamo e rilanciamo con forza: “non si esce da quello che stiamo vivendo in questo Paese con la bava alla bocca. Dobbiamo avere fiducia nella democrazia. Non dovremmo permettere a nessuno di strumentalizzare (anche non volendo) la nostra rabbia, la nostra sacrosanta indignazione”.

Casini: “L’Italia rischia. Non è il momento di governi di parte” (Susanna Turco, L’Unità)

Papa: con il voto segreto il Pdl spera nei garantisti (Dino Maritano, Corriere)

Il dilemma del Pdl: meglio staccare la spina? (Lina Palmerini, Sole24Ore)

E Bossi ci ripensa: “La Lega voterà sì per l’arresto di Papa” (Francesco Cramer, Il Giornale)

Le versioni di Umberto (La Stampa)

Un partito di Tremonti. Il ministro, no, una cosa (Corriere)

Tagli (mancati) alla politica. Corsa per rimediare (Alessandro Trocino, Corriere)

La Casta paghi. Qualche idea… (Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, Corriere)

Il vendicatore conquista il popolo del web (Corriere)

Da destra a sinistra le idee anti sprechi (Monica Guerzoni, Corriere)

Lo strano caso del precario della casta (Arianna Ciccone, Valigia Blu)

Tre cose sui «segreti della Casta di Montecitorio» (Fabio Chiusi, Il Nichilista)

Sacconi: “Vogliono commissariare l’Italia, ma non faremo la fine di Dc e Psi” (Eugenio Occorsio, Repubblica)

Non inventate un falso Montanelli (Vittorio Feltri, Il Giornale)

Il meraviglioso mondo di Giulio tra cartoni, iceberg e latinorum (Fabrizio de Feo, Il Giornale)

E adesso alzi la mano chi ha voluto Romano ministro (Giovanni Bianconi, Corriere)

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Rassegna stampa, 17 luglio ’11

postato il 17 Luglio 2011
Sapore di “deja vù” , di “già visto”, per la nostra rassegna domenicale: e infatti il titolo migliore, che sintetizza un po’ tutti i temi di questa rassegna di oggi, lo fa Libero – con un pezzo di Antonio Socci: “tira aria da 1992” e l’Italia vuole fare alla Casta; siamo a rischio default, c’è crisi e servono lacrime e sangue, ok: ma perché, si chiede Socci, i sacrifici si chiedono alle famiglie e non ai pachidermi della politica? Così come nel 1992, infatti, la goccia che potrebbe fare (o, semplicemente, farà) traboccare il vaso sarà la “rabbia” dei moderati: e questo, già fosco, quadro, si aggiungono anche altre tinte, a partire da quelle giudiziarie. Già, perché alla Camera sta per esplodere la grana Papa: dopo che aver inizialmente annunciato il “sì” alla richiesta d’arresto per il deputato Pdl (peraltro ora sospeso dalle funzioni di magistrato dal Csm), ora Bossi sembra aver cambiato idea e dice “no” a “manette prima del processo”; per chiarirvi il discorso, date un’occhiata al Giornale: Giuliano Ferrara si rivolge proprio al leader della Lega, chiedendogli di non cadere nella trappola giustizialista (morto un Papa, sostiene l’Elefantino, morirebbe anche alla Lega), mentre Francesco Cramer analizza il nuovo equilibrismo padano, tra le lusinghe del Cav. e il richiamo del popolo di Pontida (mentre si affaccia all’orizzonte la voglia di accettare un governo tecnico). Altre letture consigliate, in questa domenica, sono gli editoriali di Scalfari su Rep. e di Galli della Loggia sul Corriere; l’analisi di Mattia Feltri sui “nostalgici del cappio” in Parlamento; e, davvero imperdibile, il ritratto, a firma del grande Beppe Severgnini, di Indro Montanelli, spiegato ai diciottenni di oggi.

Tira aria da 1992: l’Italia vuol fare la pelle alla Casta (Antonio Socci, Libero)

Arresto di Papa, contrordine di Bossi: “Niente manette prima del processo” (Liana Milella, Repubblica)

Caro Bossi, morto un Papa morirebbe anche la Lega (Giuliano Ferrara, Il Giornale)

Il Senatur equilibrista tra il Berlusconi e Pontida (Francesco Cramer, Il Giornale)

Il governo balla. A Ferragosto si saprà se dura (Giampaolo Pansa, Libero)

Il Carroccio e quel no ad esecutivi tecnici (Marco Cremonesi, Corriere)

E in Parlamento gli orfani del cappio rialzano la testa (Mattia Feltri, La Stampa)

Sale il Pd, frena il Pdl. Indeciso uno su due (Renato Mannheimer, Corriere)

Quei due personaggi senza più autore (Eugenio Scalfari, Repubblica)

Possibilità sprecata dall’avidità (Massimo Bordin, Il Riformista)

L’Armageddon è già tra noi (Federico Rampini, La Repubblica)

La democrazia diretta confiscata cavalcando i nostri malumori (Michele Ainis, Corriere)

Interesse generale, una virtù perduta (Ernesto Galli delle Loggia, Corriere)

Fini sfida la Casta: tagliamoci i privilegi (Paola Zanca, Il Fatto Quotidiano)

Come spiegare Montanelli ai ragazzi (Beppe Severgnini, Corriere)

Chi propose Romano ministro? (Emanuele Macaluso, Il Riformista)

1 Commento

Rassegna stampa, 14 luglio ’11

postato il 14 Luglio 2011
Il governo non c’è. E se se ne accorge anche La Padania, che dedica un articolo all’attacco – frontale – che Casini ha riservato a Berlusconi, allora è proprio evidente: secondo il giornale leghista, infatti, il leader Udc ha “azzannato” Silvio, accusando un vuoto di governo ormai intollerabile. ItaliaOggi con un pezzo di Emilio Gioventù, ci racconta poi delle preoccupazioni del centrodestra: le opposizioni ormai fanno paura e i disegni di un governo tecnico con a capo Pisanu o Monti (leggete il fondo sul Corriere di quest’ultimo e l’intervista di Follini su questo tema) sono sempre più concreti; anche Fini, ieri, inaugurando la sede di Fli a Roma ha rilanciato questa prospettiva, rafforzando il suo legame al Nuovo Polo (alla faccia di chi sceglie di tornare indietro). Spazio poi alle “opinioni”: Stefano Cappellini sul Messaggero fa un ampio discorso sui referendum elettorali (e rischi di autogol, specie a sinistra); Angelo Panebianco sul Corriere chiede a gran voce una politica di taglio agli sprechi (sullo stesso tema, leggete Carlo Stagnaro sul Foglio); Cesare Maffi su ItaliaOggi torna a dare del “socialista” a Tremonti; infine, Juan Carlos De Martin, su La Stampa, fa il punto della situazione su internet e l’Italia (non ancora) digitale.

Pier azzanna Silvio: “Non c’è più, supplisce il Colle” (La Padania)

Follini: “Al Paese serve un altro esecutivo” (Aldo Cazzullo, Corriere)

Adesso l’opposizione fa paura (Emilio Gioventù, ItaliaOggi)

Il fantasma del governo tecnico agita la sinistra (Francesco Cundari, Unità)

Sprechi di provincia (Marco Onnembo, Panorama)

Sì o no alla legge? I cattolici in mezzo alla battaglia (Simone Collini, Unità)

Roma, Fini inaugura la sede di Fli e rilancia il terzo polo (Andrea Garibaldi, Corriere)

Quello che serve (davvero) al Paese (Mario Monti, Corriere)

Parma, pronta a voltare pagina. La delusione degli industriali (Dario Di Vico, Corriere)

Sono il sindaco più assediato d’Italia, ma ce l’hanno con me perché non guardo in faccia a nessuno (Damiano Iovino, Panorama)

Mettete a dieta la grassa politica (Angelo Panebianco, Corriere)

Meglio tardi che mai (Carlo Stagnaro, Il Foglio)

Mafia, chiesto il processo per il ministro Romano (Alfio Sciacca, Corriere)

La legge elettorale e il rischio autogol (Stefano Cappellini, Il Messaggero)

Il socialista Tremonti è per lo stato mamma (Cesare Maffi, ItaliaOggi)

Missione di soccorso per l’Italia non digitale (Juan Carlos De Martin, La Stampa)

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Rassegna stampa, 12 luglio ’11

postato il 12 Luglio 2011
Spazio ai temi dell’economia nella nostra rassegna stampa di oggi: lo abbiamo ripetuto più e più volte nei giorni scorsi, l’Italia rischia di essere vittima di una speculazione internazionale e bisogna immediatamente correre ai ripari, per evitare di fare la fine di Portogallo e Grecia. Per questo tutte le opposizioni hanno raccolto il richiamo alla responsabilità lanciato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che in questa fase ha – ancora una volta – vicariato una maggioranza rissosa e inconcludente. Se, infatti, dalle colonne del Corriere, Ferruccio De Bortoli chiede “più coraggio” e atti concreti, La Stampa ci va duro pesante e accusa il “silenzio” di un Premier sempre più lontano e sempre meno autorevole. Che fare, dunque? Sul versante economico, una risposta – di diversa visione – la danno sia il blog Phastidio.net , che il Manifesto (che, con un fondo di Guido Viale, si scaglia contro il Ministro Tremonti); su quello politico, invece, ottimi i retroscena di Salvatore Merlo sul Foglio (in questa fase di necessaria “coesione nazionale”, un ruolo chiave lo giocano Casini e l’Udc), Carmelo Lopapa su Repubblica (pare che in questo periodo si sia riaffacciato lo spettro di un “governo tecnico” con a capo Mario Monti) e Francesco Verderami sul Corriere (che si concentra sui movimenti di Gianni Letta, in lotta con l’inquilino di Viale XX Settembre).

Così il capo dello Stato ha costruito la svolta. L’attesa di gesti concreti da governo e opposizione (Marzio Breda, Corriere)

Merkel preme, il premier tace e accusa gli speculatori (Amedeo La Mattina, La Stampa)

Ora più coraggio (Ferruccio De Bortoli, Corriere)

Il silenzio del Premier (La Stampa)

Che fare? (Phastidio.net)

Uragano in arrivo (Guido Viale, Il Manifesto)

Silvio e il fantasma del governo tecnico (Carmelo Lopapa, La Repubblica)

La coesione nazionale del Cav. ha il volto di Casini (che flirta col Pd) (Salvatore Merlo, Il Foglio)

Così Gianni Letta rientra in gioco (Francesco Verderami, Corriere)

Doris: “Silvio non doveva scendere in politica. Ora sarebbe come Murdoch” (Luca Fornovo, La Stampa)

Quei cattolici in cerca di una nuova casa (Annamaria Gravino, Secolo)

Mafia, il ministro impermeabile al sospetto (Francesco La Licata, La Stampa)

Le grandi opere? Lasciamole ai privati (Alberto Mingardi, Il Giornale)

Biotestamento, oggi il voto. Il Pd: vendetta contro Eluana (Maria Novella De Luca, Corriere)

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Rassegna stampa, 10 luglio 2011

postato il 10 Luglio 2011
Incontro-sorpresa, ieri, tra i leader Pd e Udc, Bersani e Casini: l’Italia, spiegano all’unisono, è “sotto attacco” e servono risposte serie, compreso il rigore dei conti. Per questo si dicono disposti ad aprire al governo, cercando sia le possibili convergenze con il governo, che presentando un proprio pacchetto di proposte, a partire da liberalizzazioni e crescita. Convinti, come ripetuto con forza da Casini, che in un momento come questo, chi non è pronto a combattere la speculazione internazionale contro l’Italia, diserta da un impegno comune fa solo e semplicemente una scelta antinazionale. E noi non saremo mai tra questi. Sul Sole 24 Ore trovate un interessantissimo prospetto generale delle mosse da fare, mentre sul Messaggero trovate la posizione del Ministro Tremonti, che giura: la manovra è “in mani salde”. Nel frattempo, continuano i problemi per la tenuta della maggioranza: se da una parte – dopo un lunghissimo tira e molla – Urso, Ronchi e Scalia hanno annunciato il loro addio finale a Fli per riavvicinarsi al Pdl (“è una non notizia”, glissa il vicepresidente dei finiani, Bocchino), dall’altra si registra l’aumentare dei problemi giudiziari: in cima ai pensieri del Premier, infatti, c’è l’intenzione di varare un nuovo “Lodo Mondadori”, l’ennesima, intollerabile, legge ad personam – o ad aziendam, se preferite. È il paradosso di questa maggioranza: aumenta i propri numeri in Parlamento e crolla irrimediabilmente nel Paese. Come finirà? Bruno Tabacci, su Repubblica, azzarda una previsione: come è vero che Berlusconi è entrato in politica per salvare le proprie aziende, così ne dovrà uscire per salvarle. Chi vivrà, vedrà.

Bersani e Casini, il patto di Bologna: “Siamo sotto attacco, ora riforme vere” (Goffredo De Marchis, La Repubblica)

Bersani e Casini aprono: sostegno al rigore dei conti (Stefania Tamburello, Corriere della Sera)

Piano anti-speculatori. II caso-Italia all’Ecofìn: Europa pronta alla difesa. Authority e pm in allerta dopo gli attacchi a banche e BoT- più vigilanza e nuove misure (Dino Pesole, Sole24Ore)

Tremonti: manovra in mani salde. Appello di Casini e Bersani (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Il Tesoro tesse la tela per l’agenda bipartisan (Mario Sensini, Corriere della Sera)

Pensieri bizzarri di un moderato (Giampaolo Pansa, Libero)

Il segnale al mercato: un argine bipartisan (Massimo Mucchetti, Corriere della Sera)

Pdl in cerca d’autore. Davanti ad Alfano l’ostacolo primarie (Giuliano Capecelatro, Il Riformista)

Fli: Ronchi, Urso e Scalia lasciano Fini (Alberto D’Argenio, La Repubblica)

Bocchino: “Cercavano solo poltrone, ma quella nave ora affonda” (La Repubblica)

I giudici: “Berlusconi corresponsabile della corruzione” (Paolo Colonnello, La Stampa)

La via d’uscita del premier una nuova leggina per bloccare il pagamento (Liana Milella, La Repubblica)

La grande tentazione del Pdl. Una salva-Fininvest al volo (Francesco Grignetti, La Stampa)

Attenta Italia, credibilità a rischio (Emmott Bill, La Stampa)

Tabacci: “Entrò in politica per difendere le sue aziende, dovrà uscirne per salvarle” (La Stampa)

Quel duro giudizio sul Cavaliere (Luigi Ferrarella, Corriere)

“La Gogna” mediatica di Tortorella: “In sette storie racconto l’Italia che condanna prima di giudicare” (Valter delle Donne, Secolo d’Italia)

Abolire le province (Giuliano Pisapia, QN)

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