Rassegna stampa, 15 aprile 2011
Tre interviste chiave per capire la nostra posizione sul tema giustizia. La prima, di Francesco Bei a Pierferdinando Casini (la trovate su La Repubblica), in cui il nostro leader analizza questi giorni di dura polemica “politica” e spiega che la prescrizione breve – ennesima legge ad personam – “affonda ogni dialogo” serio e responsabile e dimostra l’irreversibile tramonto del berlusconismo: «ormai è chiaro che ci sono diverse linee. Da una parte c’è chi, magari per paura, sulla giustizia vuole lasciare tutto così com’è. Dall’altra chi, come noi, accetterebbe una vera riforma della giustizia e, per certi versi, persino la sollecita». Invano, però. La seconda, in cui Roberto Rao, intervistato dal Messaggero, parla di “maggioranza bulimica”, insaziabile di leggi ad personam e di come solo il Capo dello Stato, ormai, ci rassicuri; la terza, infine, è di Michele Vietti, vicepresidente del Csm, che rilancia il ruolo del Consiglio superiore della Magistratura ed esorta chi sta al governo a sapersi controllare di più e meglio. Spazio poi al tormentone di questi giorni, la (fantomatica) successione di Berlusconi: il premier avrebbe scelto il ministro Alfano, ma è bastata questa indicazione per mandare in subbuglio il Pdl e riscatenare le guerre di correnti (ex Fi contro ex An, ex Fi contro ex Fi ed ex An contro ex An); addirittura Feltri, su Libero, assicura che si tratta solo dell’ultima barzelletta di Silvio, mentre Caldarola sul Riformista è categorico: B. è in caduta libera. Completano il quadro Stefano Menichini su Europa (che si scaglia contro quelli come Asor Rosa e Ferrara, rei di ostacolare l’uscita dal tunnel del berlusconismo) e l’intervista, sul Secolo, a Marcello Sorgi, che chiede sarcastico: “sicuri che il Pdl abbia un futuro?”.Rao (Udc): maggioranza bulimica, ci rassicura solo il capo dello Stato (Il Messaggero)
Boato: “Sono un garantista ma non mi faccio usare dal governo” (Toni Jop, L’Unità)
Governo di Decantazione per riscrivere le Regole (Giuseppe Pisanu e Walter Veltroni, Corriere)
Alfano dopo Silvio, Pdl in rivolta (Ugo Magri, La Stampa)
La giornataccia del delfino. Alfano contestato a Berlino (Laura Lucchini, L’Unità)
Il Premier in caduta libera (Peppino Caldarola, Il Riformista)
Il Cavaliere lascia? Questa è la sua ultima barzelletta (Vittorio Feltri, Libero)
La guerra degli ologrammi (Stefano Menichini, Europa)
Sorgi: “Sicuri che il Pdl avrà un dopo Berlusconi?” (Adriano Scianca, Secolo d’Italia)
Più Siliquini di così si muore (Denise Pardo, L’Espresso)
L’ultima difesa (Massimo Giannini, La Repubblica)
La lunga marcia di Luca (Marco Damilano, L’Espresso)
Il terzo polo corre sul filo Milano-Napoli (Marcello Sorgi, La Stampa)
E Matteoli scarica La Russa (La Stampa)