Archivio per Novembre 2010

Mafia, il Nord sa che deve difendersi

postato il 19 Novembre 2010

Siamo tutti vittime e artefici della lotta contro la criminalità. Non c’è un partito che puo’ dichiararsi esente, perché l’infiltrazione è potenzialmente ovunque. Il problema vero è che occorre fare una grande denuncia all’opinione pubblica.
L’aspetto positivo della polemica di questa settimana tra il ministro dell’Interno Maroni e lo scrittore Saviano è che oggi tutti sanno che, anche al Nord, devono difendersi e devono rivolgersi allo Stato se sono soggetti o oggetti di queste mire espansioniste della criminalità.
Su questo punto non bisogna guardare in faccia nessuno. La mafia cerca di infiltrarsi dove c’e’ qualcuno che comanda e i partiti di governo devono garantirsi e difendersi.

Pier Ferdinando

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“Vieni via con me” conceda elenco a chi è contrario all’eutanasia

postato il 19 Novembre 2010

Mentre per fortuna al ministro dell’Interno Maroni viene concesso il diritto di replica alla trasmissione “Vieni via con me” in onda lunedì prossimo, questo diritto non viene dato a coloro che vogliono lottare per la vita.
Vorrei che la Rai, che è servizio pubblico, desse la parola a coloro che scelgono la vita e lottano per vivere. Ho il massimo rispetto per chi vive sulla propria pelle momenti di grande sofferenza, ma c’è chi fa scelte diverse e penso che sia giusto dare la parola anche a loro.

Pier Ferdinando

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Il governo latita e il cittadino ne paga le conseguenze: multe europee e aumento dei prezzi degli alimenti

postato il 19 Novembre 2010

Questo governo sofferente e moribondo sta calamitando tutta l’attenzione dei media italiani, che sembrano essersi dimenticati che le esigenze delle persone sono anche altre: la gente non ha solo bisogno di chiarezza politica, ma anche di qualcuno che risolva i problemi che si accavallano e che, se ignorati, si ingigantiscono.
Un esempio lampante di ciò è nelle multe che recentemente l’Unione Europea ha sanzionato al governo italiano, reo di non avere preso provvedimenti dopo gli avvisi e le comunicazioni inviate dalla UE medesima.
Le multe in questione sono due: la prima riguarda la mancata applicazione di una sentenza del 2004 riguardante tre discariche nei pressi di Milano nei Comuni di Rodano e Pioltello, e contenenti rifiuti industriali. Queste discariche contengono rifiuti pericolosi e costituiscono una minaccia per l’aria e le acque locali (come si legge dal provvedimento dell’UE), e le sanzioni richieste all’Italia ammontano ad una multa giornaliera di 195.840 euro a decorrere dalla data della seconda sentenza della Corte fino all’avvenuta applicazione della decisione, più una somma forfettaria che è pari a 21.420 euro per ogni giorno trascorso dalla data della prima sentenza della Corte (2004) fino alla seconda. Considerando che sono passati ormai 6 anni, la somma sarebbe davvero elevata, circa 440 milioni di euro, paragoniamoli ai 100 milioni messi a disposizione per le cure dei malati di Sla.
Per altro solo una delle tre discariche risulta bonificata (con l’asportazione di 35.000 tonnellate di rifiuti), mentre la seconda discarica non è ancora stata rimossa e la bonifica della terza discarica è appena cominciata, nonostante la vicenda del “Polo Chimico di Pioltello-Rodano” fosse nota dal 1986.
La maggiore responsabile del danno è la Sisas, Società Italiana Serie Acetica Sintetica, che nel frattempo è fallita, lasciando, ancora oggi, circa 280 mila tonnellate di rifiuti industriali da smaltire nelle vasche A e B. La bonifica era stata affidata, nel frattempo alla Tr Estate 2, società che faceva capo a Giuseppe Grossi, l’imprenditore arrestato nell’ambito dell’inchiesta Montecity-Santa Giulia assieme a Rosanna Gariboldi, assessore all’Organizzazione Interna e Relazioni Esterne della provincia di Pavia e moglie di Giancarlo Abelli, deputato del Pdl.

L’altra multa è stata comminata al governo italiano per non avere recuperato, come gli era stato imposto, fli aiuti di Stato concessi a imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico.
“La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per non aver eseguito una decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea che ordina il recupero di aiuti di Stato illegali e incompatibili da imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico”, dice la nota.
La sentenza risale al 2006 e, la cosa più incredibile è che, nonostante i progressi compiuti nel recupero, le autorità italiane non hanno notificato alla commissione l’avvenuto completamento di tale operazione. Trattandosi di un deferimento alla Corte per il mancato rispetto di una precedente sentenza della Corte, “la Commissione ha deciso di chiedere alla Corte di imporre il pagamento di una penalità di 65.280 euro per giorno di ritardo successivo alla seconda sentenza della Corte fino al giorno della regolarizzazione dell’infrazione e di una somma forfettaria di 7.140 euro al giorno per il periodo intercorso tra la sentenza della Corte del 2006 e la seconda sentenza della Corte”, come recita il comunicato UE.
In pratica, paghiamo questa multa, perché il governo italiano si è scordato di comunicare alla UE di avere adempiuto ad una sentenza; per avere scordato di spedire una lettera con annesso francobollo (se consideriamo una raccomandata, diciamo 5-10 euro), noi pagheremo alcuni milioni di euro.
In mezzo a tutto questo, suona strano e preoccupante il silenzio assordante del ministero delle politiche agricole, relativo al nuovo rapporto FAO che prevede un notevole aumento nei prezzi dei cereali e delle derrate alimentari, aumento di prezzo che verrà pagato dai cittadini. Concordo con chi chiede un rilancio del settore agricolo, considerando che sempre la FAO prevede che, per evitare tensioni, bisognerà raddoppiare la produzione mondiale a breve, invocando una politica agricola non velleitaria, ma concreta e pragmatica. Ma la cosa peggiore è che la FAO prevede che questo aumento riguarderà tutto il comparto alimentare, considerando, ad esempio, che il mercato ittico da alcuni mesi ha visto impennarsi i prezzi, come anche lo zucchero, la soia, i cereali e così via, mentre le scorte di cereali stanno diminuendo.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Caterina Catanese

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Basta giochini, serve un governo di responsabilità ampio

postato il 18 Novembre 2010

L’intervista ai microfoni del Tg3

“Pensare oggi con la situazione del Portogallo e dell’Irlanda e con l’euro sotto attacco di fare irresponsabilmente sei mesi di campagna elettorale per trovarci al punto in cui siamo oggi all’indomani delle elezioni vuol dire stare sulla luna”.
Per il 14 dicembre Casini ipotizza due scenari: “O Berlusconi ottiene la fiducia e si dimette o non la ottiene e va al Quirinale. In questo caso si apre la crisi e tutti, senza giochini, mostrano le carte. Io sono convinto che serva un governo di ampio respiro per il bene del Paese”.
Quanto alla disponibilità dell’Udc ad un eventuale Berlusconi bis chiarisce: “Noi siamo un partito di opposizione, per noi non cambia nulla, stiamo in Parlamento a fare le nostre battaglie, oggi abbiamo ottenuto 100 milioni per i malati di Sla, il resto – sottolinea- sono manfrine che non ci riguardano”.

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100 milioni ai malati di Sla

postato il 18 Novembre 2010

Grazie all’Udc, il Parlamento dà una risposta ai malati di Sla: dal capitolo delle  spese generiche escono 100 milioni di euro che saranno finalmente destinati ai malati di Sclerosi laterale amiotrofica.
E’ una grande vittoria dell’umanità sulla ferrea logica dei numeri.
Dimostra che il Parlamento si occupa anche di chi soffre e che uno Stato, anche se in crisi economica, non deve perdere il senso dell’umanità.

Pier Ferdinando Casini

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Alluvione, l’ordine del giorno Udc per far ripartire il Veneto

postato il 18 Novembre 2010

Dopo l’alluvione che ha duramente messo alla prova la nostra Regione, dopo giorni di totale abbandono da parte delle istituzioni e dell’informazione nazionale, con una settimana di ritardo anche il Governo si è reso conto della gravità della situazione e ha deciso di intervenire.

Accolti tra le proteste sia a Verona che in prefettura a Padova, Berlusconi, Bossi (con figlio Renzo al seguito) e diversi ministri hanno visitato le zone maggiormente colpite e hanno promesso immediati stanziamenti di fondi.

Il clima di sfiducia è ampiamente giustificato, considerando che alcuni nostri comuni come quelli di Abano o di Albignasego, sempre in provincia di Padova, attendono già da tempo i rimborsi per i danni causati dalle trombe d’aria degli anni scorsi, rimborsi che però non sono mai arrivati!

Ma come avevo scritto nel precedente articolo, nonostante la capacità della popolazione veneta di rimboccarsi le maniche nel momento del bisogno sia proverbiale, questa volta questa volta la tenacia non basta: è necessario che alle promesse espresse dal Presidente del Consiglio e dai suoi ministri seguano fatti concreti. Per ripartire servono i “schei”(nel dialetto veneto sono i soldi) dello Stato.

L’ultimo appello per un immediato intervento da parte del Governo è stato sollevato proprio da un esponente del nostro partito, l’On. De Poli. Il Coordinatore regionale UDC del Veneto ha fatto esplicite richieste attraverso un ordine del giorno al ddl stabilità che propone di sospendere gli studi di settore, i pagamenti Ires e Irap di novembre e i contributi previdenziali per i contribuenti veneti.

“Ci aspettiamo” – ha detto Antonio De Poli- ”che la maggioranza lo voti per dare un segnale di concretezza alle solite promesse”.

Noi veneti ci aspettiamo che la risposta della maggioranza e del Governo sia nel segno dell’apertura e speriamo, inoltre, che in futuro possa esserci una più accurata gestione del territorio da parte degli amministratori sia locali che nazionali per evitare il ripetersi di queste tragedie.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Francesco Ricco

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Per i malati di Sla servono risorse certe!

postato il 18 Novembre 2010

Li abbiamo visti per strada a manifestare i malati di Sla, a chiedere assistenza e risorse allo stato per poter vivere con maggiore serenità la gravissima patologia che li ha colpiti, e poter consentire ai loro familiari di svolgere una vita dignitosa. Le abbiamo sentite le loro storie: alcuni sono stati addirittura costretti a vendere la propria casa per garantirsi un’assistenza adeguata.
Per i malati di Sla servono risorse certe!. Lo abbiamo detto più volte e oggi lo ha ribadito in Aula il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.
Un vero e proprio braccio di ferro quello di oggi alla Camera, impegnata nell’esame della Legge di Stabilità. Le opposizioni hanno chiesto che la somma da destinare ai malati di Sla venisse indicata nero su bianco e, dopo un dibattito sull’argomento, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha deciso di sospendere la seduta in attesa di una risposta da parte del governo su questo punto. [Continua a leggere]

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Le chiacchiere stanno a zero, per la famiglia non c’è nessun sostegno nel ddl stabilità

postato il 18 Novembre 2010

Sulla famiglia siamo al ‘redde rationem’: c’e’ un emendamento dell’Udc che propone detrazioni e che si puo’ votare o non votare, senza tante scuse.
Qui le chiacchiere stanno a zero: la social card non esiste piu’, il bonus famiglie nemmeno, si fanno grandi convegni nei quali si dicono cose anche condivisibili, ma poi si fa niente in Parlamento.
E’ gia’ importante che almeno oggi, grazie all’Udc, si sia discusso di famiglie in Aula: poi gli atti parlamentari chiariranno chi ha votato a favore o contro la famiglia.

Pier Ferdinando

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Emigrazione, il governo si svegli

postato il 18 Novembre 2010

Quella della rappresentanza degli italiani all’estero è stata una grande conquista, una grande possibilità e non possiamo sprecarla. Sembra che adesso se ne sia perso il senso.
Bisogna dare grande importanza ai temi della lingua italiana, della scuola, dell’assistenza. Per questo credo che il lavoro del consiglio generale degli Italiani all’Estero vada sostenuto. Il governo si svegli!

Pier Ferdinando

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