Per fare le riforme serve maggiore coesione
E’ necessario accogliere l’appello di Giorgio Napolitano su una maggiore coesione per attuare le riforme, ma purtroppo abbiamo fatto una campagna elettorale basata su veline, minorenni, sui voli di Stato e sui presunti abusi che ci sarebbero stati, sulle vicende giudiziarie di Berlusconi. Noi vogliamo parlare dei problemi delle famiglie italiane lasciate sole davanti alla crisi, non dei problemi del premier.
A volte il Capo del Governo ha interesse a dividere il Paese più che ad unirlo. Ci vuole sobrietà, serietà, anche un po’ di minimalismo, perché tutti questi effetti speciali vanno bene solo per i talk show.
Mi viene da ridere, pensando alla proposta di Berlusconi di ridurre a 100 il numero dei parlamentari. Si tratta di uno spot fatto a una settimana dal voto per raccogliere qualche consenso in più e turlupinare gli italiani.
Pier Ferdinando
Purtroppo è così.. Ci vuole coesione, parole sagge.. Ma quant’è difficile parlare con chi,invece che dei problemi della gente, vuole discutere dei propri problemi personali! C’è la necessità di essere uniti per affrontare la crisi, ma bisogna accordarsi su quale lingua parlare: noi vogliamo parlare quella di una politica seria ed equilibrata.. Altre lingue non ne conosciamo!
Marta
Tutto giusto:oggi festeggiamo la Repubblica ma per onorarla davvero è necessario recuperare il decoro,la sobrietà,il senso delle istituzioni che avevano caratterizzato l’azione dei padri fondatori,in primi De Gasperi! Solo così potremo uscire davvero da questa crisi economica che è ancor prima crisi di valori!
Onorevole Casini hai sfidato gli italiani a informarti sui carabinieri di quartiere. Vieni a San Donà di Piave in via Eraclea e li vedrai ogni giorno.
tutto giusto! ti condivido da sempre…
Egregio segretario
Vero per fare le riforme ci vuole coesione ma se
ogni proposta che non è del PDL viene BOCCIATA
come è possibile la coesione?
Un commento anche per i pseudo giornalisti italiani
che insistono nel dire che l’opposizione contro berlusconi è controproducente.
Come è possibile fare opposizione se non si può farla contro il governo presieduto da Berlusconi.
Dobbiamo fare opposizione contro il governo di s. Marino?
Mi sembra che i giornalisti di oggi sono come i contadini del 900 che dovevano presentarsi al padrone con il cappello in mano.
Vivaddio nel 48 si sono ribellati anche contro Pella e Tambroni residui del fascismo e finalmente si sono emancipati.
Sarebbe ora che anche i giornalisti si mettano a fare il loro mestiere che è quello di riportare le notizie e non solo i commenti che fasificano le notizie stesse.
Devo dire viva la repubblica quasi unico giornale che osa riportare le notizie e non solo i commenti approvati da sua altezza, e i suoi giornalisti e hanno il coraggio di fare giornalismo indipendente
Con stima
Distinti saluti