postato il 27 Marzo 2020 | in "Politica, Rassegna stampa"

Il paese avrà bisogno di chi ha più credibilità

Un governo Draghi? Deciderà il capo dello Stato. Adesso il governo Conte deve essere sostenuto da tutti, poi inizierà una nuova stagione. 

L’intervista di Maria Teresa Meli pubblicata sul Corriere della Sera

Pier Ferdinando Casini, lei tifa per un governo di unità nazionale?
«C’è un tempo di guerra e c’è un tempo di pace. Ora siamo in tempo di guerra: le diserzioni non sono possibili. Adesso il governo Conte deve essere sostenuto da un’ampia maggioranza parlamentare perché una crisi oggi finirebbe per aggravare l’emergenza. Poi si farà punto a capo e inizierà una stagione nuova. Ma per l’oggi vorrei dare dei consigli ai miei colleghi».

Quali?
«Innanzitutto di leggere poco i sondaggi perché non c’è niente di più rapido della trasformazione del consenso in rabbia. L’Italia è un grande Paese dove la gente in guerra combatte con il capo, però poi, quando l’emergenza sanitaria sarà finita, rimarrà la catastrofe economica, ci saranno migliaia e migliaia di persone che perderanno il posto di lavoro e si aprirà una fase drammatica. I sondaggi di ora non varranno più».
Un altro consiglio?
«Questa vicenda ha dimostrato drammaticamente che aveva ragione chi voleva riformare la Costituzione e stabilire che tra Stato e Regioni in condizioni difficili ci dovesse essere una priorità tra uno dei due. Siamo a un caos generalizzato: ordinanze e contro-ordinanze, il tutto alle spalle di cittadini sempre più furenti perché non capiscono che cosa devono fare. Perciò la prima cosa è quella di istituire una cabina di regia Stato-Regioni. Altro consiglio: “complicizzare” l’opposizione. Se qualcuno ha l’insana idea di andare avanti da solo perché ha la maggioranza parlamentare o perché guarda ai sondaggi è fuori dal mondo. Non a caso Sergio Mattarella richiama all’unità nazionale. Il capo dello Stato ha capito più di ogni altro che non c’è niente di più pericoloso dell’illusione che esista una maggioranza e che questa possa fare da sola».

Altri suggerimenti?
«Penso che ci vorrebbe maggiore sobrietà nella comunicazione. Non è questione di forma, ma di sostanza».

Finita la lista dei suoi consigli, senatore? O c’è un ultimo suggerimento che vorrebbe dare?
«Quello di mettere in piedi una cabina di regia per la ripartenza. Il governo dovrebbe istituirla fin da adesso per affiancare il premier e il ministro dell’Economia. E per il dopo bisognerà mettere al capezzale del Paese personalità credibili in grado di rappresentare l’Italia».

Sta pensando a un governo Draghi?
«Sarà il presidente della Repubblica a decidere quale sarà il percorso. Certo io penso che le persone che hanno più credibilità difficilmente possano rifiutare la chiamata della patria».

2 Commenti
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Pippo Bufardeci
Pippo Bufardeci
3 anni fa

Perfetto, Pierferdinando non si può gestire solo la giornata, ma bisogna mettere in campo una strategia per il futuro che sarà difficilissimo.

Giuseppe
Giuseppe
3 anni fa

Condivido parola per parola il ragionamento di un uomo di esperienza e capacità. I più giovani , con meno esperienza, imparino , ascoltino e, soprattutto, siano operativi!



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