postato il 5 Settembre 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 5 settembre ’11

Continua il nostro avvicinamento all’appuntamento annuale di Chianciano. Oggi ci “prepariamo” con un intervento che Casini rilascia al Messaggero, sulla necessità di un “grande armistizio” fra le parti, che chiuda la fase delle ostilità e apra il campo alle riforme strutturali e indispensabili al Paese. Oggi, dal Corriere, trovate due ottimi interventi in questo senso, di Mario Monti e Corrado Passera (che sarà nostro ospite proprio a Chianciano): in entrambi si trova un invito all’unità e alla collaborazione; bisogna saper mettere insieme le proposte migliori dell’una e dell’altra parte, per produrre (finalmente!) una manovra che sia seria, coraggiosa e soprattutto utile, in grado di “sfruttare” questo momento di crisi per rinnovarci, per fare le riforme che non possono più aspettare. Bisogna spingere, come consiglia Passera, su “competitività, efficienza del Sistema Paese, coesione sociale e dinamismo”, anche perché – ed è la stessa cosa che sosteneva Aznar sabato scorso – la BCE (che l’8 settembre si riunisce e deciderà del nostro futuro) potrà continuare a sostenerci solo se riusciremo ad essere credibili e a dimostrare di avere le idee chiare (cosa che, invece, ancora non si vede, come dimostra la delusione dei partecipanti al Forum di Cernobbio). Proprio su questo punto, imperdibile è l’analisi che fa Ilvo Diamanti su Repubblica, che – analizzando l’ultimo Atlante con le intenzioni di voto – descrive un Paese sempre più senza guida, sempre più incerto, sempre più desideroso di avere guide capaci di interpretare la nostra “esigenza di futuro”: ma sembrano, come al solito, parole al vento; chi dovrebbe ascoltarle e metterle in pratica è preso da troppi altri impegni. Nel frattempo, meno 3 a Chianciano. Continueremo lì la nostra analisi.

Casini alla maggioranza: “Basta liti, serve un armistizio” (Mario Ajello, Il Messaggero)

Formigoni: una costituente nel 2012. Casini aspetta che Berlusconi lasci (Andrea Garibaldi, Corriere)

La ricetta di Monti: pacchetto di misure con il sì di tutti (Federcio Fubini, Corriere)

Passera: “Subito la manovra, poi un Patto per crescere. Premiare chi investe” (Federico De Rosa, Corriere)

Dai politici è arrivato solo borotalco (Marco Alfieri, La Stampa)

Rutelli: “Orgoglioso del Terzo Polo. Profumo? Va bene” (Felice Diotallevi, l’Unità)

Profumo, elogi da Pd e centristi. Critico il Pdl (Corriere)

Crollano Berlusconi e Bossi, Tremonti paga la manovra. Il Centrosinistra a +9 per cento (Roberto Biorcio e Fabio Bordignon, La Repubblica)

Un Paese senza guida che non riesce a vedere gli interpreti del futuro (Ilvo Diamanti, La Repubblica)

Un Paese incerto? Banche, imprese, è ora di investire (Daniele Manca, CorrierEconomia)

Tra Bossi e Tremonti il problema è Milanese (Lina Palmerini, Sole24Ore)

Ichino: “Rischiano i dipendenti delle imprese pià piccole” (La Stampa)

Castro: “Finalmente una rivoluzione con un salto di sessant’anni” (La Stampa)

Un volto-simbolo del cattolicesimo democratico (Aldo Cazzullo, Corriere)

Mino Martinazzoli, l’uomo che chiuse l’avventura della Dc (Marcello Sorgi, La Stampa)



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