postato il 21 Agosto 2013 | in "Politica"

Casini: «Scelta civica e quel voto solitario per strappare la ragnatela corporativa»

Caro direttore,
Francesco Giavazzi scrive sul «Corriere» di due giorni fa della «ragnatela corporativa» che blocca i tagli alla spesa possibile nel nostro Paese. Concordo con lui e credo che valga per tutti il famoso monito: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Premesso questo, vorrei correggere una svista dell’autore che, citando il caso della cosiddetta legge Severino sui tagli dei tribunali, fa riferimento a un ordine del giorno votato da «tutti i gruppi della maggioranza al Senato» che impegna il governo a cambiare entro il 12 settembre il provvedimento. Non è andata così.
Come documentano i resoconti parlamentari, in quella sede presi la parola ricordando la vergogna delle processioni corporative che ogni parlamentare si trovava ad affrontare per tutelare singole realtà territoriali. Il gruppo parlamentare cui appartengo (Scelta civica) fu l’unico a votare contro quell’ordine del giorno. C’è insomma chi sostiene provvedimenti impopolari, li difende in modo solitario in campagne elettorali difficili mentre tutti si defilano, e anche nel seguito del percorso parlamentare.

Pier Ferdinando Casini, Presidente della commissione Affari esteri del Senato



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