Casini: “Voto anticipato? Un voto unico anti Silvio”
di Carlo Bertini
ROMA
Se Berlusconi vuole andare al voto anticipato sappia che si troverà di fronte alle urne uno schieramento repubblicano in difesa della democrazia». Nel suo studio al quinto piano di Montecitorio dove si gode una vista magnifica sui tetti di Roma, Pier Ferdinando Casini distende le gambe su un tavolino sorseggiando un tè con l’aria di chi si sente «in forma smagliante». [Continua a leggere]
L’Udc sta con il Presidente della Repubblica, con la Corte costituzionale, con la Costituzione, con il Parlamento e con tutti quegli organismi, parte integrante di un qualcosa che si chiama solo e semplicemente democrazia
Signor Presidente, mi rammarica molto intervenire, ma purtroppo anche noi siamo costretti a farlo, perché è giusto assumerci, in casi come questo, le proprie responsabilità davanti agli italiani.
Riteniamo del tutto improprie e sbagliate nel metodo e nel merito le parole del Presidente del Consiglio; sono sbagliate nella sede, perché credo che trasferire all’estero l’immagine di un’Italia di questo tipo sia del tutto autolesionista per gli interessi del Paese e per gli stessi interessi del Presidente del Consiglio, che questo Paese rappresenta all’estero. [Continua a leggere]
“Dalla Lega attacchi odiosi alla Chiesa,
e i lumbard dettano legge al governo”
di Claudio Sardo
ROMA – «L’attacco della Lega al cardinale Tettamanzi è doppiamente odioso. Per le inaccettabili volgarità rivolte ad un pastore che tanto bene ha fatto alla sua diocesi e alla Chiesa italiana. E per quel malizioso tentativo di dividere la Cei tra buoni e cattivi: la politica non deve permetterselo, figuriamoci se può farlo un partito esperto del rito delle ampolle». Pier Ferdinando Casini comincia dalla Lega. Anche perché è convinto del ruolo ormai dominante nel governo. E vede Berlusconi sia sempre più debole nei confronti di Bossi. Per questo il leader Udc avverte: «Alle regionali non potremo fare alleanze laddove le coalizioni sono imperniate sulla Lega e sulla sua cultura».
Intervista di Paola Di Caro, da ‘Il Corriere della Sera’
Ha definito «una porcheria» il ddl sul processo breve, si oppone a leggi ad personam che squassano il sistema giudiziario, ha perfino presentato una mozione di sfiducia individuale contro il sottosegretario Cosentino. Eppure è stato proprio lui, Pier Ferdinando Casini, a spiegare ad amici ed avversari che una soluzione c’è per Silvio Berlusconi: una leggina di poche righe che farebbe da scudo al premier — e solo al premier — contro procedimenti fondati o fantasiosi. Un mini-lodo, da approvarsi con legge ordinaria, che blocca i procedimenti a carico del presidente del Consiglio per legittimo impedimento», per tutta la durata del mandato. [Continua a leggere]
Il Gruppo parlamentare Unione di Centro ha presentato alla Camera la mozione di sfiducia individuale nei confronti del Sottosegretario di Stato all’Economia Nicola Cosentino a prima firma Pier Ferdinando Casini. [Continua a leggere]
Commenti disabilitati su Cosentino: la mozione di sfiducia dell’Unione di Centro Condividi con
Sul dibattito di ieri alla Camera sull’omofobia sono state dette molte parole la maggior parte delle quali a sproposito. Solo un razzista, e non e’ il nostro caso, può sottovalutare la gravità di atti di violenza verso gli omosessuali. Ma solo un legislatore sprovveduto può pensare di stabilire un particolare orientamento sessuale come motivo di aggravante.
E’ forse meno odioso un atto di violenza perpetrato verso un diversamente abile o un anziano? La questione e’ essenzialmente questa e intorbidire le acque non servirà a creare le condizioni di parità tra tutte le persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
A.C. 1658 – 1882 TESTO UNIFICATO INTRODUZIONE NEL CODICE PENALE DELLA CIRCOSTANZA AGGRAVANTE INERENTE ALL’ORIENTAMENTO O ALLA DISCRIMINAZIONE SESSUALE
La Camera – premesso che,
il Testo unificato delle proposte di legge n.1658 e 1882 recante “introduzione nel codice penale della circostanza aggravante inerente all’orientamento o alla discriminazione sessuale” presenta profili di violazione della Carta costituzionale; [Continua a leggere]
Caro/a,
come ti è noto lo “Scudo fiscale” è passato alla Camera per soli 20 voti. La tua assenza, in alcun modo giustificata né preannunciata, rappresenta una grave mancanza di responsabilità nell’esercizio del mandato parlamentare e nella disciplina di Gruppo.
Sottoporrò agli organi del Gruppo la questione per l’eventuale applicazione di sanzioni pecuniarie per le assenze ingiustificate e ti richiamo per il futuro ad un maggior rispetto dei tuoi doveri.
Cordialmente
Pier Ferdinando Casini
La redazione informa che il gruppo dell’Unione di Centro, riunitosi a Montecitorio su proposta del capogruppo Pier Ferdinando Casini, ha deliberato che ai sei deputati dell’ Udc che risultarono assenti non giustificati alla votazione finale alla Camera sullo scudo fiscale sarà inflitta una sanzione pecuniaria.
Il gruppo ha inoltre deciso che se un deputato farà tre assenze ingiustificate nelle votazioni in Aula su provvedimenti importanti non verrà ricandidato.
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
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