postato il 3 Settembre 2012 | in "app, Politica"

Casini: “Bersani isoli gli anti-governativi. Alleanze? Corriamo soli”

Casini su Renzi: “Ha posizioni interessanti che però mischia a un qualunquismo di fondo”. Sull’Udc: “Adesso faccio fatica a identificare la conclusione del cammino che faremo a Chianciano: qui non c’è predellino”

Intervista pubblicata su Qn di P.F. De Robertis

ROMA, 3 settembre 2012 – Pier Ferdinando Casini ha trascorso la serata di venerdì alla festa del Pd di Reggio Emilia, poi sabato sera ha avuto una colica…

Presidente Casini, un brutto auspicio per ipotetiche alleanze.
«No, guardi, lasciamo stare. Qui non c’entra la festa ma solo un eccesso di tagliatelle alla bolognese. L’accoglienza del Pd e il clima a Reggio Emilia sono stati ottimi. La pensiamo uguale su molte cose, in modo diverso su altre. Il paese ha bisogno di collaborazione. E questo vale per il Pd come per il Pdl».

Tutti danno per scontato che il giorno dopo il voto vi troverete alleati di Bersani & C.
«Lo vedremo, non è scritto da nessuna parte. In realtà tutti sanno che senza un centro moderato l’Italia non si governa».

L’accordo sulla legge elettorale che va profilandosi favorisce questo scenario.
«Noi ci presenteremo da soli cercando di creare un’area moderata il più grande possibile tra Berlusconi e Bersani. Se non vinceremo le elezioni, andremo realisticamente a vedere come sono le forze in campo. Ma non ci sono alleanze precostituite e come sempre decideranno gli elettori».

Eppure da mesi tutti non fanno che chiederle chiarimenti sulle alleanze prima del voto.
«In realtà tutti mi tirano per la giacca perché sanno che la nostra presenza è decisiva. Ma con chi dovrei fare un’alleanza? Con Vendola? Stiamo scherzando? C’è un’incompatibilità totale. Noi cercheremo di organizzare il nostro campo, con personalità che sono fuori dalla politica e che ne sentono un richiamo. Il Pd faccia la gara sua e Vendola lo stesso».

Questo grazie alla nuova legge elettorale.
«Se malauguratamente la legge elettorale non cambiasse la strada sarebbe la stessa».

Come vi presenterete alle elezioni? Con il marchio Udc, con la scritta Terzo Polo, con il Partito della Nazione?
«Siamo all’inizio di un cammino, che faremo con forza a Chianciano. Quindi adesso fatico a identificare la conclusione del percorso. E’ molto difficile in poco tempo creare qualcosa di nuovo, e qui non c’è alcun predellino o nessun uomo della provvidenza».

Al di là della buona accoglienza riservatale, il Pd riscopre Togliatti e non invita la Fornero. In sostanza si sposta a sinistra.
«Il Pd alla fine dovrà fare una scelta tra chi dice che Monti fa macelleria sociale e chi sostiene il governo, tra chi segue la Fiom o pensa che hanno un senso le posizioni dialoganti della Cisl. Stessa cosa sui temi di carattere etico, se continua la deriva zapaterista che una minoranza del Pd vorrebbe imporre a tutti».

L’ipotetico premio al primo partito spingerà il Pd a imbarcare Vendola in un unico listone?
«E’ un problema loro e non mio».

Certo non le complica la vita.
«Non ci metteremo a piangere».

E Renzi? Lei sabato ha detto che se il sindaco di Firenze vince le primarie il Pd si spacca.
«Non voglio entrare nelle risse interne al Pd. E’ stata una frase carpita da un discorso più generale».

Al di là del rispetto per ciò che accade in casa altrui, di Renzi che cosa pensa?
«Renzi ha posizioni politiche interessanti, come la continuità del montismo, che però mischia ad un qualunquismo di fondo costruito per compiacere il momento che viviamo. Per carità non mi scandalizzo, cerca i voti e in questo modo pensa di prenderli. Mi piacerebbe che arrivasse al sodo su questioni ben più importanti, come lo scontro tra giustizialisti e garantisti che c’è nella sinistra».

Si riferisce a Napolitano?
«Esatto. Una parte di quella opinione pubblica che è prodotta dalla sinistra e dal Pd nelle sue versioni precedenti è degradata in un giustizialismo che adesso investe lo Stato, guidato da una personalità che viene da una storia di sinistra ma ha una piena concezione dei doveri di uno Stato liberale».

Che cosa rimprovera al Pd?
«Non si può essere equidistanti da Napolitano e dalla procura di Palermo. Non prendiamoci in giro, se c’è un tentativo di condizionamento di Napolitano mi riesce difficile pensare che venga da Panorama. Qui c’è una parte della magistratura che adotta comportamenti che difficilmente si conciliano con la leale collaborazione tra poteri dello Stato».

Parliamo del governo. Lei ha detto che di qui a fine legislatura dovrebbe identificare due o tre argomenti e poi dargli seguito.
«Volevo indicare un metodo. E’ inutile che ogni ministro si metta in agenda iniziative ottime ma che poi non hanno copertura. Quindi dico: raccordiamoci con l’Economia, identifichiamo delle priorità e seguiamole».

Le sue priorità quali sono?
«Famiglia e giovani. Ridurre le tasse alle famiglie e dare incentivi a chi assune i giovani».

9 Commenti
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Francesco
Francesco
12 anni fa

Bravo, parole ben ponderate, se i centristi moderati non avessero svolto la loro azione di cuscinetto e di collante per mantenere la maggioranza al governo Monti, l’Italia sarebbe andata completamente a rotoli. E’ giusto anche che ora il governo si concentri su pochi obiettivi prioritari, raggiungibili in tempi brevi, ormai le elezioni sono vicine.

Miki
Miki
12 anni fa

Caro Presidente, se questa è la tua idea mi trovi in perfetta sintonia, anzi ti invito a prendere in considerazione la stessa ipotesi per ciò che riguarda le elezioni in Sicilia. Si stava lavorando con una certa sintonia e con certi risultati, da quando andiamo in giro con la proposta del Candidato a Presidente ad oggi da Noi scelto, vedo tanta diffidenza e tanto malumore. Dato che si sta valutando un pò tutto, spero che possa rivedere la Nostra scelta, penso che strategicamente andando da soli guadagneremo sia livello di immagine e di opinione che di consensi, sa dalle Nostre parti ma penso anche dalle Vostre si usa dire “Megliu suli che mali accumpagnati” (meglio soli che andare in cattiva compagnia.

Patrizia
12 anni fa

Presidente Casini, buona parte del suo discorso è condivisibile, su alcuni punti però non sono d’accordo:
-“Se non vinceremo le elezioni, andremo realisticamente a vedere come sono le forze in campo. Ma non ci sono alleanze precostituite e come sempre decideranno gli elettori».
Questo spero non voglia dire una probabile alleanza con il PDL, il PDL aldilà della presenza di Berlusconi è marcio, è marcio dentro, per favore sia più chiaro ed escluda subito una futura alleanza con questi buffoni. I corretti nel pdl non sono più delle dita di una mano.
Pe quanto riguarda invece una futura alleanza con il PD, ok vediamo come va a finire.
-“Non prendiamoci in giro, se c’è un tentativo di condizionamento di Napolitano mi riesce difficile pensare che venga da Panorama”.Anche su questo ho dei seri dubbi, guardi che in Italia non si muove foglia che il cavaliere non voglia. Presidente una delle tante priorità in Italia è mandare in pensione definitivamente il cavaliere e la sua armata, questi sono peggio di Attila, seminano solo rovine.Cordialmente la saluto.

Gattestro
12 anni fa

Buonasera Presidente

leggo con molto piacere che in tema di liste elettorali l’UDC correrà da solo. Questo non è soltanto un gesto che dimostra un certo coraggio politico, ma è anche molto controcorrente rispetto a tutti coloro che vorrebbero intrappolare il sistema politico italiano in una forma di bipolarismo che ha, a mio modesto avviso, ampiamente fallito, producendo i danni che dopo 20 anni, oggi sono sotto gli occhi di tutti.

Altra cosa che apprezzo molto è l’attenzione che volge verso una certa area della sinistra, escludendo nettamente senza se senza ma le formazioni estreme di quello schieramento politico.

Infine mi permetto di suggerirle, accanto ai due temi fondamentali della famiglia e dei giovani, la perequazione sociale.
Mi rendo conto di essere un po’ noioso su questo tema, ma è superfluo ricordare che, accanto ai nostri concittadini “onesti, ma evasori profesisonisti”, ci sono anche forme di evasione ed elusione che nascono e si sviluppano nell’ambito della criminalità organizzata.

Per questi motivi sarebbe bene che il prossimo governo (dubito che il governo Monti abbia il tempo per farlo, ammesso che ne abbia la possibilità e la volontà) mettesse mano ad una organica riforma fiscale, in grado di andare a recuperare le risorse laddove c’è vera ricchezza e non sempre e solo nelle tasche dei cittadini onesti.

Cordiali saluti

Anna giunchi
12 anni fa

Vacci piano con le tagliatelle, Pier…

Lino D'Antonio
Lino D'Antonio
12 anni fa

Casini ha una bella faccia tosta a difendere Giorgio Napolitano. Ricordiamoci che lui ed il suo partito, per ordine di Berlusconi, non lo votò!I democristiani non cambiano mai! Ovvero cambiano a seconda delle circostanze e degli opportunismi e per ordine della Chiesa cattolica! Questo è il guaio dell’Italia!………..

Lino D'Antonio
Lino D'Antonio
12 anni fa

Per i “moderati”, per l’UdC e per Casini, chi si oppone a questo governo, non votato ma imposto, è diventato un pericoloso “sovversivo”! Ormai, è da tempo che non viviamo più in una democrazia dove le idee dovrebbero confrontarsi. E’ la solita arroganza politica che in Italia regna dal fascismo ad oggi. Se poi, Casini fa riferimento, da un lato a Grillo e dall’altro a Di Pietro, si sbaglia perché questi ultimi due personaggi, rappresentano la cattiva coscienza dell’attuale politica italiana, squalificata e molto, ma molto corrotta!……

Lino D'Antonio
Lino D'Antonio
12 anni fa

I “MODERATI SONO D’ACCORDO A NON FAR PAGARE L’IMU ALLA CHIESA CATTOLICA? IO PENSO DI SI’. ALTRIMENTI I VOTI COME LI HANNO?…..

La Chiesa non paga l’Imu, manca il decreto. Ferrero (Prc): Il governo Monti è un governo Vaticano, debole coi forti e forte coi deboli

Niente decreto. Secondo il quotidiano Milano Finanza, il tanto atteso decreto del Ministero dell’Economia che doveva estendere l’Imu alla Chiesa, ancora non c’è. E se non sarà promulgato entro il 31 dicembre 2012, il Vaticano continuerà a non m pagare l’Imu. In via Venti Settembre, sede del Ministero, assicurano che il decreto arriverà anche perché, dicono, «la scadenza della prima rata è il 16 giugno 2013». Eppure l’articolo 91 bis del Cresci-Italia dice invece che la dichiarazione va presentata entro il 2012 per pagare nel 2013, in base al modello disposto dal decreto del ministero, che però, appunto, ancora non esiste.

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, attacca: «”Casualmente” il governo si è dimenticato, a quanto pare, proprio il decreto attuativo per l’Imu alla Chiesa: dimostra ancora una volta di essere un governo Vaticano, debole coi forti e forte coi deboli. I “tecnici” usano la regola dei due pesi due misure: coi lavoratori nessuno scrupolo, coi poteri forti invece…È necessario, a maggior ragione in un periodo di crisi come questo, che il Vaticano non abbia privilegi e che l’Italia, in linea tra l’altro coi dettami europei, faccia pagare le tasse dovute agli immobili di proprietà della Chiesa».

cittadino
cittadino
12 anni fa

@lino d’antonio, tutti gli Italiani debbono ringraziare i “democristiani”, anche quelli che hanno un’ avversione viscerale verso la DC, che con il loro impegno, a tutti i livelli, hanno impedito all’ Italia di finire nelle mani del comunismo (quello vero) ed hanno reso possibile l’ inserimento del nostro Paese fra quelli più sviluppati e civili del mondo occidentale. Purtroppo molti, troppi, “democristiani” in questi ultimi 20 anni sono cambiati: hanno perso la fiducia nel loro partito e si sono fatti attrarre dalle sirene del Berlusconismo da una parte e del consociativismo della sinistra dall’ altra, invece di correggere le storture del partito e proseguire, magari dopo un periodo di opposizione, la propria azione politica. Gli “odiati democristiani” 20 anni fa finalmente sono finiti in minoranza, ma con loro ci sono andati anche il buon senso e la politica seria, vicina ai ceti medio bassi e ispirata ai principi della dottrina sociale del cristianesimo. Abbiamo scelto la politica degli annunci, degli spot e del nuovismo sconsiderato, ci siamo affidati agli uomini della Provvidenza, spesso inadeguati e gonfi solo d’ aria ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. La verità è che abbiamo buttato l’ acqua sporca con tutto il bambino e non vogliamo ammetterlo neanche davanti all’ evidenza. Cittadino.



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