postato il 22 Ottobre 2018 | in "Memoria"

Casini ricorda la Marri «Era un’amica leale. Sempre vicina ai più umili»

Oggi cerimonia al Giovanni XXIII

L’intervista di Donatella Barbetta sul Resto del Carlino

Senatore Pier Ferdinando Casini, come ricorda Maria Cristina Marri?
«È stata una donna con tre rare qualità. Prima di tutto partirei dalla lealtà, intesa non come fedeltà in senso quasi servile, ma come amicizia nella buona e nella cattiva sorte. Era un aspetto tipico di Cristina, non facile da trovare».
E le altre caratteristiche?
«Aveva una grandissima passione per la politica, un elemento importantissimo in un momento in cui i più giovani non sanno più che cos’è la politica oppure la confondono con le farneticazioni della Rete. Il suo impegno in consiglio comunale e in Regione è stato eccezionale. E poi si è occupata tanto di temi sociali, stando vicino alla gente più umile, disponibile e con il telefono sempre aperto, mostrando una grande capacità di ascolto, virtù anche questa sempre meno presente tra gli amministratori. Ha fatto bene il suo lavoro per la città».
In tanti anni di vicinanza politica, che cosa l’ha colpita di più?
«Le sue lacrime quando sono stato eletto presidente della Camera, nel 2001. Tuttavia, vorrei sottolineare che è stata anche una donna scomoda, che sapeva criticare a viso aperto. La sua era una lealtà impegnativa».
Quando vi siete visti per l’ultima volta?
«In ospedale. Straordinari il decoro e la dignità con cui ha affrontato la malattia, è stata un gigante, ha mostrato come si esce di scena. Anche durante il ricovero, non rinunciava a essere il solito centralino telefonico al quale aveva abituato tutti. E quando non ha più risposto, era solo perché non ce la faceva. Sono grato al Comune – osserva Casini – che ha pensato di intitolare a Cristina, a lungo anche consigliera d’opposizione, la Comunità alloggio per anziani over 65 dell’Asp».



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