postato il 11 Dicembre 2010 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 11 dicembre

Caro Cavalier fracassa (copyright Europa), non tutti siamo in vendita. Così Pierferdinando Casini respinge al mittente le impresentabili avances del Centrodestra. Ma magari, signori miei, si trattasse solo di avances! Qui siamo di fronte a uno scandalo alla luce del sole, di proporzioni inimmaginabili: bene scrive su La Repubblica Massimo Giannini e il Fatto sintetizza “Onorevoli vendesi”; mancano – ormai – solo i codici a barre abbinati a ogni deputato. La Stampa e Il Messaggero ci raccontano la triste vita di un peones, emblema di questa Seconda Repubblica delle quaglie, mentre Piercamillo Falasca “spiega” loro i motivi della sfiducia e Concita De Gregorio su L’Unità ironizza sulla “normale” dialettica parlamentare di questi giorni. Il tutto mentre la Procura di Roma ha scelto di aprire un’indagine. Nel frattempo: Giorgio La Malfa paga il suo no alla fiducia con la sospensione del Pri (che è un po’ “come se la Fiat cacciasse gli Agnelli”, scrive Libero); il Sole 24 Ore pubblica un interessantissimo dossier sui posti di lavoro che vengono dalla Green Economy; a Oslo viene assegnato il Premio Nobel “a una sedia vuota” (leggete Venturini dal Corriere).

Casini: “Non tutti siamo in vendita” (QN)

“Si sono portati via 100 nostri compagni” (Avvenire)

L’ultimo mesto show del Cavalier fracassa (Europa)

La Fiducia spiegata ai tacchini (Secolo d’Italia)

Via La Malfa: il Pri sospende la sua storia (Libero)

Se anche Enel perde la campagna di Russia (La Repubblica)

Scandalo in Parlamento (La Repubblica)

Quel Nobel a una sedia vuota (Corriere)

Onorevole vendesi (Il Fatto Quotidiano)

Normale dialettica (Unità)

Morta l’Ideologia così trionfa il sato della quaglia (Il Messaggero)

L’occupazione si tinge di verde (Sole24Ore)

L’occasione mancata dopo una vita da peones (La Stampa)

Il Pdl attacca i pm: “grave la loro intromissione”. Controdenuncia pronta (Corriere)

“Dalla parte della vita”: la Binetti raccoglie le firme (Corriere)

Compravendita dei deputati. Inchiesta aperta (La Stampa)

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Armido Chiattone
13 anni fa

Caro PierFerdinando , io non so se tu ti ricordi di me , quando vivevo in Valle d’Aosta…parlo di ben 14/15 anni fa , ci siamo reincontrati dopo molti anni al ristorante Foyer , ad una riunione indetta dai centristi valdostani , un incontro nel quale ricordammo gli anni della ricostruzione del M.G.D.C. a cui fummo incaricati dall’on. Fanfani , dopo che ne era stato decretato lo scioglimento…Ti scrivo ora che la situazione politica é delicata ed in fermento per manifestarti le mie preoccupazioni…come sai ho abbracciato sin dall’inizio l’esperienza politica di F.I. per poi aderire al PDL , quindi so benissimo di rivolgermi ad un amico che fa parte dell’opposizione , tanto per chiarire che nelle mie parole non c’é nessuna volontá di cambiare la situazione…come dici giustamente tu i ruoli vanno rispettati…ma so anche che tu hai fatto parte della maggioranza nel primo governo Berlusconi , franato certamente non per colpa tua…ora la politica é di fronte ad un bivio : ritornare ad essere un agone dove ci si confronta sulle cose da fare o accettare la sconfitta generale di un sistema che sta creando terrorismo , violenza , caos e disequilibrio politico .
Converrai con me che non si puó incolpare Berlusconi di tutto ció che accade , ma piuttosto occorre esaminare con i piedi per terra gli avvenimenti…Se tu clicchi sul motore di ricerca “VENDUTA” o “DOVE É FINITA LA DIGNITA DI QUESTA DONNA” ti renderai conto leggendo con chi abbiamo a che fare e dove sia finita la cultura che nasce da un confronto serio sulle cose da fare ; é chiaro che non si puó piú continuare con un sistema che boccia la sovranitá popolare e che dá spazio a chi insulta , a chi minaccia , a chi usa il cervello come un muscolo…noi cittadini abbiamo bisogno di pace , non delle parole insensate dei Di Pietro di turno , che da oggi fa leva sui suoi amici magistrati antiberlusconiani , ma domani potrebbe minacciare chiunque dall’alto del suo pulpito….ben venga l’autonomia della magistratura , ma non riesco a percepire il contrrio .
In questa direzione ti prego di accogliere il mio invito affinché tu possa gestire la situazione con la solita ragionevolezza che fa di te uno degli uomini politici piú equilibrati…secondo me un appoggio esterno al governo Berlusconi sui programmi potrebbe giá essere un passo avanti notevole ; sono certo che prima o poi arriverá un dopo Berlusconi e credo che solo tu possa essere la vera novitá per il paese , ma attento a confonderti con Fini e Rutelli ,perché a mio parere non sono politicamente affidabili…su questo terreno lo é molto di piú il cavaliere , grazie per avermi concesso lo spazio .
Mido



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