Tutti i post della categoria: Interventi

Casini a Uno Mattina commenta la rassegna stampa

postato il 26 Gennaio 2010

Allo spazio di approfondimento politico di Rai 1.

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Casini, in Puglia l’Udc candida Adriana Poli Bortone

postato il 25 Gennaio 2010


“Due forni? Ora sono tre”. Alla sala Alcide De Gasperi, la conferenza stampa di presentazione della candidata Udc alla presidenza della Regione Puglia.

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L’unica alternativa siamo noi, non ci facciamo omologare

postato il 24 Gennaio 2010

L’intervista al Tg1 su regionali, giustizia e rapporti tra magistratura e politica.
Pdl e Lega ci accusano di opportunismo? Sanno tutti che l’unico che ha rinunciato a poltrone vere per non sacrificare le proprie idee sono io.

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Pier Ferdinando Casini interviene a ‘Il fatto del giorno’

postato il 19 Gennaio 2010


Ospite de ‘Il Fatto del giorno’, la trasmissione di approfondimento politico di Rai2.

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Il centrodestra rompe gli accordi? Addio intesa nel Lazio

postato il 17 Gennaio 2010

Intervista-Corriere-della-SeraPubblichiamo da ‘Il Corriere della Sera‘.

L’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Monica Guerzoni

Rivendica la fragranza del pane cotto nel «doppio forno» centrista e, alla vigilia del decennale, azzarda un parallelo con il «grande statista» Bettino Craxi.
«L’autonomia dell’Udc non si discute — avverte Pier Ferdinando Casini —. Io la difenderò da tutto e tutti».

A che punto sono le alleanze per le Regionali, presidente?
«Bloccate. Congelate fino a venerdì, quando Pezzotta e Cesa apriranno la costituente di centro. Fino ad allora mi tengo le mani ulteriormente libere».

E l’accordo con la Polverini?
«Io nel Lazio non voglio rompere, siamo persone serie. Ma se il Pdl prende una decisione inaccettabile che taglia la testa al toro, cioè se ridiscute gli accordi su scala nazionale, è chiaro che ci saranno conseguenze ovunque, sia pure a malincuore».

Teme che Berlusconi voglia rompere davvero?
«Se così fosse dovrebbe assumersi la responsabilità della scelta. Ma io mi auguro che il furore dei falchi leghisti non prevalga. Sul territorio ci sono tante persone perbene che noi non vogliamo penalizzare. Non sta a me decidere, ma a Berlusconi».

Il premier sospetta un asse tra lei e Fini e medita di liberarsi dell’Udc. Tanto sa che non tornerete nel Pdl.
«Ma quale asse… È gossip, una baggianata. Però l’autonomia dell’Udc non si discute. Vogliono imporci scelte da una parte e dall’altra? Pace. Vorrà dire che non faremo alleanze con nessuno. Se avessimo voluto tornare con Berlusconi avremmo stipulato un’alleanza nazionale, ma gli elettori ci hanno chiesto di stare all’opposizione».

In Puglia si faranno le primarie, lei non era allergico?
«Lo sono ancora e l’antistaminico non basta. La Puglia è un problema del Pd. A chi ci contesta scelte di comodo abbiamo risposto coi fatti, eravamo disposti a sfidare Vendola con la candidatura di Boccia anche a costo di perdere. Sarebbe stata una operazione politica seria, che avrebbe segnato la definitiva emancipazione del riformismo dall’estremismo radicale»

Invece si va ai gazebo e D’Alema si aspetta un aiutino da voi.
«Escluso, noi alle primarie non partecipiamo e non votiamo. Il massimo che possiamo fare è aspettare»

E se vince Vendola?
«La possibilità che io confermi l’alleanza è zero, sottozero. Saremmo dei buffoni»

D’Alema ancora ieri ha ripetuto che l’Udc poteva e può sostenere Vendola…
«No che non posso e l’ho spiegato mille volte sia a D’Alema che a Vendola. Una parte estrema non può guidare un’alleanza, nessuno capirebbe. Noi siamo stati all’opposizione di Vendola e non mi pare che la sua giunta sia un prototipo di buongoverno, basti pensare alle inchieste esplose in queste ore».

E se Vendola, colpo di scena, si ritirasse e appoggiasse la grande alleanza di Boccia
«Restare nell’alleanza è una cosa, guidarla è un’altra. Ma il problema in Puglia è che quando una parte del Pd sostiene Vendola non è ostile all’alleanza con l’Udc, è ostile a D’Alema e Bersani, n Pd parla a più voci».

Perché allora non privilegia le alleanze con il Pdl?
«Non c’è ragione di polemica con il Pdl, il fatto è che solo la Lega incide. Prima ha imposto la nostra cacciata dalla coalizione, poi ha egemonizzato la politica del governo, ha succhiato le presidenze del Nord e ora, poiché non ci alleiamo con loro, pretende che non facciamo accordi neanche in altre aree territoriali, n tutto in grande coerenza con il federalismo…».

Arrabbiato per gli attacchi di Calderoli?
«Subire lezioni di cristianesimo da chi ha fatto un matrimonio celtico non so se fa scappare più da ridere o da piangere. Dice che vogliamo il potere? Gli ricordo che abbiamo rinunciato a ministeri di primo piano per difendere la nostra autonomia».

Perché si paragona a Craxi?
«Io non mi paragono a nessuno. Ho solo ricordato che Craxi ha difeso con forza l’autonomia del socialismo italiano alleandosi differentemente tra regione e regione. E chi ha orecchie per intendere, intenda».

Ce l’ha con Berlusconi?
«Mai demonizzare l’avversario. L’ho detto alla sinistra in difesa di Craxi, ci mancherebbe altro che non lo dicessi per Berlusconi».

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Pier Ferdinando Casini ospite di Porta a Porta

postato il 12 Gennaio 2010


Ospite della trasmissione di Rai 1 condotta da Bruno Vespa.

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Fabio Fazio intervista Pier Ferdinando Casini

postato il 10 Gennaio 2010

Il leader Udc, alla trasmissione di Rai 3 ‘Che tempo che fa’, affronta i principali temi del dibattito politico. A cominciare dalle elezioni regionali. [Continua a leggere]

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Casini a Maroni: “Credo che i disinformati, allora, siano tanti”

postato il 10 Gennaio 2010


“Anche il segretario generale del Sap, un sindacato di centrodestra di polizia, quando ha ricordato che se si fosse fatta meno retorica sulle ronde, che non esistono, e si fossero dati più mezzi a polizia e carabinieri forse lo Stato non sarebbe così impreparato nell’affrontare la delinquenza”.
La replica, ai microfoni del Tg3, alle dichiarazioni del ministro dell’Interno Roberto Maroni, dopo i fatti di Rosarno.

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Auguri di buon anno!

postato il 31 Dicembre 2009


L’anno se ne va e con lui una parte di noi stessi. Dobbiamo essere pieni di ottimismo, dobbiamo avere voglia di costruire qualcosa di positivo per il nostro paese. Buona fine e buon principio a tutti, alle vostre famiglie e alla nostra grande Italia.

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Il 2010 sia l’anno del dialogo, ma deve essere una cosa seria

postato il 30 Dicembre 2009

“Io penso che bisogna partire con un grande patto tra maggioranza e opposizione sul tema del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Esistono tanti italiani che stanno perdendo il lavoro, per cui il lavoro e la famiglia devono essere i due grandi temi su cui maggioranza e opposizione possono trovare un’intesa”. [Continua a leggere]

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