postato il 18 Dicembre 2020 | in "Spunti di riflessione"

Ciampi: «Il nostro grazie a Franca»

La mia lettera al Corriere della Sera

C’è una nonna che domani compie 100 anni. È una Donna speciale perché per 7 anni è stata la prima della Repubblica accanto a un grande Presidente come Carlo Azeglio Ciampi che ci ha, più di ogni altro, fatto sentire il senso di appartenenza alla comunità nazionale coltivando quel sentimento di patriottismo costituzionale che a pieno titolo gli è appartenuto.

Questa nonna, Franca, che vorrei semplicemente omaggiare oggi come la nonna di tutti gli italiani, merita un nostro grazie.

L’ho conosciuta bene nei 5 anni in cui ho avuto il privilegio di collaborare da presidente della Camera con l’allora presidente della Repubblica. L’ho conosciuta nei suoi tratti umani, nella sua innata simpatia tipicamente bolognese e anche nelle sue spontanee esternazioni, incurante dei rigidi vincoli del protocollo.

Ma ciò che non potrò mai dimenticare è il portato di umanità e di senso materno con cui in una terribile nottata del novembre 2003 l’ho vista partecipe di un dolore indicibile per le 19 famiglie dei nostri caduti di Nassiriya.

Tanti italiani ricorderanno la sfilata silenziosa, sotto una pioggia fitta e insistente, di quei feretri coperti dal tricolore dall’aeroporto di Ciampino al Vittoriano.

Ma ben pochi possono essere testimoni come me della capacità di questa Donna di trovare le parole giuste per far sentire alle famiglie dei nostri eroi che lo Stato non era qualcosa di diverso da loro ma con essi si identificava, con essi soffriva l’amaro destino.

Oggi dico grazie a Franca Pilla, vedova Ciampi, e tramite lei credo che tutti noi dovremmo rivolgere un grato ringraziamento alle migliaia di nonni che in questi mesi stanno soffrendo il distacco anche fisico dalle loro famiglie, sperimentando la crudeltà di una solitudine in un momento particolare della loro vita.

Noi, senza di loro, non saremmo nulla. Se siamo ciò che siamo è perché abbiamo avuto la fortuna di essere i loro figli, i loro nipoti, di ereditare da loro i valori profondi e le radici immutabili che sono al centro della nostra comunità nazionale e, ancora prima, delle nostre vite.

A tutti i nonni italiani noi diciamo solo e semplicemente ciò che dico dalle colonne del Corriere a Donna Franca: grazie, vi vogliamo bene!



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