Senza Monti l’Europa parlerebbe un’altra lingua
Dopo debito affrontare questione crescita e produttività
In questi mesi il governo italiano si è concentrato per evitare la deriva finanziaria italiana: la politica economica nazionale ed europea è cambiata grazie all’iniziativa del governo Monti: se non ci fosse stato Monti in Europa non si parlerebbe oggi la lingua che stiamo parlando, e la stessa cancelliera tedesca Merkel non sarebbe mai arrivata a denunciare, come fa ora, i danni della finanza speculativa.
Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione verso i problemi del debito ma, allo stesso tempo, dobbiamo affrontare ora il tema della crescita e della produttività: è questa la grande questione che abbiamo davanti nei prossimi mesi.
Pier Ferdinando
Certo che se la Merkel, ora è arrivata a denunciare, i danni della finanza speculativa, è già un segnale importante. Spero che l’Europa trovi presto un buon accordo per combattere la speculazione finanziaria e porre le basi per il rilancio economico. Per fare questo occorre soprattutto una politica economica comune, e capacità decisionali rapide da parte della UE.
Oggi con il solito tempismo, l’agenzia di rating Moody’s ha rivisto al ribasso le prospettive sul rating di lungo termine dell’Unione europea, declassando il giudizio da stabile a negativo. Una decisione che arriva all’avvio di una settimana cruciale per l’area euro, quando la Banca centrale europea deve mettere in atto misure antispread a sostegno dei Paesi in difficoltà anche a causa della speculazione finanziaria.
Forse sarebbe ora di ridimensionare la finanza speculativa che fà solo tanto danno all’economia reale.
La Merkel denuncia la finanza speculativa ? Benvenuta nel mondo reale.
Ma se la politica non ha la volontà e la forza di mettere dei paletti e delle norme che limitino questi fenomeni, chi specula continuerà a farlo e non si spaventerà di certo di fronte ai rimproveri verbali, ancorché della cancelliera tedesca.