postato il 8 Ottobre 2012 | in "Politica"
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freeskipper
12 anni fa

Crolla il potere d’acquisto delle famiglie.

Secondo l’Istat nel 2012 il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici, tenuto conto dell’inflazione, si sarebbe ridotto dell’1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre 2011.
Secondo le famiglie italiane, invece, che si confrontano tutti i giorni con supermercati, bollette e carburanti, il potere d’acquisto si è letteralmente dimezzato da quando, con l’entrata in vigore dell’euro, i salari sono stati dimezzati applicando lo scellerato tasso di conversione di 1.936,27 lire italiane per 1 euro. Lo stipendio, di un lavoratore dipendente, da un milione e mezzo di lire è stato portato di botto a settecento euro! Così per tutti, ma non per “loro”. Lo stipendio di un parlamentare, infatti, si è assestato intorno ai 20mila euro al mese!

Sempre secondo l’Istat nel 2012 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, misurata al netto della stagionalità, sarebbe stata pari all’8,1%, con una diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,5 punti rispetto allo stesso periodo 2011.
Secondo le famiglie italiane, invece, che fino a qualche anno fa avevano problemi ad arrivare a fine mese e sono arrivate ad oggi senza sapere come iniziarlo, quel che si riesce a mettere da parte è solo l’amarezza e l’indignazione di vedere un Paese tanto bello e così ricco di storia, di arte e di cultura, rovinato in questo modo scellerato dalla malapolitica degli scandali e delle furfanterie! Crolla il potere d’acquisto delle famiglie. Crolla la fiducia nei politici. Crolla la stima nelle istituzioni. Crolla tutto, ma non “loro”! Diamogli una mano a farsi da parte.

Lorenzo
Lorenzo
12 anni fa

Hai proprio ragione freeskipper, crolla così tanto il potere di acquisto che quando è uscito l’iphone5 non si è vista nessuna coda e infatti gli iphone-center stanno tutti chiudendo. Per non parlare dei ristoranti che, bada, ormai ci si trova le rotoballe dentro…
Detto ciò, e mi scuso con te se sono stato troppo ironico, credo che il problema economico per le famiglie esista, sia tangibile e preoccupante ma al tempo stesso credo che se non si fosse creata una maggioranza di larghe intese e non fossero stati applicate alcune riforme adesso s’avrebbe tutti il sempreterno 3310 come cellulare perchè la situazione in cui eravamo un annetto fa era catastrofica.
Ora però, e questo lo sta dicendo anche l’udc da diverso tempo, c’è bisogno di fare un altro passo in avanti per far tornare il nostro paese in crescita. Alcuni passi, importanti, son stati fatti, e ti cito su tutti l’approvazione epocale dell’agenda digitale voluta fortemente dall’udc e credo che la via imboccata sia giusta. Ovviamente i sacrifici fatti fino ad ora non vanno buttati al vento, come vorrebbe invece fare il sempre presente o quasi (in parlamento) Vendola e nella prossima legislatura bisogna continuare su questa strada che, son sicuro, porterà frutti nel breve tempo.

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno

Freeskipper scrive:

“Diamogli una mano a farsi da parte.”

Come? Magari accontentando quella signora romana che in un’intervista ha affermato che lei è pronta, a piazza del Popolo, con la bottiglia di spumante a brindare alla prima testa che cadrà sotto la ghigliottina?

Lorenzo scrive:

“bisogna continuare su questa strada che, son sicuro, porterà frutti nel breve tempo.”

Suppongo che lei sia un giovane per avere tanto ottimismo! Se così è, le raccomando di continuare così perchè solo la speranza (sostantivo astratto per eccellenza) può dare energia.
Ma se giovane lei non dovesse essere, allora la pregherei di stare con i piedi a terra. Anche il FMI sa che una cosa di questo genere non sta nè in cileo nè in terra!
Una citoyenne

Patrizia
12 anni fa

Presidente Casini, basta, siamo stanchi del cavaliere, dei suoi compari, siamo stanchi delle figuracce che ci ha fatto fare a livello mondiale, stanchi di un succedersi di mal governi, di ici si ici no, , siamo disgustati di manovre ai suoi processi, di festini a luci rosse, di leggi ad personem, di baciamani a dittatori finiti mali, e di inchini all’unico comunista-dittatore europeo rimasto. Lo volete capire che costui vuole continuare a possedere il paese come un demone, manovrare come un burattinaio le sue marionette e se queste si chiamano Verdini, La Russa o Casini, Monti, non gliene frega niente, l’importante è non perdere il potere, si ritirerà forse come candidato premier e come presidente del partito ma non certo come despota e padrone del suo partito, e della sua muta di cani.
Il suo programma unico dei moderati è solo uno specchietto per le allodole, un qualcosa che gli consentirebbe una volta arrivato al potere di continuare a fare il proprio comodo, a salvaguardare i propri interessi e nel contempo imbratterebbe ed insudicerebbe l’immagine del nostro paese nel mondo, unica cosa che gli è riuscita sempre molto bene. E’ vero non credo che il Presidente Monti o lei possiate cadere nella sua trappola,vede io mi reputo una moderata ma se solo dovessi avere un lieve sentore della presenza del cavaliere o dei suoi compagni di merenda nella sua area moderata non esiterei a schierarmi altrove, e questo credo sia un po’ l’opinione di tutto il suo elettorato, preferirei averla fuori da un futuro governo che insudiciato dal berlusconismo. Per favore prenda una volta per sempre le distanze da berlusconi, dal pdl, da tutta quella gentaglia, di uomini donne, che non pensano assolutamente al bene del nostro paese, cordialmente la saluto, patrizia

Francesco
Francesco
12 anni fa

Ritengo che l’intervista rilasciata dal presidente Casini sia ineccepibile su tutto. Per quanto riguarda Berlusconi, non dimentichiamo che l’attuale governo Monti si regge anche sul sostegno del Pdl, demonizzarlo ulteriormente non serve, già il presidente Casini ha pubblicamente manifestato la diffidenza nei confronti del cavaliere e la sua poca affidabilità. Forse sul liberismo di Rienzi qualche parola di apprezzamento in più la poteva anche spendere, ma se non lo ha fatto avrà avuto le sue buone ragioni. Non dimentichiamo che la politica resta pur sempre l’arte del “possibile” le scelte sono sempre relative alle condizioni al contorno, è facile desiderare il massimo, ma la buona politica può dare solo il massimo “possibile”.



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