postato il 11 Marzo 2010 | in "Elezioni, Politica"

Sanità, chiediamo un albo per primari e direttori generali

La sanità è una delle priorità rilanciate dall’Udc in questa campagna elettorale. Rilanciamo il tema di una sanità senza l’intromissione dei partiti, consapevoli che il giorno dopo le elezioni si scatenerà la bagarre per chi governerà gli assessorati.
La sanità oggi è clientelismo, ed è anche un grande centro di potere economico e affaristico. Noi chiediamo un albo nazionale da cui scegliere i direttori generali e i primari per evitare che la lottizzazione politica inquini il settore. È una grande questione che parte dal Sud come dal Nord del Paese. Perché è vero che al nord la sanità è generalmente meglio amministrata ma, cosi’ come nelle regioni meridionali, non è priva di interferenze politiche.

Pier Ferdinando

3 Commenti
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Francesco
Francesco
14 anni fa

Purtroppo,
come ben evidenziato dal Presidente Casini,
la sanità è il grande ammalato della Pubblica Amministrazione,
e uno dei virus più letali è proprio la lottizzazione politica della stessa
e la conseguente assenza di meritocrazia,
alla base della selezione della classe medica e dirigente.
Stiamo parlando della salute e della vita stessa.
Non è possibile, che nonostante la sanità assorba oltre il 70%
dei bilanci regionali, non dia un servizio adeguato.
Non si dire ad un cittadino di aspettare 3 mesi per una ecografia,
oppure oltre 6 mesi per una endoscopia,
e poi magari deve anche constatare che nemmeno è fatta bene,
e doverla comunque ripetere privatamente.
Equivale a non offrire alcun servizio.
Non voglio elencare né i casi di malasanità né i disservizi,
sarebbe davvero troppo lungo l’elenco.
Non voglio nemmeno entrare nel merito degli inquinamenti affaristici,
quando ci sono tanti soldi, anche le tentazioni aumentano.
Mi hanno sconcertato le dichiarazioni di Tremonti,
di qualche giorno fa, in merito al federalismo fiscale,
questo individuo ha detto, tra l’altro:
“Credo che entro quest’anno avremo le prime forme di applicazione
del federalismo fiscale con l’applicazione dei costi standard nella sanità
che sono quelli della Lombardia, risparmiando così
anche il pellegrinaggio delle famiglie verso il nord”.
Ma questo signore si rende conto di cosa stà dicendo?
Stà dicendo che non ci sarà più la possibilità di curarsi,
dove si ritiene sia meglio per la propria salute,
ma solo nelle proprie strutture regionali.
Chi vive in una regione di 500.000 abitanti non ha e non avrà mai
i grandi ospedali, i centri specializzati,
e tutte le professionalità mediche specialistiche
che ci sono nelle grandi regioni italiane.
Questo signore, afferma che,
chi vive nelle piccole regioni deve morire!
E’ vero che soprattutto al sud, la sanità và meglio amministrata,
ma nel modo più assoluto, non si può accettare che i cittadini,
vengano discriminati nel loro diritto ad essere curati,
sulla base della regione di residenza.

ROSARIO
ROSARIO
14 anni fa

Carissimo Presidente giustamente la Sanità deve trattata da esperti del campo infatti come dice la nota la Politica deve solo vagliare se sono professionisti all’altezza cioè che veramente vogliono risanare la Sanità che non pensono agli utili personal, in Campania bisogna anche sistemare ai precari della sanità che sono moltissimi infatti il PDL si fa forte di questa situazione diventata drammatica infatti è stata anche presentata al Ministro Carfagna quando è stata a Napoli sabato scorso.
Ciao a tutti

Marta Romano
Marta Romano
14 anni fa

Presidente, ho avuto una pessima esperienza per quanto riguarda la sanità pubblica, soprattutto nel Meridione. Una riforma seria, non spot, è NECESSARIA. I corridoi degli ospedali si sono trasformati in una sede partitica, dove di tutto si discute (cariche, promozioni, carriere..) fuorchè della salute dei pazienti. E’ una cosa GRAVISSIMA, e non possiamo sopportare che si continui a morire per noncuranza di medici incompetenti e incuranti dei problemi dei pazienti.
Serve un impegno serio, come quello dell’UDC, per risanare questa piaga, pericolosa.
Marta



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