postato il 4 Giugno 2009 | in "Spunti di riflessione"

Riceviamo e pubblichiamo

Posta elettronica, immagine di Tim MorganHo ricevuto questo messaggio sul mio Facebook. Ho ritenuto di pubblicarlo qui perché particolarmente toccante.

Pier Ferdinando

 

Non so se leggerà mai questo messaggio ma le racconto un fatto che mi è successo ieri. Il giorno 3 giugno sono andata a dare un concorso a massa per 27 posti di educatore di asilo nido. Non pongo nessuna speranza su questo concorso sapendo anche che molti posti sono stati già assegnati. Ma non è per questo che le scrivo ma per raccontarle le scene tristi a cui ho assistito.

Eravamo 3058, molti laureati e molti con abilitazioni. Le persone si sono presentate alle otto credendo di dare l’esame alla mattina non avendo letto che il concorso era diviso in due giorni.
C’erano mamme con bimbi piccoli, ragazze molte che provenivano dal Sud con non una, ma due abilitazioni, le quali ponevano in questo concorso grandi aspettative e che avevano il volo o treno prenotato perché dovevano tornare al lavoro, per lo più in nero. Quando si sono accorte che non lo davano quel giorno ci sono state grida, urla fino a quando il presidente glielo ha fatto dare tra i tre turni del giorno.
Oggi finisce con l’ultimo gruppo. Queste ragazze torneranno poi la prossima settimana per darne un altro e così via. Io lavoro a scuola come precaria, ma a paragone loro mi reputo molto, ma molto fortunata!
Tutto questo per un mio sfogo e per dirle che non mi possono dire che la crisi sta passando e vorrei che tanti onorevoli venissero a vedere questi concorsi e sentissero la voce della gente.

Grazie e buon lavoro

Paola

L’immagine del post è di Tim Morgan

5 Commenti
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Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Eh.. questa mail è davvero molto triste.. Perchè in realità è la stessa realtà ad esserlo.. Purtroppo questa scena si ripete in tanti altri concorsi.. E purtroppo questo governo non fa nulla x evitare che si ripetano all’infinito.. E’ davvero molto triste.. Per questo abbiamo bisogno, in Italia, di un partito come l’UDC, che non parla di veline e voli di stato, che non toccano davvero i cittadini, bensì parla dei problemi della gente, delle difficoltà in cui versano gli italiani medi.. Grazie presidente, perchè è l’unico che prova a difenderci da questa situazione!
Marta

Francesco
Francesco
15 anni fa

Sintesi perfetta della triste realtà italiana…:-(
BISOGNA PREMIARE IL MERITO !!!

CONCETTA
CONCETTA
15 anni fa

Tanti giovani non hanno la fortuna di partecipare ad un concorso, anche se per pochi posti di lavoro, perchè nel meridione ed in particolare nella mia regione “LA SICILIA” a causa di tutti i precari parcheggiati nelle pubbliche amministrazioni, spesso senza competenze e senza professionalità, i concorsi non esistono. Precariato che non produce e che mantiene la pubblica amministrazione a livelli non competitivi rispetto alle risposte da dare ai cittadini. Ho votato e voterò UDC, perchè l’UDC è stato l’unico partito a parlare di “merito”.

orsola
orsola
15 anni fa

Sarebbe utilissimo fare una proposta di legge in cui si incentivassero le aziende a offrire un posto di lavoro part time alle donne, soprattutto per quelle in età dai 30 ai 50 anni, prevendendo sgravi contributivi e dare una mano ai bilanci familiari in crisi. E’ ovvio che occorrerebbe un accordo a monte tra Confindustria e Governo: questa potrebbe essere, a mio avviso, una delle tante soluzioni per noi famiglie.
Abbiamo visto che ora si tendono ad assumere giovani in età di apprendistato (max 29 anni), ma possibilmente espertissimi; persone in mobilità; persone appartenenti alle categorie protette: invalidi, vedove etcc. Ma le persone normali e soprattutto le madri di famiglia normali che chances hanno ?

Jacopo
Jacopo
15 anni fa

E’ sicuramente un messaggio che dovrebbe far riflettere, anche se, purtroppo, chi ha fatto concorsi pubblici e non solo, e io ne ho fatti un bel pò, da posti per enti pubblici a concorsi per forze armate, il merito è poco e in alcuni casi per niente considerato; il vero merito, e ripeto, purtroppo, è avere la spinta o la conoscenza influente, quindi personalmente non avendo questi “vantaggi” ho rinunciato a fare questi concorsi; per quanto può sembrare avvilente questa situazione è la brutta realtà che viviamo in Italia.



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