postato il 16 Dicembre 2009 | in "In evidenza, Media e tecnologia"

Sbagliatissimo censurare il web

Pier Ferdinando CasiniCensurare il web è sbagliatissimo. Le leggi esistenti già consentono di perseguire i responsabili di reati e la Polizia postale fa un lavoro straordinario. Censurare internet per gli insulti e le istigazioni alla violenza sarebbe una decisione assurda e illiberale. E’ un po’ come se si volesse impedire l’uso del telefono perché ci possono essere telefonate minatorie. Internet è uno strumento di comunicazione e i nostri governanti devono capire che oggi si usa internet come ieri si usava il telefono. Prendiamo esempio dagli Stati Uniti, dalla democrazia americana, da quello che succede in quel Paese che è la grande frontiera della libertà: Obama riceve continuamente intimidazioni inaccettabili su internet, ma a nessuno è mai venuta in mente, neanche per l’anticamera del cervello, l’idea di censurare internet. Quindi, attenzione su questo versante: guai a rispondere con provvedimenti illiberali davanti a sfide che richiedono tolleranza zero verso i colpevoli.

Pier Ferdinando

8 Commenti
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Addo Giuseppe
Addo Giuseppe
15 anni fa

Non so se è giusto oscurare internet però bisogna fare più attenzione,a chi scrive e magari colpire quel sito.

Mattia Lo Presti
Mattia Lo Presti
15 anni fa

Ancora una volta bisgna lottare per difendere la democrazia!! sembra una cosa ormai scontata quest’ultima, ma è tutto il contrario. il movimento di SB è un movimento populista, quest’ultimo e la democrazia stanno agli antipodi!!!! certe cose come la censura sono presenti solo in stati sottosviluppati o in caso di “tirannie”; stiamo rischiando di perdere il diritto, legittimo nel nostro paese, alla democraticità… bisogna impedire tutto ciò!! E’ ANTI-DEMOCRATRICO!! così come il movimento stesso checi governa!!

Mattia Lo Presti

Sofia Gallo Afflitto
Sofia Gallo Afflitto
15 anni fa

grande Casini, sono consapevole del fatto che internet è unos trumento di comunicazione, non solo come ieri era il telefono, ma come ancora prima prima erano le lettere..
non vorrei far dimenticare che quewst’italia giorno dopo giorno decade sempre di più, perchè non favorire il progresso?
censurando il web si cesserebbe il progresso e il livello d’informazione in particolar modo tra i giovani diminuirebbe..
sono sicura che la sola presenza di gruppi o iniziative pro-Berlusconi non avrebbero scatenato tutto questo.
invece si sono resi conto che lo scontento si può avutare anche attraverso il web che secondo loro va ”eliminato” per evitare che la genta possa insorgere anche attraverso questo meraviglioso mezzo di comunicazione..

Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Sono pienamente d’accordo con Casini: la censura non è una risposta alle intimidazioni. Al
contrario, significherebbe alimentare ancora di più il fuoco politico,
accesosi in questi giorni.
Non è ciò che bisogna fare, la moderazione dev’essere sempre la strada
da seguire, perchè è l’unica che può portare calma, serenità e,
quindi, riforme per il Paese. Noi cittadini stiamo aspettando questo,
e l’unico partito che,in questo momento, sta rispondendo in questo
modo, è l’UDC. Con la moderazione possiamo
far sì che si plachi quest’inferno di accuse e menzogne.
Marta

Eleonora Pichierri
Eleonora Pichierri
15 anni fa

Condivido con voi sul fatto che censurare internet sia un’azione anti-democratica. Non è possibile che per tutelare il premier si vada incontro alla censura di un mezzo importantissimo d’informazione. Internet è il modo principale per scambiare idee, diffondere maggiori notizie a livello locale e info che, per mancanza di tempo o per altri motivi, non vengono trasmesse durante i telegiornali. Si tenga noto che numerosi reti televisive (e quindi anche i tg) sono di proprietà dello stesso Berlusconi.
Personalmente penso che attraverso la censura di tale mezzo, si vada incontro ad una monarchia. L’art.21 della Costituzione stabilisce, fra le tante cose, che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” e che “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Siamo in una Repubblica Democratica: com’è possibile che il premier voglia modificare la Costituzione in suo favore togliendoci una nostra libertà?!

Eleonora Pichierri

pasquale
pasquale
15 anni fa

Una nota comica italiana, intervistata sull’aggressione a S.B., dopo aver saggiamente asserito che nell’immediatezza dell’atto inconsulto ha potuto apprezzare l’uomo ed in qualche maniera ad intravedere il politico, ha poi ricordato che é lui l’uomo che sta dividendo l’italia. E’ lui che, nel tentativo di assicurarsi libertà d’azione in ogni campo, delegittima con un bombardamento amorale e quotidiano, ogni istituzione. Dalla magistratura al parlamento, dalle norme costituzionali alla autorevolezza del presidente della repubblica o della Camera. Lui ed i suoi sodali sanno bene cos’é la libertà e ne hanno paura. Logica conseguenza é il tentativo di mettergli un guinzaglio. Se, come dicono, “libertà non é libertinaggio”, perché loro, per primi, non si adeguano a questo pricipio. E poi a che servono limitazioni aggiuntive alla libertà di espressione? Domani ci impediranno di riunirci e discutere?

antonio di matteo
15 anni fa

la difesa della libertà del web è necessaria. la vita di molte persone è ormai sul web, non si può più far al meno di questo strumento. non si può applicare un provvedimento governativo per negare relative libertà di espressione. bisogna trattenere la volontà repressiva.

loredana
loredana
15 anni fa

Le persone di una certa età non sono grandi esperti nell’utilizzo del computer; per lo più conoscono poche funzioni; sono consapevoli delle enormi potenzialità della rete, ma allo stesso tempo non sono capaci di utilizzarle. I nostri governanti solo ora, guarda caso, si sono accorti del problema; a seguito di messaggi dal tono eccessivo apparsi su internet, hanno deciso di normare contro la violenza sul web. Oggi Schifani ha auspicato un intervento legislativo «avendo come faro di riferimento la libertà di espressione»: insomma, si vuole arrivare alla censura. Ma le leggi esistenti già consentono di perseguire i responsabili di reati; inoltre abbiamo anche una polizia postale addetta a svolgere proprio questo lavoro e che consegue ottimi risultati!
Secondo il mio parere, allo stato delle cose è controproducente prendere provvedimenti restrittivi, perché così facendo si peggiora questo clima parecchio teso. Inoltre, è proprio grazie alla libertà di espressione e spesso all’anonimato permessi da intenet che i cibernauti sovente si esprimono senza freni inibitori e, in questa maniera, si può avere una reale visione delle intenzioni della gente e di come realmente la pensi il popolo.



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