postato il 6 Luglio 2013 | in "Politica"

Stoccata di Casini al Pdl: «Giù le tasse sul lavoro, poi l’Imu»

corsera_060713IL LEADER UDC: «IL FMI VA SEMPRE ASCOLTATO»

Intervista su QN, di Pierfrancesco De Robertis

ROMA Presidente Casini, il comitato di presidenza di Scelta civica ha votato a maggioranza se restare insieme all’udc. Il referendum è finito selle a sette.

«Guardi, per prima cosa non so se le cose sono andate così». In secondo luogo «Vorrei passare oltre e pensare al futuro. Tutta la politica italiana è in una fese di mutazione, c’è bisogno di ricostruire una proposta politica più ampia, che si innesti nel filone del Partito popolare europeo e penso quindi che certe beghe, anche un po’ patetiche, non interessino a nessuno».

Che cosa sta cambiando?

«Tutto. Destra, sinistra, centro. I poli sono così disastrati al loro interno al punto che mi auguro una loro definitiva ristrutturazione anche in base all’esperienza di governo che stiamo facendo. Vedo disgregazioni e riaggregazioni. Ora come ora la politica italiana è un grande cantiere, specchio del disagio degli italiani, che per manifestare sfiducia si sono anche rifugiati in Grillo, che poi dopo cinque mesi si è già uniformato al peggio della politica».

È soddisfatto del governo?

«Diciamo la verità: gli elettori hanno bocciato la nostra proposta politica ma poi quella proposta è stata l’unica che si è imposta sui fatti, l’unica strada persegibile».

Si paria di Imu e lva.

«La cosa più importante è l’abbassamento delle tasse sul lavoro».

E della presa di posizione del Fondo monetario che cosa pensa?

«Il Fmi va sempre ascoltato con attenzione ma poi è la politica italiana che deve decidere. Non veniamo dalla luna: c’è un patto di governo da rispettare e il Pdl ha posto in modo ineludibile l’abrogazione dell’Imu».

Tra lva e tasse sul lavoro da dove inizierebbe?

«Dal lavoro, non ci sono dubbi».

E tra Imu e lavoro?

«Il lavoro è la priorità su tutto. Dopodiché la questione vera è quella della spending review già avviata da Monti e lo smobilizzo del grande patrimonio dello Stato».

Le province?

«Noi dell’udc lo diciamo da sempre di tagliarle, figurarsi oggi. Facciamolo subito, senza aspettare oltre».

Come osserva il dibattito precongressuale nel Pd?

«Vedo una gran confusione, nella quale il primo che rischia di logorarsi è proprio Renzi».

Non le piace il sindaco?

«Tutt’altro, lo considero una grande risorsa per il centrosinistra e mi sta anche simpatico. Ma sono rimasto allibito dalla risposta che ha dato a Betori. Il vescovo riprendendo in qualche modo le parole di qualche anno fa pronunciate da Biffi aveva lanciato un monito alla città, senza attaccare certo l’amministrazione. E lui ha risposto male. Mi pare abbia bisogno di un po’ di riposo. Consiglio a tutti una maggior serenità».

Le sentenze di Berlusconi influiranno sul governo?

«Ho apprezzato la reazione sobria di Berlusconi, e spero che alle parole seguano adesso i fatti. Poi, senza voler criticare la magistratura, a proposito di Ruby noto una certa sproporzione da come è stato trattato questo caso a certe sentenze su efferati omicidi…».



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