postato il 6 Gennaio 2012
Mentre il Premier Monti si trova Bruxelles per una delicata missione “europea” (come ci spiega Franco sul Corriere), in Italia arrivano dati preoccupanti: Bocciarelli sul Sole ci descrive l’ennesimo rialzo del tasso di disoccupazione, arrivato all’8,6%, che lascia a casa ben un terzo dei giovani in età da lavoro. Ecco perché si rende sempre più necessaria un’organica e completa riforma del mercato del lavoro: il Ministro Fornero continua ad incontrare le varie parti sociali, ma la sua idea sembra ormai essersi ben delineata, come ci racconta Mania su La Repubblica: si dovrebbe assumere come soluzione una via di mezzo tra i disegni di legge Nerozzi-Garibaldi e quello del Senatore Ichino (che oggi, su Europa, si dice favorevole a questa scelta). Interessante a questo proposito, sul miraggio del posto fisso e l’inevitabile flessibilità, è il commento di Carlo Dell’Aringa sul Sole; da integrare nella lettura anche il pezzo di Dini e Di Natale, sul Corriere, sulla necessità di procedere a un alleggerimento liberista dello Stato, dopo la “fase 2” del Governo Monti.
Disoccupazione all’8,6%. A casa un giovane su tre (Rossella Bocciarelli, Sole24Ore)
Consulta, avanza l’ipotesi di uno stop al referendum (Sole24Ore)
Missione insidiosa con il sostegno del Quirinale (Massimo Franco, Corriere)
Reddito minimo, meno precariato ma licenziare sarà più facile (Roberto Mania, la Repubblica)
Da Marini un ottimo compromesso (Pietro Ichino, Europa)
Se l’attesa del primo posto diventa strutturale (Carlo Dell’Aringa, Sole24Ore)
Uno Stato leggero dopo la fase due (Lamberto Dini e Natale D’Amico, Corriere)
Il vero lumbard (Massimo Gramellini, La Stampa)
Il Pdl rifà la squadra e cerca il nuovo Giulio (Fabrizio de Feo, Il Giornale)
Liyan, Zhou e gli amici italiani. La mamma: ho rincorso i banditi (Rinaldo Frignani, Corriere)
Il prezzo della vita (Giancarlo De Cataldo, La Repubblica)
postato il 4 Gennaio 2012
Il Governo Monti continua a lavorare alle politiche per lo sviluppo: in cima alla lista degli impegni c’è la riforma del mercato del lavoro, con il muro dei sindacati (e della CGIL, in primis) e la decisione del Premier Monti (che non vede di buon occhio la concertazione, leggete Sorgi su La Stampa) e del Ministro Fornero (utile anche la lettura del commento del senatore Ichino sul Sole). Spazio poi alla vicenda Equitalia: l’ondata crescente di violenza ci preoccupa, e ci spaventa l’idea che ci sia, tra i cittadini, chi è disposto a giustificare gli attentanti; ma perché Equitalia fa tanta paura? Prova a spiegarcelo il direttore de Linkiesta, Tondelli. Noi vi abbiamo selezionato le opinioni, contrapposte, di Ostellino e Porro, su Corriere e Giornale, e Grammellini, su La Stampa.
Il professore non torna alla concertazione (Marcello Sorgi, La Stampa)
Se l’Italia riconquista il suo ruolo nell’Unione (Antonio Polito, Corriere)
La riforma è matura sul piano tecnico e politico (Pietro Ichino, Sole24Ore)
Come sconfiggere le corporazioni che frenano l’Italia (Alessandro De Nicola, La Repubblica)
Il paese ha paura di Equitalia e Tremonti e Befera lo sapevano (prima di Grillo) (Jacopo Tondelli, Linkiesta)
Uno Stato troppo controllore soffoca i principi liberali (Piero Ostellino, Corriere)
Uccisi dalla tasse (Nicola Porro, Il Giornale)
Equitalia, il cane lupo e i cittadini (Massimo Grammellini, La Stampa)
I sacrifici del Palazzo (Claudio Tito, La Repubblica)
Buttiglione: “Giusto tagliare i privilegi ma quei dati sono fuorvianti” (La Repubblica)