postato il 24 Luglio 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 24 luglio ’11

E alla fine pagliacciata fu: la Lega, con una “piccola sagra”, ieri ha aperto a Monza sedi distaccate di alcuni ministeri (ovviamente “padanizzati”, per l’occasione, leggete Del Frate sul Corriere) ed è divampato lo scontro, sia fuori che dentro la maggioranza: come ci raccontano Libero e Il Tempo, ora tutti vogliono un ministero e c’è chi – tra Pdl e sudisti di maggioranza – paventano una crisi di governo qualora non dovessero essere accontentati. Il governatore della Campania, Stefano Caldoro, lo dice chiaramenti: ora anche il Sud vuole “uffici”, proprio come il Nord. Ma la vera partita è quella che si gioca tra Bossi e Berlusconi, da una parte, e Maroni dall’altra (che stia anche lui per compiere scelte simili a quelle di Fini e Casini?): Bei su Repubblica ci racconta del nuovo asse B-B che si fonda su una necessità, “emarginare Maroni” – come riuscirci, però, appare difficile, visto che si tratta del Ministro dell’Interno. Imperdibili, poi, da La Stampa: Michele Brambilla con la cronaca della giornata di ieri, e Jacopo Iacoboni, che analizza la trasformazione del Cav. in fustigatore di promesse mancate, proprio lui che dal 94 non fa che riciclare sempre i soliti slogan. Tutto questo, mentre Gianfranco Fini, intervistato da Claudio Tito su Repubblica, apre a un governo guidato da Maroni con Terzo Polo e Pd. Mentre, da lontano, s’avanza una nuova possibile investitura per il dopo Silvio: quella di Mario Monti.

Il Carroccio apre i ministeri a Monza: è scontro (Rodolfo Sala, Repubblica)

E Silvio ricuce con il Senatur: “Ma bisogna emarginare Maroni” (Francesco Bei, Repubblica)

E Alberto da Giussano entrò nei ministeri monzesi (Claudio del Frate, Corriere)

Ora tutti vogliono un ministero (Il Tempo)

Caldoro: “Ora vogliamo uffici anche al Sud” (Massimiliano Amato, Unità)

Il Pdl si spacca, Noi Sud minaccia la crisi (Libero)

Il Cavaliere delle promesse si scopre fustigatore degli impegni traditi (Jacopo Iacoboni, La Stampa)

Fini: “Sì al governo Maroni anche il Pd lo sosterebbe” (Claudio Tito, Repubblica)

Utoya, l’isola che non c’è per i giovani italiani (Cinzia Romano, Il Riformista)

Penati&Bersani, l’ipocrita tangentopoli dei Democratici (Giuliano Ferrara, Il Giornale)

Macelleria sociale (Stefano Rodotà, Repubblica)

L’investitura di Monti per il dopo Berlusconi (Fabio Martini, La Stampa)

La piccola sagra delle sedi decentrate (Michele Brambilla, La Stampa)

Io, presidente delle Provincie dico: è giusto ridurle (Giuseppe Castiglione, Il Giornale)

Il vento forte dell’antipolitica (Angelo Panebianco, Corriere)

Forse la Grecia si salverà. Ma l’Italia non cambierà (Eugenio Scalfari, Repubblica)

Formigoni: “Sei regioni e zero provincie. Ecco la vera rivoluzione” (Maria Sorbi, Il Giornale)



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