Invece di scandalizzarsi per le parole di Fabio Capello che ha detto che negli stadi comandano gli ultras, bisognerebbe riflettere seriamente sulla sua denuncia. Il mondo sportivo non si può chiudere in una difesa corporativa e la stessa politica deve fare autocritica. Chiudersi a riccio davanti alla denuncia di Capello può essere addirittura peggiore rispetto ad eventuali responsabilità delle società sportive.
“Basta veleni. Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita”. Sabato 24 ottobre si sono ritrovati in migliaia in piazza ad Amantea per manifestare contro la contaminazione dei veleni affondati nelle “navi a perdere” o sotterrati nelle valli dell’entroterra.
Cittadini, studenti, autorità locali, associazioni e organizzazioni ambientaliste hanno invaso il centro della cittadina tirrenica, divenuta il simbolo della lotta allo strapotere della criminalità organizzata, gridando la loro rabbia, la loro paura e il loro bisogno di verità sulla vicenda della cosiddetta ‘nave dei veleni’ che cela ancora troppi lati oscuri e che preoccupa per le paventate minacce sulla salute e l’economia di interi territori. [Continua a leggere]
“Riceviamo e pubblichiamo” Vieni a ballare in Puglia…con la mascherina!
La Regione Puglia, tacco d’Italia, è considerata tra le Regioni più belle e ospitali della nazione. La si attraversa verticalmente, per “lungo”. Dal Gargano a Santa Maria di Leuca, passando dall’appennino dauno, alla Murgia barese, dal mar Jonio al mar Adriatico, dalla Magna Grecia alla Grecìa Salentina, dai Bizantini ai Messapi, Svevi…
Storia, arte, cultura, paesaggi stupendi, riserve naturali, mare e spiagge da fare invidia. Non si può quindi fare a meno di domandarsi come mai la Puglia non è considerata come merita. Facile, perché l’unico primato certificato è quello di essere fra le Regioni più inquinate d’Europa. La canzone di Caparezza, Vieni a ballare in Puglia, purtroppo rivela una realtà tragica, una Regione da bonificare in toto! [Continua a leggere]
Finalmente qualcuno ha ripreso nel dibattito politico un tema importante ed urgente per l’Italia, questo qualcuno è Berlusconi e il tema è il ritardo nelle infrastrutture.
Alcuni giorni fa, infatti, il Presidente del Consiglio ha affrontato questo tema in un intervento riportato dai telegiornali.
Ci sono stati dei punti apprezzabili, secondo me: innanzitutto il riconoscimento, da parte di una forza di Governo, di un annoso e grave problema dell’Italia (di cui i governi del cosiddetto centro – sinistra non hanno mai parlato) e il riferimento a dati attendibili, cosa doverosa, ma anche questa non così scontata. [Continua a leggere]
Commenti disabilitati su Infrastrutture: prima di tutto il ponte?Condividi con
Martedì 20 ottobre si è svolto a Venezia il quarto incontro di Venice Sessions, ciclo di conferenze organizzate da Telecom per parlare del futuro con ospiti italiani e internazionali e per provare a capire quali saranno, come da definizione dell’evento, “le conseguenze del futuro”.
Questa ultima conferenza aveva come tema il futuro dei media nell’era digitale.
Proviamo a individuare alcune tracce tra le più interessanti.
Il futuro dei media nei navigatori del futuro
Il primo relatore dell’incontro è stato Nicola Greco, giovanissimo sviluppatore (e studente di liceo), di appena 16 anni, che ha raccontato il modo in cui utilizza i media digitali e di come i suoi coetanei facciano altrettanto in modo molto meno consapevole.
“Internet è un sistema altamente potenziale” è l’esordio del giovanissimo relatore, che spiega l’importanza che i social network hanno per i giovanissimi perché offrono servizi utili per restare in contatto, comunicare e “raccontarsi”. Il primo posto? La possibilità immediata di mettere foto online.
I giovanissimi, però, usano i social network in modo forse incosciente: “Tutto quello che si scrive resta in modo permanente, non viene cancellato, resta nella memoria della Rete. Questo crea moltissimi problemi di privacy, ma i miei coetanei non ne sono ancora molto consapevoli” ammette Greco.
L’epoca della registrazione
Si dice spesso che se una cosa non esiste se non è presente in Rete. Il tema della permanenza dei contenuti in Rete è sottolineata anche dal filosofo Maurizio Ferraris, autore di un intervento che sottolinea l’esplosione della scrittura, imprevista in questa fase di sviluppo del web.
Mai tramontato nei discorsi tra i giovani, dopo le dichiarazioni del ministro Tremonti torna di attualità anche nella cronaca politica il dibattito sul posto fisso. Facciamo un passo indietro al giugno del 2003, quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi commentava il maxidecreto di attuazione della cosiddetta “legge Biagi” (30/2003) dicendo: “Con questa riforma il mercato del lavoro in Italia è tra i più flessibili d’Europa”. [Continua a leggere]
A che punto è il piano casa annunciato dal Governo? Quanti sono i piani casa? Ci sono Regioni che hanno già stabilito norme e scadenze? Sono interrogativi che in tanti si pongono sul “piano casa”, alcuni arrivati anche sul nostro blog. Sul tema c’è confusione in abbondanza.
Il disorientamento deriva in parte dal fatto che, dopo l’accordo raggiunto il primo aprile tra Governo e Regioni, il piano casa nazionale si è arenato. Sono sorti conflitti di competenza tra potere centrale ed enti locali titolari e di autonomia legislativa in materia di edilizia e urbanistica. Sul blocco del provvedimento ha influito anche la richiesta, avanzata dalle Regioni dopo il terremoto in Abruzzo, di estendere a tutto il territorio le detrazioni del 55% per gli interventi di messa in sicurezza antisismica. [Continua a leggere]
“Il problema dell’innovazione in Italia è soprattutto politico-culturale. Ed è per questo motivo che sarà molto difficile vincerlo. È questo il sapore che resta in bocca dopo le ultime notizie sui nostri ritardi nella banda larga e i due giorni di convegno di Between a Capri, dove tutto il gotha delle tlc era riunito a discutere dei nostri (e loro) mali. Per chi pensava che il fondo del barile fosse già raggiunto e bene illuminato dall’ultima relazione Agcom, una sorpresa: si può andare più giù. [Continua a leggere]
Giace a meno di 500 metri di profondità, a circa 20 miglia dalla costa di Cetraro (Cosenza), esattamente come indicato da un pentito di mafia, Francesco Fonti: è una delle «navi dei veleni». Finalmente hanno trovato oggettivo riscontro le denunce portate avanti da anni da Legambiente e da importanti settimanali italiani.
È passato poco più di un mese dal ritrovamento della ‘Cunski’, una delle tre navi tossiche, indicate dall’ex «santista», affiliato alla cosca Romeo di San Luca, insieme alla ‘Yvonne A’ a largo di Maratea (Potenza) e alla ‘Voriais Sporadais’, a largo di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), ma secondo notizie di stampa, sarebbero oltre trenta le navi con le stive cariche di sostanze tossiche o radioattive mandate a picco sui fondali intorno alla Calabria tra gli anni ‘80 e’90. [Continua a leggere]
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
GESTISCI CONSENSO COOKIE
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.