Tutti i post della categoria: Politica

Chianciano 2011, indicatemi le vostre priorità

postato il 9 Settembre 2011

In questi giorni a Chianciano tanti ospiti qualificati si confronteranno con noi sull’emergenza economica e sulla necessità di riformare strutturalmente il “sistema Paese”. Ma i veri protagonisti della convention siete voi: indicatemi le vostre priorità per rilanciare l’Italia, lasciando un breve commento qui, sul mio profilo Facebook, scrivendo un tweet utilizzando l’hashtag #Chianciano o inviando un sms al 333.5716290.

Perché solo quando gli Italiani si uniscono, diventano capaci di grandi imprese.

Pier Ferdinando

 

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A Chianciano arriva lo “Speaker’s Corner”

postato il 9 Settembre 2011

Anche la convention dell’Udc di Chianciano ha il suo Speaker’s Corner (angolo degli oratori). Similmente a quello più famoso di Hyde Park anche il prato del parco Fucoli ha da quest’anno il suo angolo destinato a quanti vogliono esprimere le proprie idee e la propria opinione sull’attualità politica ed economica e sulle conferenze che si succedono a ritmo serrato. Protagonista indiscusso del microfono aperto del parco Fucoli è stato Rocco Buttiglione che ha radunato intorno al podio una piccola folla con cui ha interloquito anche animatamente su temi come le pensioni e i tagli ai costi della politica. La presenza di quest’angolo è senza dubbio una novità positiva, un segno di ascolto non indifferente ma soprattutto vuole essere una opportunità per accorciare le distanze, a volte abissali tra la gente e la classe politica.

 

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Serve una legge elettorale proporzionale

postato il 9 Settembre 2011

Quando Berlusconi uscirà di scena sarà necessario che quanto di ragionevole c’è intorno a lui non finisca nella deriva demagogica e populistica, allo stesso modo occorre che quanto di buono esiste nel Pd si emancipi da Di Pietro e Vendola.
L’unico modo per fare questo è una legge elettorale alla tedesca che avrebbe il grande effetto di rendere possibile in Parlamento una situazione in cui ogni partito risponde di se stesso e non degli alleati che si è portato dietro.

Pier Ferdinando

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Pisanu: ripartire dallo spirito di Camaldoli

postato il 8 Settembre 2011

“Riceviamo e pubblichiamo” di Carlo Lazzeroni

Dopo l’intervista a Repubblica in cui chiedeva a Berlusconi di fare un passo indietro per dare la possibilità di costruire un governo autorevole e bipartisan, dalla festa di Chianciano, Beppe Pisanu  lancia una vera e propria fase costituente, per il Paese e per i moderati. “Siamo di fronte ad una svolta nella Storia” ha detto  Pisanu che ha fatto un riferimento allo “spirito di Camaldoli”. A Camaldoli, nel 1943, si trovarono alcuni intellettuali cattolici per prepararsi a ricostruire il Paese, risollevandolo dalle macerie del nazifascismo: la loro preoccupazione fu di elaborare una visione ampia per poi poter governare l’Italia negli anni futuri. E da Camaldoli nacquero così le fondamenta della prima parte della nostra Costituzione e le scelte economiche che avrebbero contribuito a portare il nostro Paese fuori da una situazione disastrosa, gettando le basi del “miracolo economico”. Soprattutto, allora, nessuno si chiese se le cose dovessero essere di destra o di sinistra. Oggi, invece, come evidenziato da Pisanu, questo Paese è sempre troppo tentato dalle grandi semplificazioni: e nessuno capisce che le grandi soluzioni di parte sono superate e che Destra e Sinistra sono concetti superati.

Ma Pisanu non si limita a rilanciare l’idea di un governo di pacificazione: da Chianciano il Presidente della Commissione antimafia lancia anche una fase costituente per la costruzione di un nuovo partito che, riprendendo lo spirito di Camaldoli, metta al centro le idee, una visione d’insieme del Paese, partendo anche in questo caso dalle cose da fare. Un partito che riesca a superare gli steccati del passato, quelli creati dal falso bipolarismo. Di certo per costruire questo partito servirebbe il coraggio di liquidare un po’ di cose vecchie, e tra queste il bipolarismo, o almeno la sua brutta copia all’italiana.

È necessario che altri colgano l’importanza della proposta lanciata da Pisanu e si mobilitino in questo senso perché, per dirla con Borges: “c’è una cosa di cui non si pente mai nessuno nella vita: il coraggio”.

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Chianciano, ecco il programma della festa dell’Udc

postato il 8 Settembre 2011

di Giuseppe Portonera

Oggi, a Chianciano Terme, si aprirà la festa nazionale dell’Udc, in programma fino a domenica 11. Quest’anno si è scelto di dare al nostro consueto appuntamento un titolo un po’ inusuale – soprattutto per la lunghezza – per una festa di partito: “Quando gli Italiani si uniscono sono capaci di grandi imprese”. Più che uno slogan, infatti, si tratta di una “sintesi” delle analisi e dei progetti che hanno sempre animato il nostro dibattito e la nostra agenda (e che abbiamo analizzato in queste settimane nella nostra rassegna stampa): già fin da prima che la crisi ci stringesse nella sua morsa, l’Udc e il nostro leader Casini hanno spinto sempre molto sul tasto della “responsabilità nazionale” e sull’urgenza di unire le forze migliori del nostro Paese per fare le riforme strutturali ormai improrogabili. Del resto, ieri, Casini è stato intervistato da Carlo Fusi sul Messaggero e ha rilanciato proprio questa necessità: l’Italia si trova sull’orlo del baratro e per questo è indispensabile uno sforzo comune e nazionale; il problema, però, è che l’urgenza di coesione e unità sembra non essere compresa, visto che da un lato la sinistra si fa trascinare dalla Cgil per uno sciopero generale proclamato unilateralmente e dall’altro il governo cambia per l’ennesima volta la manovra e ci mette sopra la fiducia. E in mezzo la bufera economica che ancora una volta pone l’Italia nel mirino non fa che crescere. A questo panorama drammatico e sconfortante, quindi, si può rispondere quindi solo con un atteggiamento che riprenda il grande precetto del “consensus omnium bonorum” di ciceroniana memoria: gli uomini migliori, al di là del proprio colore politico e ideologico, hanno l’imperativo politico di dover collaborare per il bene per il Paese. È questo il concetto che fa da filo conduttore alle nostre giornate di confronto e di festa: si comincia, infatti, oggi – alle 17.30 – con un dialogo tra il Presidente Udc, Rocco Buttiglione, il Professor Ernesto Galli Della Loggia, editorialista del Corriere, e il senatore Beppe Pisanu sul “disturbo bipolare” – su quello “steccato”, cioè, che si è eretto tra i migliori dell’una e dell’altra parte.

Domani mattina, alle 11, dopo una “discussione generale”, si aprirà poi una tavola rotonda, moderata da Enzo Carra, che riprende proprio il titolo della festa e che vedrà confrontarsi l’europarlamentare Ciriaco De Mita, i professori Piero Craveri e Miguel Gotor, l’editorialista del Corsera Antonio Polito e il direttore della sede Rai di Napoli Francesco Pinto.  A seguire, alle ore 15, all’area Bianca, si discuterà di “Futuro: tra lavoro e previdenza”, con: gli onorevoli Nedo Poli e Salvatore Ruggieri; il ministro del Welfare e del Lavoro, Maurizio Sacconi; il presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua; il prof. Luigino Bruni, docente di Economia alla Bicocca di Milano. Alle 17, all’area Bruco, il vicedirettore del Sole 24 Ore, Alberto Orioli, modera poi l’incontro “L’agenda per la crescita” – introdotto da Savino Pezzotta – e che vedrà confrontarsi ospiti d’eccezione: Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria; Corrado Passera,  Consigliere Delegato e Chief Executive Officer di Intesa Sanpaolo; Raffaele Bonanni, Segretario Generale della CISL. Sabato, alle 10.30, dopo l’intervento del presidente di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli, si terrà la tavola rotonda sul tema “La Terza Repubblica… la Nuova Via”, moderata da Ferdinando Adornato, con la partecipazione: del sindaco di Roma, Gianni Alemanno; del deputato Pd Beppe Fioroni; del capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto della Vedova; del capogruppo Udc al Senato, Gianpiero D’Alia. Alle 17, poi, l’intervento del nostro leader, Pier Ferdinando Casini: potete aspettarlo seguendo diversi, interessanti laboratori: da quello sulle pari opportunità (organizzato dal nostro movimento femminile, con la partecipazione del Direttore della Fondazione Adenaeur, Katie Plate) a quello sull’attualità del pensiero di De Gasperi (con Paolo Messa, direttore di Formiche, Calogero Mannino,  Giuseppe Gargani e Francesco D’Onofrio), a quello sul federalismo (con Galletti, Occhiuto e il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro).

Domenica, poi, conclusione della Festa: sempre in area Bruco e in successione, alle 9 trovate la Santa Messa, alle 10 la tavola rotonda “Entriamo nel merito. Un incontro tra le generazioni”, con la partecipazione dei componenti dell’Ufficio Politico Nazionale del nostro movimento giovanile; del Direttore Generale della Luiss, Pierluigi Celli; del commentatore televisivo, Andrea Zorzi; della giornalista Rai, Federica Gentile; dell’attore Alessio Di Clemente. Conclude i lavori, alle 11.30, il nostro segretario, Lorenzo Cesa.

Il programma completo della festa Udc di Chianciano

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«Siamo sull’orlo del baratro, serve uno sforzo nazionale»

postato il 7 Settembre 2011

Pubblichiamo da ‘Il Messaggero’ l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Carlo Fusi

Da un lato la Cgil che sfila in piazza per lo sciopero generale proclamato in solitudine; dall’altro il governo che cambia per l’ennesima volta la manovra e ci mette sopra la fiducia. In mezzo la bufera economica che ancora una volta pone l’Italia nel mirino. Panorama drammatico e sconfortante.
Onorevole Casini parliamoci chiaro: siamo alla frutta?
«L’Italia è spaccata e purtroppo chi semina vento raccoglie tempesta. Per troppi anni si è sparso populismo, demagogia, irrazionalità. E oggi tutto questo finisce per andare contro Berlusconi e la sua maggioranza. Io sono molto preoccupato perché temo che rischiamo di passare dalla padella alla brace. Cioè da una coalizione incapace, pasticciona e confusa che non ha combinato niente, ad un populismo di piazza che ripropone le vecchie parole d’ordine e a cui la sinistra riformista non riesce più a parlare con il linguaggio della verità. Sono convinto che bisogna parlare chiaro per dire che, in una fase drammatica del mondo, il Paese continua a vivere al di sopra delle proprie possibilità. E’ per questo che oggi tutti dobbiamo fare sacrifici. Quando si dicono queste cose, la reazione di solito è: ma i sacrifici li devono fare i ricchi, li deve fare la politica, noi non ce la facciamo ad arrivare a fine mese. La risposta è: purtroppo tutti, al loro livello e proporzionalmente, vivono al di sopra delle possibilità del nostro Paese. O tutti ci rendiamo conto di questo e la politica dei sacrifici investe i grandi patrimoni ma anche l’orario di lavoro ela flessibilità in fabbrica, tiene insomma conto della necessità di un diverso comportamento degli italiani tutti, oppure non ci salveremo. Non si salverà nessuno». [Continua a leggere]

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Manovra, aderiamo all’appello di Napolitano

postato il 5 Settembre 2011

Il Capo dello Stato ha rivolto un preciso monito alle forze politiche. Aderiamo pienamente al suo appello ed invitiamo il Governo ad assumere iniziative necessarie per rendere credibile questa Manovra. Noi non la condividiamo, ma questo provvedimento ha bisogno di essere almeno accettabile economicamente. Ci viene chiesta maggiore responsabilità e noi, nel nostro ruolo di opposizione, abbiamo intenzione di manifestarla, pur restando contrari a questa manovra, perché non possiamo illuderci di evitare facilmente lo spettro della Grecia.

Pier Ferdinando

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Ospite di “In Onda”: Lo spread non sciopera, la Cgil sì

postato il 5 Settembre 2011
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Ospite della Festa Democratica 2011

postato il 5 Settembre 2011

Pier Ferdinando Casini è ospite della Festa Democratica: L’Italia di Domani

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La manovra va approvata il prima possibile

postato il 5 Settembre 2011

Governo irresponsabile, opposizione sia seria

Il governo dimostra di essere irresponsabile e allora noi dell’opposizione, davanti le irresponsabilita’ altrui, dobbiamo, essere ancora più responsabili, più costruttivi e seri. Lavoreremo per cambiare la manovra, ma va approvata subito perché ogni giorno che passa le cose possono peggiorare. Spero che capiscano che c’è un Paese che sta andando a rotoli, ma non so se è ancora possibile fargli aprire gli occhi.

Pier Ferdinando

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