postato il 26 Maggio 2009
Presentare una mozione di sfiducia al premier a una settima dalle votazioni vuol dire prendere in giro gli italiani, dimostrare che questa opposizione non può essere un’alternativa credibile. L’iniziativa di Pd e Idv dimostra che un’opposizione così fatta diventa un’assicurazione sulla vita per Berlusconi e il governo. Invece, bisogna parlare dei problemi delle famiglie italiane, delle piccole e medie imprese e di tutti coloro che questo governo sta dimenticando in questa crisi. Noi vogliamo contrastarlo obbligandolo a parlare non di vallette e giustizia ma dei problemi reali del Paese.
Pier Ferdinando
postato il 26 Maggio 2009
Il bipartitismo è destinato a franare. Adesso è crollata la sinistra, con ex comunisti ed ex democristiani che si sono messi assieme, e la fusione non regge. Dall’altra parte, pero’, con Berlusconi e senza un partito le cose non vanno meglio. A Franceschini poi consiglio un buon psicanalista, perché uno che dice tutti i giorni che Berlusconi è il pericolo della democrazia e poi vota il referendum, che darebbe tutto il potere in mano a lui, deve avere qualche problema.
Pier Ferdinando
postato il 25 Maggio 2009
Siamo rimasti al centro per difendere i nostri valori. Avremmo potuto fare una scelta di campo, avere più rappresentanza e più peso in Parlamento, ma abbiamo voluto privilegiare una scelta politica coerente con le nostre idee e con la nostra storia.
Pier Ferdinando
postato il 25 Maggio 2009
Il caso Noemi? Berlusconi ha ricevuto da un grande quotidiano una sfilza di domande cui, credo, faccia bene ora a rispondere. Esorto però a non parlare di vallette e di processi, ma dei problemi reali del Paese. Credo che il premier debba parlare di problemi della gente. Abbiamo passato anni attorno ai problemi di Berlusconi, il Lodo Alfano sembrava ci garantisse di essere al riparo da queste nuove puntate delle sue telenovele giudiziarie.
Pier Ferdinando
postato il 25 Maggio 2009
La Sinistra ormai è sbrindellata e sa che senza l’ Udc non c’è opposizione possibile. Dico no alle pantomime. Come quella tra Burlando e Scajola che fanno come i ladri di Pisa: litigano di giorno e vanno a rubare la notte. Scherzo ovviamente… e lo preciso perché non hanno senso dell’umorismo. Ma voglio sottolineare che è vero che litigano e poi si spartiscono la torta.
Pier Ferdinando
postato il 25 Maggio 2009
La prolusione del Cardinal Bagnasco testimonia, ancora una volta, la grande ricchezza della Chiesa italiana, che sollecita tutti noi ad unire da un lato accoglienza e comprensione, dall’altro fermezza e rispetto della legalità nel governare i delicati processi di una società multietnica. Con la demagogia non si risolvono i problemi, ed è bello che la Chiesa ricordi che uno Stato non deve essere né buono, né cattivo, ma semplicemente giusto.
Pier Ferdinando Casini
postato il 24 Maggio 2009
di Carlo Fusi
ROMA – «La propaganda in campagna elettorale non ci interessa. E dunque la risposta all’invito del Pd non può che essere un no tondo. Non si possono affrontare argomenti così importanti come la difesa del Parlamento facendo demagogia sulla pelle dei cittadini. Non possiamo far finta di non vedere che mentre si invoca un presunto ”pericolo democratico”, il Pd dichiara di votare sì ad un referendum che consoliderebbe ancora di più Berlusconi senza nemmeno aver bisogno di alleanze. E’ una contraddizione per noi insanabile, e dunque respingiamo al mittente l’invito». [Continua a leggere]
postato il 24 Maggio 2009
Noi politici passiamo una vita a rispondere a delle domande. Sul caso Noemi, se Berlusconi non vuole rispondere è un problema suo. Non ce ne possiamo fare carico noi.
Pier Ferdinando
postato il 23 Maggio 2009
Silvio Berlusconi faccia valere la sua amicizia personale con Vladimir Putin per chiedere a Mosca di garantire il rispetto dei diritti umani e del diritto alla difesa di Mikhail Khodorkovsky, ex proprietario della compagnia petrolifera Yukos in carcere dal 2003. Anche l’Italia, avendo taciuto fino a questo momento, muova alcuni passi nella medesima direzione. Molti osservatori internazionali ritengono che lo stillicidio di accuse, il precedente processo e l’attuale, siano motivati da ragioni politiche. Berlusconi sfrutti l’amicizia di cui è giustamente orgoglioso per sensibilizzare Putin a un impegno concreto e rapidamente verificabile nei suoi effetti, per il rispetto dei diritti e della difesa di Khodorkovsky. Mosca ne beneficerebbe in termini di immagine sullo scenario politico internazionale.
Pier Ferdinando
postato il 22 Maggio 2009
di Mario Sechi
Alla borsa della politica si classifica come un investimento di medio-lungo termine, alle elezioni europee conta «di prendere qualche voto in più rispetto alle politiche». Pier Ferdinando Casini, azionista di maggioranza dell’Udc, guarda fiducioso l’andamento del suo titolo sui listini elettorali. E in questa intervista con Panorama svela le future strategie di collocamento.
Lei è stato presidente della Camera, oggi al suo posto c’è Gianfranco Fini che tuona contro le leggi ispirate dai princìpi religiosi. Il cattolico Casini che ne pensa?
Penso che Fini abbia un’esigenza di visibilità, come hanno tutti i presidenti della Camera, l’avevo anch’io. Nel suo caso è accentuata dal fatto che il suo partito è diventato quello di Silvio Berlusconi. Non mi scandalizzo per il fatto che intervenga spesso, non lo biasimo neanche. [Continua a leggere]