postato il 22 Dicembre 2016 | in "Politica, Rassegna stampa"

«Matteo e Silvio tornino insieme»

Larghe intese e proporzionale. La prossima legislatura Renzi può rifare il premier

7460931474_07caa972db_o

L’intervista di Veronica Passeri pubblicata su QN

Renzi di nuovo a Palazzo Chigi e un governo di larghe intese con Berlusconi. Ma niente fretta sul voto. E’ lo scenario che disegna l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini: «Renzi serve al Paese, ha fatto degli sbagli ma ha pagato, è l’unico che si è dimesso e in fondo poteva non farlo».

Le parole di Mattarella sono un freno alle urne anticipate?
«La corsa all’interpretazione non mi piace: è la gara tra chi vuole immedesimare le parole del Capo dello Stato nelle proprie opinioni e non è rispettoso. Mattarella non ha indicato una data del voto, né ha escluso la possibilità che sia anticipato ma ha chiesto serietà e chiarezza nelle leggi elettorali. Mattarella alla prima prova importante merita veramente dieci e lode, ha condotto la crisi in modo impeccabile e senza clamori».

Se il voto slitta all’autunno Renzi finisce nell’angolo?
«Ho conosciuto i più grandi leader politici del Paese, da Fanfani ad Andreotti, da Craxi a Berlusconi. Tutti sono entrati in scena e usciti, i grandissimi sono riusciti a rientrare. I tempi sono cambiati, ma Renzi non è un comprimano: se riuscirà a dominare il suo carattere e una certa impulsività potrà tornare a Palazzo Chigi e governare questo Paese».

La fine del patto del Nazareno è l’origine di tutti i mali di Renzi?
«Il patto del Nazareno è stato rotto e questo ha provocato delle conseguenze, come una certa impostazione sul referendum. Ma il governo Renzi ha lavorato bene e oggi le condizioni oggettive riportano Berlusconi là dove lo avevamo lasciato: lui ha bisogno del governo e probabilmente la maggioranza ha bisogno di Berlusconi. Guai se Renzi la sciasse nelle mani di altri il processo: se sarà capace di essere un punto di forza come Pd e di equilibrio con le altre forze politiche tornerà a Palazzo Chigi».

Berlusconi torna protagonista.
«Lui è così, nei momenti in cui nessuno se lo aspetta rieccolo».

C’è un vento anti-Renzi oggi?
«Renzi, come tutti i leader, è circondato da grande ipocrisia e da doppigiochisti, ma queste vicende ti abituano a distinguere le personcine dalle persone vere. Renzi subisce un vento contrario che è destinato ad affievolirsi tra qualche mese. Non abbiamo in campo una persona migliore di lui per interpretare l’esigenza di riformare il Paese».

L’errore più grave di Renzi?
«Incaponirsi nel legare le sue sorti al referendum. Ma al tempo stesso è stato anche un gesto di totale ed eccessiva lealtà. In fondo, poteva essere un po’ più opportunista».

Un consiglio per Renzi…
«Gli direi di essere molto riflessivo: i 200 metri li sa fare bene ma oggi deve giocare sui 1500. Si può votare nel 2018, e anche nel 2017, ma non deve essere necessariamente così. Si vedrà con il tempo. Guai se questo risultasse come una pretesa, sarebbe un rischio».

Si tornerà alle larghe intese?
«Ci si arriva per forza perché in tutta Europa spira forte il vento della demagogia e del populismo: la politica seria deve stare insieme. Perciò vedo positivamente l’atteggiamento di Berlusconi di sfilarsi dal salvinismo».

Vede anche il ritorno del sistema proporzionale?
«Sì, è inevitabile. Il Mattarellum non è una cattiva soluzione ma va accettato dalla maggioranza del Parlamento e non mi pare ci sia».

Commenti

  1. Casini è difficile che si sbagli anche se qualche raro errore lo ha fatto anche lui. Qui in questa intervista mi sembra che abbia piena ragione. O si segue quella strada, e molto dipende da Matteo, oppure perderemo anni ed anni concludendo ben poco


  2. Mancava solo che facesse il ruffiano .Perché non torna a casa ‘ sto mangia pane a tradimento .




Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram