postato il 25 Maggio 2010 | in "Interventi"

Pier Ferdinando Casini a Otto e mezzo

‘Di cose vecchie oggi non c’è bisogno. Che un partito di opposizione come l’Udc entri nel governo è un atto immorale di trasformismo che umilia il Parlamento e non serve all’Italia. All’Italia però servirebbe un cambio di passo. Con un paese che ha mille problemi forse converrebbe cambiare linea, piuttosto che avere questa presunzione di autosufficienza il premier dovrebbe avere più umiltà’.
Il leader dell’Udc ospite della trasmissione di approfondimento politico di La7 parla anche
della manovra finanziaria indicando i ‘punti ineludibili’ per valutare di votarla: non sia fondata ‘sui condoni’ e preveda una ‘lotta pesante all’evasione fiscale’.

Sul provvedimento sulle intercettazioni spiega ‘così non va, non c’e’ uno in Italia che pensa che è fatto per la privacy ‘. Per questo chiede alla maggioranza di ‘fermarsi. State facendo un errore enorme’ e il testo ‘va cambiati profondamente’ perchè colpisce la indagini della magistratura e, ‘in modo inaccettabile’, la libertà di stampa.
Slittamento della riapertura delle scuole a ottobre? ‘Da genitore dico che i nostri figli devono studiare di più e non di meno. Poi si regoli la Gelmini su come e quando organizzare il calendario scolastico, ma l’idea di una partenza ritardata, se non c’e’ una compensazione, mi preoccupa molto’.

4 Commenti
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francesco (aq)
francesco (aq)
13 anni fa

L’UDC deve mantenere la propria personalità(se non il proprio ideale),deve restare nella propria area moderata e nella propria moralità,Ogni manovra fiscale italiana è mirata per salvare molti benestanti e condannare sempre i tanti appartenenti al popolo della strada.La scuola torni ad applicare il dovere dell’insegnamento senza pensare ad altri profitti,ogni indagine ha evidenziato la “somarità” della nostra preparazione.Si parla troppo e si è troppo poco obbiettivi,dimostrazione ieri sera su “ballarò” l’onorevole Lupi non accetta mai il parere altrui ed usa il classico aggredire verbale ed ogni volta perde l’occasione di valutarsi con il silenzio e non si rende conto che il suo rivendicare e rinfacciare ormai non regge nessun dialogo.L’UDC salvi l’ITALIA.

Fabio Pezzotta
Fabio Pezzotta
13 anni fa

Chiariamo bene un concetto: una cosa è appoggiare la maggioranza quando lo merita (non c’è nulla di male nel votare provvedimenti quando questi si reputano validi), altra cosa è entrare a far parte del governo avallandone la politica incondizionatamente. La prima cosa è ” opposizione responsabile “, visto che è irresponsabile dire sempre ” no “. La seconda è ” alto tradimento della volontà degli elettori ” che hanno votato UDC perchè facesse da contrappeso al governo Berlusconi dal quale si era dissociato. Mi auguro che il partito voglia proseguire sulla strada percorsa sinora, facendo opposizione ferma, vigile, responsabile. Non ho dubbi in merito.
Sul capitolo intercettazioni mi limito a constatare la crescente confusione che regna nella maggioranza. Secondo me nemmeno loro sanno bene cosa vogliono. Berlusconi, di fatto, vorrebbe abolire questo prezioso mezzo di ricerca della prova, imbavagliando del tutto la stampa (magari solo su quello che lo riguarda). Altri, più responsabilmente, vorrebbero aggiustare il tiro. Il risultato sarà un pasticcio. C’è molta carne al fuoco che esige la nostra attenta presenza in Parlamento.

fabiana abate
fabiana abate
13 anni fa

Presidente, insisto ed insisterò ovunque me ne sia data possibilità…NO alleanze ! Fuori da mischie e caste!

Attilio
13 anni fa

Nella trasmissione televisiva mi sembra interessante mettere in evidenza il comportamento, il muro di gomma, che i due (ottimi) giornalisti hanno attuato nei confronti del Presidente Casini. Se ho capito bene, il Dr Folli riconosce l’originalità della linea politica ma chiede apertamente di indirizzarla mentre la d.ssa Gruber sembra metterla in discussione adombrando chissà quale intrigo. Eppure il Presidente Casini ha affrontato a viso aperto dal 2008 ad oggi battaglie decisive per la sopravvivenza dell’Udc: sopravvivenza necessaria per dare una prospettiva futura al popolo italiano. E pensare che i due giornalisti non fanno parte di quel giornalismo militante dei berlusconisti e degli antiberlusconisti che hanno sempre negato e negano tuttora l’identità e l’autonomia politica e programmatica dell’Udc. E’ contro questo muro di gomma che siamo chiamati ad agire con coesione, fermezza, continuità di contenuti e di prospettive.



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