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Rassegna stampa, 19 Agosto ’12

postato il 19 Agosto 2012
Oggi ricorre l’anniversario della morte di Alcide De Gasperi, grande statista italiano. Lo ricordano Girelli sul Sole 24 Ore (sottolineando la vocazione europeista della politica degasperiana) e De Mita sul Corriere (che pone l’accento sulla necessità di far rivivere l’eredità dello statista, partendo dal recupero di un riformismo graduale ma deciso). Centrale, a questo proposito, anche l’intervista su La Stampa al Ministro Riccardi, che – tornando a sottolineare le similitudini tra gli anni del Governo De Gasperi e l’attuale fase politica – spiega che il bipolarismo muscolare all’italiana ha fallito e serve un “centro” per tornare a governare (sulla stessa linea d’onda anche Bonanni e Costalli, che trovate su Avvenire). Infine, tre commenti da non perdere sul teso contrasto che si è venuto a formare tra il Colle e la Procura di Palermo: un magistrale Scalfari su Repubblica, insieme agli altrettanto chiari Sardo su l’Unità e Onida sul Corriere, spiega perché non si può non stare (senza se e senza ma) dalla parte del Presidente Napolitano.

Alcide De Gasperi (1881-1954). L’Europa deve guardare lontano. (Giorgio Girelli, il Sole 24 Ore)

Moralità, Europa e uno sforzo comune per il Paese. Così i partiti possono far rivivere l’eredità di De Gasperi. (Ciriaco De Mita, Corriere della Sera)

Nuovo centro, entra in campo Fini. (Marco Cremonesi, Corriere della Sera)

Riccardi: Il bipolarismo ha fallito. Ora serve un centro per poter governare. (Mattia Feltri, La Stampa)

Serve un’offerta politica popolare. (Davide Re, Avvenire)

Giavazzi: Più tempo per i Paesi in crisi ma noi non abbiamo bisogno di aiuti. (Mario Ajello, il Messaggero)

Quirinale, attacco da respingere. (Claudio Sardo, l’Unità)

Perchè attaccano il Capo dello Stato. (Eugenio Scalfari, la Repubblica)

Il ruolo del tribunale dei ministri. (Valerio Onida, Corriere della Sera)

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Rassegna stampa, 18 agosto ’12

postato il 18 Agosto 2012
Pier Ferdinando Casini scrive al Corriere, in occasione dell’anniversario della morte di Alcide De Gasperi, e fa un ragionamento interessante sul valore dell’eredità degasperiana in questo difficile momento storico e politico: tutta la classe politica dovrebbe chiedere scusa a De Gasperi, visto che ha dimenticato la sua lezione. Occorre quindi un radicale cambio di marcia e di visione, e in questo gli shock e gli input del Presidente Monti risultano fondamentali (e irrinunciabili, noi crediamo). E non è un caso che, sempre sul Corriere, Francesco Giavazzi (uno che non è stato mai tenero con l’operato del governo) arrivi a endorsare così apertamente l’attuale premier, definendolo unica garanzia per guidare il Paese verso il risanamento, senza bisogno di aiuti esterni: sulla stessa linea anche Giuliano Ferrara, sul Foglio, che – commentando l’intervista a Tempi – elogia i toni schietti, la non richiesta di consenso facile, lo stile intelligente e rigoroso di Monti. Da leggere, poi: l’intervista di D’Alia, sul Messaggero (è tempo di una riforma equilibrata delle intercettazioni); l’analisi di Francesco Sardo sul rapporto tra i liberisti di Fermare il Declino e i cattolici di Todi (la trovate su Europa); il lungo commento di Pietrangelo Buttafuoco sulle prossime elezioni regionali siciliani (alla ricerca di un monocolo in una sfortuna terra caecorum).

Monti e quella lezione di De Gasperi da proiettare nella nuova legislatura. (Pier Ferdinando Casini, Corriere della Sera)

Se il paese si affida a Monti ne usciremo senza gli aiuti. (Francesco Giavazzi, Corriere della Sera)

10 in pagella a un premier? Yes, we can (Giuliano Ferrara, Il Foglio)

Tassone: Io matusa della Camera? Sì e ne sono orgoglioso. (Mattia Feltri, La Stampa)

D’Alia (Udc): E’ il momento giusto, subito le misure sulle registrazioni. (Mario Ajello, il Messaggero)

Francesco Boccia (Deputato Pd): Sull’economia noi e Udc sempre d’accordo. (Barbara Fiammeri, il Sole 24 Ore)

Incursione a Todi dei commandos liberisti. (Francesco Lo Sardo, Europa)

In terra caecorum. (Pietrangelo Buttafuoco, il Foglio)

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Rassegna stampa, 17 Agosto ’12

postato il 17 Agosto 2012
Rassegna stampa, quella di oggi, dominata dalle reazioni (numerose e interessate) alla lettera-appello firmata da un gruppo di intellettuali di area liberale e pubblicata sul Corriere, qualche giorno fa. I problemi messi in risalto e le soluzioni offerte da gente come Giannino, Boldrin, Zingales o De Nicola, interrogano tutti i partiti dello schieramento politico, ma principalmente quelli “centristi”, che si sono fatti alfieri dell’operato del Governo Monti (che, pur tra i mille limiti e difficoltà, è il più liberale e riformatore che abbiamo avuto in questi vent’anni). Dall’Udc (a cui, nella lettera, viene riconosciuto coraggio per essersi aperti a mondi lontani dalla politica) sono arrivate le prime aperture: e su questo si concentra Pigi Battista, che fa un’analisi interessante e condivisibile sulla necessità di organizzare un partito forte e diverso da tanti (tattici) centrini (mentre Menichini, sul Post, è convinto che il problema di leadership dei liberali si possa risolvere solo cercando un’alleanza col Pd – ci permettiamo di dissentire).

Casini promuove il professore, malumori tra i colonnelli Pdl. (il Messaggero)

Tanti centri (piccoli e confusi). (Pierluigi Battista, Corriere della Sera)

Il problema dei liberali. (Stefano Menichini, il Post)

Dellai e il grande centro: guarderà a sinistra. (Paola Di Caro, Corriere della Sera)

Montezemolo e Giannino: ora partito popolare e liberale. (Avvenire)

Tra i 5 Stelle è scontro totale. Grillo attacca Favia per la tv, ma la base processa il leader. (Marco Marozzi, la Repubblica)

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