postato il 19 Agosto 2009 | in "Politica, Spunti di riflessione"

Pubblichiamo da ‘La Stampa’

intervista-su-la-stampa2Casini, la Lega vuole disgregare il Paese.
E’ una vera e propria strategia. Bisogna fermarli subito

di Giacomo Galeazzi

Pier Ferdinando Casini (leader dell’Udc ed ex presidente della Camera) che effetto le fa l’attacco di Bossi all’inno nazionale?
«E’ un grave allarme politico. II sentimento di unità nazionale va difeso dalle manovre in corso. La questione non è Mameli o Verdi, la boutade di Bossi rientra nella pericolosa predicazione civile dei cattivi maestri che vogliono disgregare il tessuto identitario del Paese. Non è più la critica alla retorica dell’unita d’Italia, bensì una strategia per minare i costumi, le tradizioni, le basi della comunità nazionale. Ormai serve un’immediata e forte risposta politica perché siamo di fronte a un’emergenza pari per gravità a quella economica. Come saranno indispensabili a settembre provvedimenti decisi e urgenti contro la crisi finanziaria, così serviranno interventi per respingere queste minacce al tessuto sociale e alle radici del nostro Paese».

Quali pericoli vede?
«Sfilacciare il senso di appartenenza nazionale indebolisce l’Italia di fronte alle sfide della globalizzazione. Proprio la Lega che cavalca il tema dei flussi migratori rende di fatto meno sicura intaccando tessuto nazionale con campagne come questa di Bossi contro l’inno di Mameli. Mai come adesso, infatti, è decisivo rafforzare l’identità nazionale per poter accogliere e integrare realmente gli immigrati, che così sanno di essere arrivati non in una “terra di nessuno” ma in una nazione salda nel proprio senso identitario. Per accogliere e integrare è indispensabile avere ben presente chi si è. Affinché il dialogo non si traduca in un cedimento è necessaria un’identità precisa, non minata alle fondamenta come invece la vogliono i cattivi predicatori civili della Lega».

Nei giorni scorsi l’«Osservatore Romano» ha criticato l’ostruzionismo leghista alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unita d’Italia. Perché?
«E’ un indicatore molto importante in difesa del tessuto connettivo della nostra identità nazionale. E’ in atto da parte della Lega un preciso disegno di indebolimento della coesione nazionale e le sparate di Bossi sono pienamente funzionali a questo piano infausto. Minare l’identità nazionale ci rende pia vulnerabili. Identità cristiana e comunità nazionale corrispondono perfettamente, quindi è decisivo che la Chiesa si faccia garante contro i tentativi di disgregare il nostro tessuto di Paese. Senza negare la laicità dello Stato e il diritto di avere fedi o opinioni diverse, c’è una radice cristiana nella nostra identità nazionale. Tutto ciò è in totale coerenza con il magistero degli ultimi due pontificati verso la “diletta nazione italiana”. Ed è assolutamente infondato e inutile provare a mettere in mezzo il Quirinale».

Cioè?
«Ciampi e Napolitano sono in una linea di perfetta continuità nella salvaguardia della coesione nazionale, quindi provare (come è stato fatto) a differenziarli su questo punto cruciale e una pura assurdità. E oggi la necessità epocale dell’accoglienza degli immigrati rende ancora più preziosa l’unità nazionale, con i suoi simboli e il rispetto che a essi e dovuto. Chi come Bossi mira a smantellare costumi, tradizioni e segni della nostra storia unitaria fa l’opposto di ciò che andrebbe fatto per il bene del nostro Paese. Chiedere la sostituzione dell’inno con il “Va’, pensiero” è un pretesto.
Nel mirino c’è tutto quanto sia parte costitutiva della nostra stessa identità nazionale. Non è un caso che le picconate all’inno arrivino in mezzo alla bufera sulle gabbie salariali».

Cosa bisogna fare adesso?
«Bossi in questo momento ha carta bianca: serve il coraggio politico di dire no alla Lega, a un finto federalismo e a provvedimenti ingiusti come i salari territorializzati e lo studio obbligatorio dei dialetti. Finora alla Lega a stata concessa la possibilità di fare il bello e cattivo tempo. Adesso, anche nella maggioranza, si vedrà quanti avranno la schiena diritta davanti a Bossi come l’abbiamo avuta noi dell’Udc davanti a ipotesi di alleanze per le elezioni regionali del prossimo anno».

12 Commenti
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christian condemi
christian condemi
15 anni fa

penso che la lega,ci allontana dal focus della situazione,ovvero i problemi e le lacune,a cui dar risposta,nel caotico “sistema italia”,che sempre piu e un condominio disordinato,una nave senza nocchiere.
non va dato troppo risalto,a chi definisce.. l inno di mameli.. “una marcetta”,e non mi stupisco piu di certe sparate targate lega,che infondo la lega è figlia del suo tempo,insomma è nata per quello. piuttosto ho un attegiamento critico nel motus operandi di questa maggioranza che non da risposte,e un opposizione ciarliera che balbetta. i lavoratori dopo appendersi sulle gru e sul colosseo,che devono fare?

Giancarlo C
15 anni fa

Probabilmente il sole di agosto ha definitivamente arrostito le teste dei leghisti. Questa gente ha la presunzione di voler cambiare i programmi scolastici introducendo fantomatici dialetti padani, ma non ha alcun titolo per insegnare alcunchè ai nostri giovani. Non è infatti un bell’insegnamento quello che vorrebbe portare i nostri discendenti a fare di tutto per mettersi l’uno contro l’altro, in un pericoloso vortice di odio e incomprensione fomentato dai politici leghisti. Nel poco tempo in cui siamo arrivati a parlare di “ronde” padane e di “gabbie” salariali, abbiamo ascoltato le proposte leghiste in tema di inno nazionale, di dialetti nelle scuole, di esami di abilitazione per presidi non padani, di divieti di mangiare il kebab, di metropolitane riservate ai milanesi… ma questi signori, si chiedono se sono davvero queste le cose che potrebbero migliorare la vita dei cittadini del Nord?
Sottrarre tempo ed energie ai nostri studenti, distogliendoli dall’inglese o dal tedesco, piuttosto che dal francese o dallo spagnolo, per far loro apprendere il bergamasco o il trevigiano, ha quasi del grottesco. E’ chiaro che anche i dialetti sono depositari di una loro ricchezza culturale: ma, oramai, nel quadro dell’avvenuta unità d’Italia e della costituenda unificazione europea, mi pare debbano rimanere materia per specialisti.
Infine, riguardo al celebre “Va pensiero”, siamo proprio sicuri che gli amici “padani” di cui parla Bossi siano in grado di spiegare il significato di versi come: “Arpa d’or dei fatidici vati – perché muta dal salice pendi?

Paolo Caorsi un Garibaldino
15 anni fa

Guardate questo video musicale ” Il tango della ronda ” è fantastico !

http://www.youtube.com/watch?v=IIqaVCMi6GY

Nello
Nello
15 anni fa

L’atteggiamento chiaramente provocatorio,teso a minare il senso identitario della comunità nazionale é troppo evidente.Urgono risposte chiare degli organi dirigenti dei partiti in primis del PDL,che si sta assumendo gravissime responsabiltà paralizzato com’é nel far quadrato attorno al suo leader,sottovalutando gli attacchi forsennati della dirigenza leghista.Vincere le elezioni con alleati simili non serve, e non servirà certamente a dare le risposte che il paese attende.

Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Penso che le “ideone” della Lega non siano da considerarsi come boutades estive. Ok, ammettiamolo, c’è il fattore caldo che a molti ha dato alla testa ma, secondo me, il piano di BoSSi c’è ed è intelligente politicamente. Approfittando della totale assenza del PD dalla scena politica, ha iniziato a sparare una proposta assurda dopo l’altra, con la complicità del PDL. Infatti, a Bossi va bene, perchè così potrà guadagnarsi ulteriori voti per le regionali, a Berlusconi anche, perchè in questo modo si allontanano i cittadini dai veri problemi. Il risultato? Che rischiamo di avere un’Italia definitivamente spaccata in 2, dove sono stati calpestati tutti i sentimenti di unità nazionale e ignorato totalmente chi è morto in nome di questo tricolore, e in più ci ritroveremo con un’economia che ancora attende una vera manovra anticrisi. Sono 2 problemi seri, che non possono essere trascurati. Ecco perchè sono fiera del fatto che che l’UDC non vada in vacanza e,al contrario, si impegni ad allarmare noi cittadini e a muoversi in nostro favore, con le firme in spiaggia per il quoziente familiare.
Marta

Valentina Ottobre
Valentina Ottobre
15 anni fa

Speravo fosse solo un pò di calura estiva a far sparare certe proposte alla Lega, ma mi accorgo di quanto invece il loro scopo è di fare propaganda con “soluzioni” come quelle ascoltate in questi giorni. L’inno di Mameli è solo una delle tante trovate che usano per tale fine…ciò che mi crea sconcerto è come si possa pensare all’Italia in questi termini, invece di cercare di risolvere o limitare i problemi VERI del nostro Paese.

Domenico Savino
Domenico Savino
15 anni fa

…oltre alla critica giusta alla Lega e l’invito a quanti nella maggioranza ancora nicchiano vorrei capire se l’ambizione dell’Unione di Centro è sostituirla nell’attuale maggioranza di Governo o proporsi come forza aggreggante che indipendentemente dalle altre forze politiche si impone all’attenzione dell’opinione pubblica come forza autonoma e alternativa di governo…..
Domenico SAVINO – Laterza(TA

Mimmo da Ardore (RC)
Mimmo da Ardore (RC)
15 anni fa

Se gli argomenti della Lega sono questi per risollevare l’Italia allora io sto con l’UDC che pensa ai problemi seri come il sostegno alla famiglia che in questo periodo ne ha veramente bisogno.
Sicuramente non perderò il mio tempo a commentare le sparate di Bossi e dei suoi amici leghisti. Se Silvio glielo permette poveri noi !!!

Edoardo Marangoni
Edoardo Marangoni
15 anni fa

Si potrebbe dire che quelle di Bossi & Co. siano delle boutade, delle uscite poco pensate causate da un colpo di sole di mezza estate. Lo si potrebbe dire se non fosse che quelle dichiarazioni escono dalla ‘onorevolissama’ bocca di un Ministro della Repubblica Italiana!
Le parole di Bossi sono il sintomo dell’originaria contraddizione della Lega: andare a Roma, contro Roma, per staccarsi da Roma. Salvo poi vivere su ciò che Roma offre. Da più di vent’anni. Quelli della Lega, da sempre, sono solo spot urlati. Nulla di più. Un’atteggiamento, un modo di pensare alla politica e all’Italia di questo tipo va contrastato.
Ma è mai possibile che alle porte del 2010 ci sia ancora chi rimpiange l’Italia medioevale fatta di tanti staterelli e mille dialetti?!
E’ mai possibile che, pur essendo Presidente degli Stati Uniti d’America un nero (uso apposta un termine forte) di radici kenyote, pur essendo Presidente della Repubblica Francese il figlio di un immigrato, ci sia ancora chi spara a zero (senza riflettere, vista la storia italiana) contro stranieri, immigrati, ecc.?!
E’ mai possibile che, in un mondo dove per esigenze di comunicazione, sociale ed economica, una delle priorità è quella di trovare ed usare un linguaggio comune, facile ed accessibile a tutti, ci sia ancora chi crede fermamente che il futuro sia fatto di barriere culturali e linguistiche?!
Per altri svariati motivi, la Lega, a mio avviso, vive in “un tempo che fu”.
Certo, tutti noi possiamo esser presi dalla nostalgia, dalla malinconia del passato, del “si stava meglio, quando si stava peggio”. Ma abbiamo tutti il dovere di guardare avanti, di pensare ad un futuro diverso.
Se ai primi esperimenti senza successo nel costruire un motore Diesel e Benz avessero rimpianto il cavallo e, abbandonando i loro progetti, optato per quello, oggi non saremmo a fantasticare sui confini spaziali raggiungibili dall’uomo.
La Lega ha buon gioco perchè parla alla pancia dell’elettore. Lo stuzzica, gli stimola l’appetito, gli fa venire l”acquolina’ in bocca. Ma, poi, alla prova dei fatti, non ha nessuna portata da offrire, se non la solita minestra fredda riscaldata di “Roma ladrona”, che ormai ha stufato molti. E, infatti, devono fare tutti marcia indietro.
La Lega ha gioco facile, oggi come oggi, sul tema dell’immigrazione. Dimostriamo che in realtà non si sta facendo nulla, anzi, che le piccole misure (esempio, da 60 a 180 gg nei C.I.E.) adottate sono vergognose, e forse, anche l’elettore più “pigro” si accorgerà che mettere la croce su un guerriero verde equivale a sostenere un vecchio urlatore pregiudizialmente contrario agli immigrati che vive fuori dal mondo.

Paolo Caorsi un garibaldino
15 anni fa

La lega nord vuole restringere per allargare le tasche dei loro soliti mafiosi.

Paolo Caorsi un Garibaldino
15 anni fa

Per essere più preciso: La lega nord vuole più restringere per allargare sempre di più le tasche dei loro amici mafiosi al nord. Ci fate caso che da quando c’è la lega nord al governo arrestano tutti i mafiosi al sud, e chissà come mai adesso vogliono fare anche la lega sud ? E povera Italia!!!

Paoletti Nicolò
Paoletti Nicolò
15 anni fa

I problemi sono altri, crisi economica, disocuppazione ancora in aumento. I dialetti nelle scuole? Impariamo agli studenti italiani le lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo) visto che parliamo di un mondo e un economia globale.



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