postato il 15 Febbraio 2016 | in "Esteri"

Regeni: la verità è l’unico antidoto

L’intervista a Rainews24

Può darsi che nella comunità internazionale ci sia chi non ha il desiderio che noi continuiamo a essere amici dell’Egitto, con cui ci legano rapporti di collaborazione reciproca così importanti, ma proprio perché l’Egitto è un paese amico, è bene dirsi la verità. Occorre essere chiari e limpidi per evitare che possa prevalere chi vuole ostruire questo canale tradizionale di amicizia.
L’Egitto è un paese minacciato dall’Isis ed impegnato in prima fila contro lo jihadismo: ci può essere anche un nervosismo degli apparati di sicurezza tale che porti a vedere ombre, dove ombre non ci sono; può capitare anche che ci siano apparati di prevenzione e sicurezza, che si muovono ai confini tra la legalità e l’illegalità, che sono incorsi in un drammatico equivoco. Ma che questo nostro giovane ricercatore, impegnato, serio fosse una spia è cosa assurda, da respingere al mittente.
In questa vicenda c’è un solo antidoto: la verità. Verità per rendere credibile il processo democratico egiziano; verità perché non ci siano ombre sul nostro rapporto bilaterale con l’Egitto; verità perché sia restituita alla famiglia di Giulio Regeni, ai suoi amici, alla sua comunità e all’Italia un quadro limpido e chiaro che collochi il drammatico sacrificio di un nostro connazionale per quello che è stato.



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