postato il 28 Febbraio 2011
Berlusconi parla troppo e spesso a sproposito. Non possiamo umiliare i nostri militari rendendo vano il sacrificio che stanno facendo. Noi abbiamo consapevolmente votato per la missione in Afghanistan e siamo fieri dei nostri ragazzi e riteniamo cinico oltre che sbagliato discutere il giorno dopo queste disgrazie della nostra presenza in Afghanistan.
Pier Ferdinando
postato il 28 Febbraio 2011
Berlusconi prova a fare una riforma della giustizia inseguito dai suoi processi e con provvedimenti ad personam e poi se la prende con i magistrati e Napolitano.
Anche gli studenti in giurisprudenza sanno che chi vince le elezioni non e’ il padrone. Le leggi, per essere e diventare tali, devono avere in se’ i requisiti della legittimità.
Berlusconi sta a Palazzo Chigi ma tutti sanno che non sta governando. Da una parte parla dei gay, poi contro la scuola pubblica, fa propaganda come se fosse il leader dell’opposizione.
Lui dovrebbe risolvere i problemi, non fare spot su cose che egli stesso avrebbe dovuto fare. Questo piazzismo di ritorno e’ inutile per il Paese.
Pier Ferdinando
postato il 28 Febbraio 2011
Fummo tra i pochi, come gruppo parlamentare, a votare contro il trattato di amicizia non con la Libia, bensì con Gheddafi. Quell’uomo e’ un criminale e oggi tutti se ne accorgono. Allora quel trattato ebbe quanto meno il significato di un cedimento, ideale, a un tiranno.
Pier Ferdinando
postato il 28 Febbraio 2011
Il federalismo fiscale proposto dal governo è una stortura enorme e pesa sui Comuni e sui cittadini. Prima di approvarlo bisognava spiegare cosa fanno i singoli enti e con quali risorse lo fanno. Berlusconi ha tolto l’Ici sulla prima casa ed e’ ovvio che i Comuni se ne sono dovute inventare altre di entrate, come la tassa di scopo, di soggiorno, l’Ici sulla seconda casa. Noi non siamo contro il federalismo, siamo contro questo federalismo, pasticciato e fatto male.
Pier Ferdinando
postato il 28 Febbraio 2011
In Libia tutto sembra ormai all’epilogo definitivo: gli insorti hanno “liberato” gran parte del Paese e Gheddaffi è sempre più accerchiato, ora anche dall’Onu, che ha deciso all’unanimità di sanzionarlo. In Italia, invece, infuoca la polemica dopo le parole di Berlusconi sulla scuola pubblica, con Bersani che chiede le dimissioni della Gelmini, che replica: “l’istruzione non è vostra”. Ora, possiamo anche essere d’accordo sul fatto che l’Istruzione è cosa pubblica e di tutti: ma proprio per questo, caro ministro Gelmini, il Presidente del Consiglio non dovrebbe difenderla, sempre e comunque? Openpolis ha poi pubblicato un interessantissimo dossier sui lavori del Parlamento in questa prima metà di legislatura, dal quale l’Udc risulta il secondo gruppo più attivo (dietro l’Idv), con Gianpiero D’Alia – presidente dei nostri senatori – guest star assoluta in Senato. Leggete poi: da La Stampa, un interessantissimo dossier su come votino le partite iva e gli autonomi; la mappa elettorale su astensioni e coalizioni di Ilvo Diamanti, su La Repubblica; sulle due diverse idee di “democrazia” in Italia, infine, un durissimo Ostellino – a cui, però, sfugge qualcosa di fondamentale: l’indignazione, in questo caso, non è assolutamente sproporzionata o fuori luogo, ma solo direttamente proporzionale allo scempio di dignità istituzionale compiuto in queste settimane. Che poi, da uno che non perde occasione per attaccare fantomatici “nemici”, cosa ci dovremmo aspettare?
La rivolta accerchia Gheddafi: un governo nelle zone liberate (Lorenzo Cremonesi, Corriere della Sera)
L’Onu: processate Gheddafi (Angelo Aquaro, La Repubblica)
Bersani: uno schiaffo, via la Gelmini. Il ministro: l’istruzione non è vostra (Corriere della Sera)
Spariti precari e lavoro. Parlamento superattivo per le leggi sulla giustizia (Antonello Caporale, La Repubblica)
Camere Aperte. Rapporto sull’attività del Parlamento 2008/2011 (Openpolis)
II governo va al voto con l’assillo dei numeri (Antonello Cherchi, Sole24ore)
Diamanti – Il fattore coalizione che stana gli astenuti (Ilvo Diamanti, La Repubblica)
Ecco come votano gli autonomi e le partite Iva (La Stampa)
Silvio ha scelto la guerra totale (Ugo Magri, La Stampa)
Ostellino – Idee diverse di democrazia (Piero Ostellino, Corriere della Sera)
Per carità! (Alessandro Giglioli, PiovonoRane.it)
Perché la borsa non serve più (Marco Panara, Affari&Finanza)
postato il 27 Febbraio 2011
Abbiamo un presidente del Consiglio che parla di cose che non c’entrano. Fa sproloqui sui gay, parla di una patrimoniale che nessuno gli ha chiesto, attacca la scuola pubblica che è ridotta ormai in fin di vita e dove tanti genitori sono costretti a comprare ai bambini anche la carta igienica. E Invece Berlusconi dovrebbe fare una cosa sola, quella per cui è stato scelto dagli italiani: spiegarci cosa fa per il Paese.
Pier Ferdinando