L’intervista di Fini è impeccabile
postato il 12 Gennaio 2011
Quella di Fini è una intervista impeccabile.
Pier Ferdinando
Quella di Fini è una intervista impeccabile.
Pier Ferdinando
Bersani fa propaganda, è comprensibile, la Direzione del Pd è alle porte. Non me la prendo, la propaganda la usano tutti, perché non dovrebbe usarla pure Bersani? Piuttosto, quando io parlo di pacificazione mi rivolgo anche al Pd, che ho sempre ritenuto una opposizione responsabile e non ho cambiato idea.
Tante volte non la penso come Berlusconi, ma stavolta sono d’accordo con lui: le elezioni anticipate sarebbero una follia. Ci sono una maggioranza e un’opposizione responsabile: se il governo proporrà provvedimenti utili agli italiani e al Paese li voteremo. Se invece saremo noi a fare proposte positive ci aspettiamo che vengano accolte. Lavoriamo per creare un clima migliore nell’interesse del Paese.
Pier Ferdinando
L’amministratore delegato della Fiat Marchionne non è un santo, ma oggi il fatto di evitare che gli investimenti scappino all’estero è una grande questione sociale e politica che riguarda tutti, la sinistra e la destra. Mi colpisce molto sentire che c’è qualcuno che ritiene che non si debba prendere atto del risultato del referendum di Mirafiori, perché credo che rispettare la volontà dei lavoratori sia sacrosanto.
Pier Ferdinando
C’e’ bisogno di maggiore pacificazione e serenità. La mozione di sfiducia al governo e’ stata bocciata, ora bisogna prenderne atto e tenere conto di una tempesta finanziaria internazionale e di una condizione di grandissima difficolta’ del Paese. Mi auguro che le forze responsabili dell’opposizione, come il Pd, non si sottraggano a questo impegno. C’e’ la necessita’ di non guerreggiare in eterno.
Pier Ferdinando
Pier Ferdinando Casini ospite di “Otto e mezzo”, vedi la trasmissione.
Abbiamo votato contro il federalismo ed e’ stata una scelta giusta perche’ si tratta di uno spot. Oggi parliamo della tecnicalita’ dei decreti attuativi ed è nostro dovere migliorarli. Noi abbiamo le nostre proposte ma con questo testo è molto difficile un voto favorevole.
Pier Ferdinando
Pubblichiamo da “Il Corriere della Sera” l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Aldo Cazzullo
Presidente Casini, a che punto è la discussione con Berlusconi?
«Siamo fermi al 14 dicembre, alla ricerca di qualche deputato in più. Intanto il Paese perde competitività, non dà un futuro alle nuove generazioni, vede la disoccupazione giovanile superare in molte regioni il 50%. Una fascia sempre più ampia del ceto medio scivola verso la povertà. I tempi della giustizia sono quelli di prima. E il premier enumera una quantità esorbitante di riforme che ha visto solo lui. Credo ci vorrebbe un po’ più di riflessività».
Voi cosa offrite a Berlusconi?
«Non a lui, ma all’Italia, proponiamo una scelta di responsabilità. E di pacificazione. Al presidente del Consiglio suggerisco: non gingillarti su un parlamentare in più o in meno. La legislatura è partita con 70 deputati di maggioranza, e oggi siamo alla contabilità della stagione di Prodi. Vogliamo prendere atto che qualcosa è cambiato? Vogliamo evitare al Paese di avvitarsi in 4 mesi di percorso elettorale che alla fine riproporrebbe lo stallo attuale, dopo aver esposto l’Italia alla speculazione internazionale? Non è meglio mettere le carte in tavola alla luce del sole? Tutto il resto sono scorciatoie anche un po’ degradanti. È una scorciatoia pensare che un partito che sta all’opposizione e oggi ha preso l’iniziativa di un nuovo polo possa sedersi su qualche poltrona ministeriale, di cui non ci importa assolutamente nulla. Ed è degradante la presunzione di autosufficienza che si scontra con realtà». [Continua a leggere]
Il 2010 si conclude nella confusione e nell’incertezza politica, sociale ed economica. Come se non bastasse “l’anonima sfascisti” prova ad aggravare la situazione con attacchi, per fortuna tutti senza conseguenze, contro istituzioni e forze politiche. E’ necessario non dare alcuno spazio a chi vuole approfittare di questa situazione tentando di innescare una spirale di violenza, ed è ugualmente importante cercare di non dare seguito a quanti innescano “bombe mediatiche” per colpire avversari politici ma che hanno solo il risultato di incrementare uno scontro politico di cui l’Italia in questo momento non ha davvero bisogno.
L’Udc, come sempre, farà la sua parte nel segno della responsabilità e della chiarezza per cominciare il nuovo anno in maniera positiva, mettendo da parte conflitti e inutili polemiche e puntando a realizzare ciò che è utile per l’Italia. Con il 2011 deve aprirsi una stagione della responsabilità, una stagione dunque di risposte alle famiglie, ai lavoratori e ai giovani. Il 2011 non è solo un nuovo anno, ma una grande e straordinaria opportunità per l’Italia che le forze politiche devono cogliere: smettiamola di parlare di poltrone, non ci interessano, la politica cambi registro. L’Udc ci sarà.
La Redazione
Auguri a tutti con grande affetto e con gratitudine. Noi che siamo sotto ai riflettori della politica non saremo nulla senza di voi, senza i nostri militanti, senza le persone che ci guardano con simpatia ed affetto, che seguono la nostra battaglia politica e ci sostengono.
Auguri alle vostre famiglie di festività serene e per il 2011.
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Noi siamo lineari, non chiediamo posti o poltrone: sarebbe una soluzione che non servirebbe all’Italia e nemmeno all’immagine della politica. La strada da seguire è quella di un accordo in Parlamento, alla luce del sole, senza trame oblique e sotterranee. Prendiamo esempio dagli Usa dove il presidente Obama ha fatto su alcune riforme un accordo chiaro e trasparente con il partito repubblicano che sta all’opposizione, senza compravendite parlamentari.
Pier Ferdinando