postato il 26 Gennaio 2011 | in "In evidenza, Politica, Riceviamo e pubblichiamo"

A Todi per dare forza alla nostra proposta politica

A Todi, Venerdì e Sabato prossimi, si celebrerà la prima assemblea dei parlamentari (italiani ed europei) che hanno scelto di aderire al nuovo Polo. Sarà l’occasione per l’Unione di Centro, Futuro e Libertà, Alleanza per l’Italia, Movimento per l’Autonomia e Liberaldemocratici di mettere in campo una proposta e un progetto, all’insegna – ci auguriamo – di un rinnovato riformismo liberale. Purtroppo il momento non è dei migliori: non passa giorno che i principali istituti di ricerca nazionali non evidenzino lo stato delle cose nel nostro Paese. In Italia il 28,9 per cento dei giovani resta a casa senza lavoro; uno su cinque non studia e non lavora; la soglia di astensionismo tra i laureati aumenta sempre di più. Poche speranze e un probabile futuro grigio e triste: un ventenne, infatti, si ritroverà presto a fare i conti con una società vecchia e in ritardo rispetto al resto del mondo, con un debito pubblico sempre più grande, con delle offerte e opportunità di lavoro risibili, con un Welfare state senza più risorse. Tutto questo sta accadendo nell’indifferenza, o meglio, nell’ignoranza, generale. I nostri giornali e i vari mezzi di informazione sono monopolizzati dalla storia di un vecchio Premier ormai fuori di sé e di un giro di ragazze senza dignità e rispetto: vicende che nel resto del mondo si sarebbero chiuse, cinque minuti dopo essere state aperte, con delle “onorevoli” dimissioni, e che da noi, invece, si ripropongono – ancora una volta – come armi di “distrazione” di massa. Al di là della ferità inferta alla moralità pubblica e alla stessa Ragion di Stato, il Premier Berlusconi sarebbe da condannare, più che per le feste di Arcore, per la sua incapacità di governare. Per il fatto di essere in balia di sedicenti Responsabili (incapaci di mettersi d’accordo tra di loro). Per non essere in grado, nei 150 anni dell’Unità d’Italia, di esprimere gli interessi della nazione tutta. Per aver tradito l’unica cosa che di buono avrebbe potuto fare, una vera e sincera “rivoluzione liberale”.

E proprio da il nuovo Polo deve ripartire. Per ridare voce alla maggioranza degli Italiani, moderata, popolare, liberale, laboriosa e intraprendente, fatta di famiglie; che fa impresa più che negli altri paesi d’Europa; che ha la propria forza nel legame con il territorio, con le associazioni su piccola scala. Un’Italia che chiede, a gran voce, governabilità e non paralisi; riforme e non colpi di mano; impresa e non assistenzialismo; possibilità di inventarsi e reinventarsi, se necessario, non di accontentarsi solo del reddito minimo garantito; un futuro da organizzarsi in modo indipendente, grazie al lavoro e non su precariato e sovvenzioni. È quella parte d’Italia che nel 1994 ha votato con convinzione per Silvio Berlusconi e il Centrodestra e che ha scoperto, con delusione, che le promesse del Cav. non erano tanto diverse da quelle dei politici di professione della Prima Repubblica. e che non ce la fa proprio più a dover assistere inerte alla degenerazione libertina del Pdl, a vedere il proprio il Presidente del Consiglio ostaggio di veline e festini. Ad oggi, questa parte d’Italia è in movimento e la sua insoddisfazione può presto tradursi in qualcosa di più grande (in quest’ottica va letto il messaggio della Marcegaglia): per DNA e formazione non potrà mai votare a sinistra e se non sarà coltivata, migrerà rapidamente verso l’area del non-voto.

L’Udc lavora in questo senso già da un po’: già dalla scorsa assemblea di Milano, abbiamo lanciato un appello proprio a questa grande maggioranza silenziosa del Nord, per uscire – insieme – dal guado in cui siamo cacciati. A Todi rinnoveremo questo appello e lo estenderemo a tutti gli Italiani liberi e forti. Il primo obiettivo della vasta e composita area moderata che stiamo costruendo è proprio questo: l’Italia ha bisogno di una proposta nuova e forte, per ripartire. E quella proposta siamo proprio noi. Ci vediamo a Todi!

“Riceviamo e pubblichiamo” di Giuseppe Portonera



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram