postato il 13 Dicembre 2009
La questione demografica ed economica legata all’immigrazione
Agli inizi del ‘900, un secolo fa, gli abitanti dell’Europa occidentale rappresentavano il 17% della popolazione mondiale. Oggi sono il 7%. Nel 2050, scenderanno, anzi scenderemo, al 5%. Questo significa che se già oggi l’Europa conta pochissimo negli equilibri mondiali, nel futuro sarà destinata a contare sempre meno se non saprà modificare i propri tassi di natalità da una parte e accogliere ed integrare i migranti extracomunitari dall’altra.
La debolezza demografica del nostro Continente fa sì che il nostro benessere stesso dipenderà sempre di più dalla capacità di attrarre ed integrare lavoratori stranieri, e non, al contrario, di respingerli. [Continua a leggere]
postato il 7 Dicembre 2009
Compito della politica è di guidare il Paese, senza sollecitare le paure di fronte all’immigrazione. Dobbiamo incominciare a ragionare per unire, perché una certa politica, a fini elettorali, esaspera le paure degli italiani e instilla veleni.
Pier Ferdinando
postato il 30 Novembre 2009
In Italia c’è una situazione molto preoccupante e tanti ragazzi che oggi lasciano il nostro Paese non ci torneranno più. Stiamo vivendo una situazione epocale drammatica: dalla situazione demografica al debito pubblico ci sono dati esplosivi, per non parlare dell’arretratezza del processo di modernizzazione. C’è una situazione di disagio sempre maggiore che tutti i genitori sentono nei confronti dei propri figli. L’avverto io stesso per le mie figlie. [Continua a leggere]
postato il 30 Novembre 2009
Sono contento che la Lega abbia ritirato l’emendamento che prevedeva un tetto al periodo massimo di cassa integrazione per gli extracomunitari. Non possiamo insegnare ai nostri figli il valore, il rispetto degli altri e poi avere l’idea di proporre cose del genere. Se fossimo in un Paese serio, una proposta così razzista non avrebbe mai dovuto neanche avere la dignità degli atti parlamentari.
Pier Ferdinando
postato il 3 Novembre 2009
Immigrazione, integrazione, cittadinanza . Sono temi al centro del dibattito politico. Gli immigrati sono parte del tessuto sociale dell’Italia e costituiscono il 6% circa della popolazione, le imprese gestite da stranieri crescono di oltre il 10% annuo, un bimbo su 10 è figlio di immigrati.
Per fotografare l’Italia che cresce, e che è già una realtà multietnica, basta andare nelle scuole, dove gli alunni stranieri rappresentano il 6,4% del totale. Un dato che, qualche mese fa, ha spinto a parlare di “emergenza stranieri” nelle scuole italiane. L’allarme riguarda il rischio di una ghettizzazione, come denunciato dall’istituto Carlo Pisacane di Roma, dove su 180 alunni 165 sono stranieri. Nella scuola una mamma cinese è arrivata a ritirare l’iscrizione della figlia, perché voleva che imparasse bene l’italiano, che si integrasse nella società e non mandarla in una scuola frequentata prevaletemente da stranieri. [Continua a leggere]
postato il 20 Ottobre 2009
Mai tramontato nei discorsi tra i giovani, dopo le dichiarazioni del ministro Tremonti torna di attualità anche nella cronaca politica il dibattito sul posto fisso. Facciamo un passo indietro al giugno del 2003, quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi commentava il maxidecreto di attuazione della cosiddetta “legge Biagi” (30/2003) dicendo: “Con questa riforma il mercato del lavoro in Italia è tra i più flessibili d’Europa”. [Continua a leggere]
postato il 28 Settembre 2009
Mercoledì pomeriggio è stata presentata alla Camera una proposta di legge sul diritto di cittadinanza: dimezzare i tempi, da 10 a 5 anni, per ottenere lo status di cittadino italiano, la possibilità di acquisire il diritto di cittadinanza anche per chi nasce in Italia da genitori stranieri regolari e, per i minori, l’obbligo di concludere un ciclo scolastico.
Un impegno che potrebbe aiutare a porre un argine agli stereotipi sulla presenza degli immigrati nel nostro Paese. Stereotipi che ormai dilagano anche tra i giovani. Lo dimostra la ricerca “L’altro/a tra noi” promossa dalla Fondazione Intercultura, che ha raccolto i pareri di 1.400 studenti delle scuole secondarie di otto province italiane, da Padova a Lecce.
I risultati? Ragazzi diffidenti, disinformati, ostili. Pensano che gli immigrati nel nostro Paese siano molti di più di quanti realmente sono. [Continua a leggere]
postato il 28 Settembre 2009
Quella sulla cittadinanza agli immigrati è una legge importante, che riguarda il futuro di tutti gli italiani. Integrazione e sicurezza devono andare di pari passo, amplificare le tensioni non serve. Un classe dirigente seria deve guidare il Paese e affrontare le sfide del futuro senza paura, lavorare con gli altri e non chiudersi in un fortilizio.
Pier Ferdinando
postato il 25 Settembre 2009
La crisi continua a mordere, e a soffrire è soprattutto il Sud. Gli ultimi dati Istat fotografano un’Italia che arranca: da aprile a giugno di quest’anno sono andati “in fumo” 378mila posti, la stragrande maggioranza al Sud (271 mila), mentre sembra incessante l’esodo verso il nord-Italia in cerca di prospettive migliori. Viviamo in un Paese ancora spaccato in due, dove la fuga di cervelli non accenna a diminuire.
“Mi sono sempre chiesto il perché di tutto questo, troppi ragazzi del sud dalle menti eccezionali sono costretti ad abbandonare famiglia, amici, fidanzate, ma soprattutto la terra che amano e nello stesso tempo odiano profondamente”.
Sono le parole di Nicola, che raccontano il dolore e la rabbia nel vedersi costretto a lasciare la “sua” Sicilia. Un passo che accomuna tanti giovani in cerca di un futuro migliore.
Raccontate le vostre storie e le vostre proposte.
postato il 14 Settembre 2009
Per moltissimi italiani, bambini e adulti, studenti e insegnanti, oggi ricomincia la scuola. Un giorno importante e particolarmente delicato che farà discutere su molti temi, dalle riforme all’integrazione.
Forse si parlerà meno di innovazione nella scuola, un tema di grande importanza e su cui si sta lavorando moltissimo. Proprio a questo riguardo segnaliamo DULP 2009, un convegno sui processi formativi nel terzo millennio, che si terrà oggi e domani a Roma, presso l’università di Tor Vergata.
Insomma, esistono nuove varianti digitali a libri e quaderni, come spiega anche questo post di Leonardo:
coi soldi che una famiglia spende in libri ci si potrebbe comprare un laptop, installare il wifi a scuola e lavorare direttamente su wiki. In qualche scuola già succede, e forse, chissà, un giorno anche in quella dei vostri figli (dipende anche da voi! Andate alle riunioni!) Certo, i laptop dopo un po’ si scassano, ma se per questo anche i libri: già da oggi, se un ragazzino riuscisse a conservare un laptop per almeno tre anni, la convenienza ci sarebbe eccome. Anche la diffidenza di una classe insegnante un po’ attempata è destinata a squagliarsi al sole di fronte alla possibilità di somministrare verifiche on line che si correggono da sole (tutta roba che esiste già, eh? Non sto inventando niente).
Ad ogni modo, buon primo giorno di scuola a tutti!