La legge sulle intercettazioni così com’è non va. Il testo approvato dal Senato contiene almeno tre cose su cui dovremo intervenire: l’aver lasciato fuori dalle deroghe reati fondamentali come il riciclaggio e l’estorsione; i 75 giorni di intercettazioni rinnovabili con un meccanismo che non sta in piedi, e una gravissima violazione del concetto di libertà di stampa visto che le multe agli editori comporteranno inevitabilmente uno squilibrio tra i poteri della proprietà e il principio dell’autonomia dei giornalisti.
E’ inaccettabile diminuire il tasso di legalità del Paese. Non possiamo aumentare la delinquenza per tutelare la privacy. Per questo alla maggioranza dico: sediamoci intorno a un tavolo e miglioriamo insieme il testo.
Pier Ferdinando
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Se la maggioranza non accetta di cambiare il ddl sulle intercettazioni vuol dire che non vuole che questa legge, che pure andrebbe fatta per tutelare la privacy e non certo per indebolire la tutela della legalità, venga approvata. Alla maggioranza diciamo: basta esibizionismo muscolare, costruiamo assieme una proposta diversa, che tuteli la privacy, la legalità e la libertà di stampa.
Pier Ferdinando
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Sulla manovra vedo solo una grande confusione. Il governo se la prende con i deboli e con chi difende la legalità.
I tagli ai poliziotti vanno assolutamente cancellati per un fatto minimale di equità e onestà. Lavoreremo in Parlamento e nel Paese perché questo provvedimento iniquo venga cambiato e coloro che tutelano la legalità e la sicurezza dei cittadini non siano dimenticati.
No a censure, ma un sistema di Allarme europeo è quello che serve per tutelare i minori
Sono al fianco dell’On. Motti in questa importante battaglia contro la pedopornografia e a sostegno della creazione di un sistema di Allarme rapido europeo per contrastare pedofili e molestatori sessuali online. Dobbiamo evitare che chi abusa di internet, commettendo reati gravi a sfondo sessuale che coinvolgono i minori, possa utilizzare il principio di libertà di circolazione negli Stati membri per darsi alla fuga e sottrarsi alle proprie responsabilità. In questo campo i dati italiani sono allarmanti e ci dicono che l’11% dei ragazzi che frequenta le chat ha avuto almeno un contatto con un pedofilo; che solo il 23% dei minorenni che naviga in internet lo fa accompagnato; che il 47% dei ragazzi fra 10 e i 14 anni che navigano in rete ha postato foto a sfondo sessuali di se stessi od amici; che solo il 12% delle famiglie usano gli strumenti di controllo internet ed i filtri. Per questo un sistema di Allarme europeo è quello che serve. E’ ora di tutelare i nostri minori in modo adeguato.
Nessuno vuole reprimere internet: la rete è la grande frontiera della libertà ma non può certo diventare terreno fertile per chi ha scopi nefasti e intenti pedo-pornografici.
Detesto i partiti che vogliono mettere le mani sullo sport.
Non mi piace la politica che non rispetta l’autonomia del mondo sportivo. La Federcalcio ci ha portato quattro anni fa un insperato titolo mondiale, troppi politici sono corsi allora a santificarla e a osannarla.
Guarda caso spesso sono gli stessi che oggi vorrebbero crocifiggere o demonizzare i responsabili dello sport italiano. Lippi prima era un santo e oggi è un diavolo.
Un pò di serietà per favore.
La manovra è indispensabile ma questa è fatta male e neppure se volessimo potremmo votarla: si procede secondo la logica facile, ma non utile, dei tagli lineari per le Regioni, che dovranno ridurre i servizi, ed è mancato il coraggio di tagliare le province e i piccoli comuni sotto i 1000 abitanti.
Questo non significa che noi giocheremo al ‘tanto peggio, tanto meglio’. Al contrario, chiediamo che nel dibattito parlamentare sia recuperato il percorso virtuoso e ci sia più attenzione per le fasce di cittadini italiani che soffrono. Noi saremo costruttivi e faremo di tutto perché le forze politiche responsabili dell’Udc e del Pd non dicano solo dei no, ma cerchino di migliorare la qualità legislativa. In un momento di crisi economica come questo, la maggioranza non sia sorda alle proposte ragionevoli dell’opposizione.
Pier Ferdinando
Siamo in aula da oltre ventiquattro ore consecutive, per migliorare un provvedimento su cui, una volta tanto, la maggioranza si è resa disponibile e con il Ministro Bondi ai banchi del governo dimostra di apprezzare il ruolo del Parlamento. Di Pietro invece sta portando avanti il suo ennesimo show, fa ostruzionismo solo per dividere un’opposizione seria e unita. Mi fa piacere constatare che il Pd voglia prendere definitivamente le distanze.
E’ necessaria una riforma del settore della lirica per risollevarla dalla crisi, per questo motivo continueremo a confrontarci in Aula per migliorare il Decreto Legge. L’arroganza e l’opportunismo di Di Pietro non ci fanno paura, continueremo a lavorare, a costo di non poter assistere alla partita della Nazionale.
Pier Ferdinando Casini, ospite di ‘Radio Anch’io’, risponde alle domande degli ascoltatori su vari argomenti di attualità politica: dalla manovra economica, all’esito del referendum dei lavoratori dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, dal provvedimento sulle intercettazioni, ai rapporti fra maggioranza e opposizione. [Continua a leggere]
In spregio al buon senso, alcuni parlamentari hanno deciso di ritirare fuori il condono edilizio che la maggioranza, fino a pochi giorni prima aveva negato, ma d’altronde cosa aspettarsi da una manovra in cui la stessa maggioranza propone 1200 emendamenti e sbugiarda chi dovrebbe averla scritta ovvero Berlusconi e Tremonti, i quali a loro volta si contraddicono tra di loro e con loro stessi?
Sembra incredibile che ci sia ancora qualcosa da condonare in Italia, ma è così: a parte tutti gli scudi fiscali e i condoni ad essi collegati, questo è il terzo condono edilizio realizzato in 16 anni. Contiamoli assieme: il primo è del 1994, che riguardava in forma molto allargata le case abusive; il secondo risale al 2003; ora vi sarebbe il terzo, questo attuale, che servirebbe a condonare le case rimaste escluse dalla sanatoria del 2003. Un condono di cui avevamo già avuto sentore a marzo. Perché questo condono sarebbe così scandaloso?
Intanto per come viene presentato: i tre senatori del PDL (Paolo Tancredi, Cosimo Latronico e Gilberto Pichetto Fratin) che lo hanno presentato non usano giri di parole e nel titolo della proposta affermano: “Emendamento condono edilizio”. Più chiari di così non si può.
Ma non è neanche questa la cosa peggiore.
E’ l’oggetto del condono che fa davvero rabbrividire: riapre i termini del precedente condono del 2003 (legge 269) per gli abusi edilizi commessi fino al 30 marzo 2010 e va a coprire le costruzioni poste (cito testualmente) “in aree sottoposte alla disciplina di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio” purché la domanda venga presentata entro il 31 dicembre 2010.
Che significa in concreto? Mentre prima dalla sanatoria del 2003 erano state escluse le costruzioni poste in siti sotto vincolo di tutela ambientale o in zone di tutela del patrimonio culturale, ora queste abitazioni possono essere sanate e divenire regolari. Facciamo qualche esempio concreto: le case costruite sui costoni rocciosi di Ischia, che sono a permanente rischio frana (e hanno già causato un morto) potrebbero venire sanate.
Le case costruite nella valle dei templi ad Agrigento potrebbero venire sanate e quindi potranno essere regolarizzate, in barba a tutti i provvedimenti firmati per fare abbattere questi ecomostri.
Ma non è finita: le case costruite a Palermo sul monte Pizzosella potrebbero venire sanate, nonostante sentenze e ordinanze comunali.
Le case di San Fratello, dove i geologi continuano a lanciare segnali di allarme per il rischio frane potrebbero essere sanate.
Le case lungo la costa ligure e lungo la costa amalfitana, potrebbero venire sanate.
I villini che sorgono dentro i parchi lombardi e veneti, togliendo aria alle famiglie, potrebbero essere sanati.
E si, perché oltre a sanare, questo emendamento di fatto interviene anche se le precedenti richieste di condono sono state respinte e addirittura sospende “tutti i procedimenti sanzionatori amministrativi e penali già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato”. Cioè, non solo vengono sospese tutte le sentenze della magistratura per abbattere case abusive, ma anche le ordinanze comunali, provinciali e regionali, in barba al federalismo sbandierato da questo governo come uno dei suoi obbiettivi principe.
Ora quello che si prospetta è un emendamento che pur di fare cassa e di sanare le “furbizie dei soliti italiani”, condanna al cemento l’Italia e dimostra ancora una volta che in questo paese una scappatoia per sanare l’illegalità prima o poi si trova sempre.
Il Governo ha subito stoppato i tre firmatari, ma vista l’insistenza con cui il tema ritorna periodicamente all’attenzione, e considerando la mole di emendamenti di maggioranza, potrà succedere di tutto e sarà meglio stare molto in guardia per evitare di svendere il nostro ambiente e la sicurezza della nostra casa.
La politica non e’ aritmetica.
I conti sono importanti, ma l’uomo e’ ancora più importante dei conti.
I malati di Sla sono completamente incapaci di provvedere a loro stessi e ai loro cari e da parte nostra e’ doveroso rispondere alle loro richieste.
Questo appello, che credo sia stato condiviso anche dal ministro Fazio, va rivolto direttamente al ministro dell’Economia Tremonti.
In un caso come questo infatti l’eccezione e’ doverosa, anche considerando il fatto che di eccezioni che non servono in Italia ce ne sono troppe.
Pier Ferdinando
Aggiornamento 22/6: Mercoledì 23 giugno, alle ore 15 (in diretta Rai), si terrà il Question Time alla Camera dei Deputati. Nell’occasione, l’On. Pier Ferdinando Casini interrogherà il Ministro della Salute Ferruccio Fazio sul ritardo nell’approvazione da parte del Governo dei Livelli Essenziali di Assistenza e del Nomenclatore Tariffario per le Protesi e per gli Ausili. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
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